Autore: K.A. Tucker
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 377
Costo: 9,90
Trama
Abbandonata nella campagna dell'Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per l'unico piccolo segno che compare sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimettere insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa, che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è bene lasciare sepolte. Ma si sa, l'acqua trova sempre una strada per tornare in superficie...
Il commento di Manuela
“La verità è come l’acqua: non importa quanti
sforzi tu faccia per sotterrarla;
troverà sempre qualche via per ritornare in
superficie”
La storia di apre
con il ritrovamento di una ragazza in fin di vita e una corsa disperata per
tentare di salvarle la vita. Nessuno pensa che lei ce la possa fare, eppure lei
sopravvive a tutte le cose brutte che le sono state fatte e con una forza di
volontà pazzesca ricomincia a vivere.
Sopravvivere
e rifiorire.
E così questa
ragazza senza più memoria di sé e del suo passato, riesce a trovare una
dimensione avvolta dall’affetto di Ginny, una vecchia signora, anch’essa segnata
da una violenza, e una famiglia che la accoglie a braccia aperte e la fa
sentire a casa. Il racconto è narrato in prima persona, ma con due POV diversi
e anche con due tempi diversi. Il prologo si svolge “Ora” ed è narrato da
Jesse, i capitoli sono un’alternanza di tempi tra “Allora” narrato da Jesse e
“Ora” narrato da Acqua. L’epilogo è appannaggio di Acqua.
Al centro della
storia c’è lei, Acqua, che prima era Alexandria Petrovka. Attorno ad Acqua
girano tante persone. Prima di tutto Jesse, che la salva ben prima di quella
sera quando la trova mezza morta. Ci sono poi i genitori di Jesse, Meredith e
Gabe rispettivamente il medico e lo sceriffo che la sostengono; c’è poi Amber,
sorella di Jesse, infermiera attenta e che diventa un’amica e poi c’è Ginny, l’anziana
signora che l’accoglie in casa e che diventerà un’amica speciale. Se è vero che
al centro di tutto c’è la dolce storia d’amore tra Acqua e Jesse, possiamo dire
che Ginny è una coprotagonista. Devo dire che il rapporto tra queste due donne
forti è quello che ha catturato maggiormente la mia attenzione. Sì, è bello
leggere del legame forte e allo stesso tempo delicato, pieno di rispetto che
c’è tra Acqua e Jesse, ma la cosa che mi ha emozionato di più è il legame che
si instaura tra Acqua e Ginny. Tanto che alla fine le loro “rinascite” sono una
gioia che esplode. Ginny diventa la famiglia della giovane donna
“Devi
fidarti della famiglia o non hai nulla”.
Questa è una delle
ultime cose che l’anziana le raccomanda.
In tutto il romanzo
sono espressi i sentimenti di Acqua nella loro totalità, è lei stessa che li
mette a nudo. Anche quando il capitolo è narrato da Jesse i sentimenti di Acqua
sono ben evidenti. E’ una ragazza che ha dovuto subire tante avversità, ma è anche
una ragazza determinata. Nella sua nuova vita deve ricostruire tutto e questo
la porta sentimenti contrastanti e dubbi...
“Voglio dire... sei felice
qui?”
Sono felice?
Mi sono smarrita eppure in
qualche modo ritrovata.
Sono impaurita eppure in qualche
modo rassicurata.
Sono alla deriva eppure in
qualche modo...a casa.
Un sorriso si fa strada sulle
mie labbra.
“Sì, penso di esserlo”.
Questa citazione
raccoglie tutto il romanzo secondo me, ed è forse la mia preferita.
Lo stile della
Tucker è piacevole e scorrevole. All’inizio sembra un po’ lento, ma forse
perché è un “giallo” quindi bisogna ben capire cosa sia successo, la storia si
apre con un delitto. Subito dopo però vieni preso nella storia e anche
l’alternanza “Allora” e “Ora” sono talmente ben bilanciate che ti invogliano a
leggere, ad andare avanti. E tu vai avanti perché il romanzo si legge senza
fatica, ti prende completamente.
Avevo letto anche un
altro libro con i punti di vista che narravano la storia un po’ al presente e
un po’ al passato e in quell’occasione avevo avuto difficoltà a leggere la
storia nella sua interezza, in questo racconto non accade. Passato e
presente si alternano ma allo stesso tempo si fondono. Capisci benissimo anche
in che punto della storia ti trovi e non hai l’effetto “singhiozzo”, cioè
quello di rimanere a metà perché sei interrotto dal presente o dal
passato... ogni capitolo si chiude e il capitolo successivo fa luce su un altro
aspetto, tutto però molto ben legato, fuso... mi viene da paragonare il flusso
di questo libro allo scorrere tranquillo di un fiume, che però poi arriva alle
rapide finali, dove tra colpi di scena e spiegazioni si arriva alla fine.
Tutti i personaggi
del libro sono trattati con pari dignità, anche quelli secondari che sono ben
delineati, hanno il loro spazio, il loro corpo. Non sono messi lì a fare gruppo
o confusione nella storia, ma hanno un ruolo preciso e importante, anche quelli molto secondari, come Hilde che è veramente relegata a due righe,
beh, anche lei ha il suo spazio.
Questo romanzo fa
parte di una serie, è infatti il primo di una gruppo di 4 libri, ma è
autoconclusivo. La fine è ben chiara. La storia è molto forte, ma del resto la
Tucker ci aveva abituati a storie così, già con “Dieci piccoli respiri”,
ma sono talmente ben costruite che anche le cose brutte le vivi in modo sereno. Ora,
basandoci sulla prima serie della Tucker, mi aspetto un seguito su uno degli
altri personaggi, ma, mi sono affezionata così tanto a tutti che non saprei davvero dire chi di loro desideri la storia, vorrei conoscere meglio Amber, ma anche Boone
oppure Dakota... non mi resta che aspettare i seguiti...
Libro che si legge
con piacere e ti lascia un bel segno del cuore. Sono felice di aver letto
questo libro. Voglio terminare la mia recensione con la
frase che chiude il libro.
La
mente può essere ingannevole
Ma
non può nulla contro la forza del cuore.
La serie formata da quattro libri, si chiama, Burying Water:
#1 Burying water - 99 giorni
#2 Becoming Reyn
#3 Chasing River
#4 Surviving Ice
quindi la copertina anche se non mi piace ha senso
RispondiEliminaHa molto senso...
RispondiEliminaHa molto senso...
RispondiEliminaIo la adoro, e vedo che non delude neanche stavolta!
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