Autore: Sanne Munk Jensen e Glenn Ringtved
Casa editrice: Piemme Editore
Pag.: 318
Costo: 17,00
Trama
Louise vive ad Aalborg, in Danimarca. Ha diciassette anni, va al liceo. I suoi genitori sono brave persone. Una sera conosce Liam, un ragazzo poco più grande di lei, e i due si innamorano perdutamente. Trovano un minuscolo appartamento ai margini della città e si amano, fra sesso e droga, senza limiti. Liam ha tanti sogni, ma una pessima idea su come realizzarli. Comincia a lavorare per Johannes, uno spacciatore, un pesce grosso. All'inizio va a gonfie vele, ma poi la situazione precipita, trascinandosi dietro tutto e tutti. È inutile chiedersi perché Louise non sia scappata quando ancora poteva farlo. Non l'ha fatto e basta. Questa storia racconta il perché.
Il commento di Dolci
La lettura di questo libro è stata difficile, ed anche capire
se mi sia piaciuto o meno non è stato semplice.
La storia di Louise e Liam è davvero triste e cruda, due
adolescenti che si ritrovano immischiati in cose più grandi di loro e scelgono
il suicidio come via d’uscita. Non è uno spoiler, visto che viene detto subito
nel primo capitolo.
Questo libro, da un lato, non riuscivo a metterlo giù perché la
storia era del tutto accattivante, ma d'altra parte molte cose mi hanno
infastidita e alla fine non sono rimasta del tutto soddisfatta.
Gli argomenti esposti nel romanzo sono indubbiamente molto importanti,
però i personaggi non mi sono piaciuti particolarmente e non sono riuscita a entrare in empatia con loro.
La storia è raccontata da Louise che, dopo il suo suicidio, parla
al lettore dei sopravvissuti e della gestione della situazione che si trovano
ad affrontare. Dal momento in cui vengono recuperati i corpi di Louise e Liam
dal fiume, ammanettati e legati insieme per l'eternità, ero in attesa di una
spiegazione plausibile che, purtroppo, non è mai arrivata. Altra cosa che mi ha
dato molto fastidio sono state le decisioni del tutto irragionevoli e, in parte,
stupide che prendono i due ragazzi. Comprendo che siano molto giovani ed
impauriti dalla situazione, ma perché nessuno di loro ha mai chiesto aiuto ai
genitori? Specialmente a quelli di lei che mi sono sembrate persone pronte ad
ascoltare e a perdonare. Sì, è vero che dalle pagine del diario di Louise
potrebbe trovarsi la spiegazione alla sua paura di rivolgersi a loro, ma per
chiedere soldi non aveva problemi?
Alcune domande che si creano durante il libro trovano risposta
alla fine, ma resta il fatto che le mie aspettative rimangono insoddisfatte. La
possibilità di essere un romanzo eccezionale che esplora gli abissi delle anime
giovanili le aveva tutte.
Forse alla mia età non riesco a concepire come si possa
abbandonare la scuola per vivere di droga e amore. Un amore che annulla
Louise in favore di Liam, che all’inizio della storia sembra così sicuro di sé,
ma si rivela un essere debole ed indifeso.
Come ripeto non so se consigliarlo o meno.
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