venerdì 4 dicembre 2015

Trame e opinioni: La felicità mi aspetta e questa volta non farò tardi di Chiara Pelossi Angelucci

Titolo: La felicità mi aspetta e questa volta non farò tardi
Autore: Chiara Pelossi Angelucci
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 229
Costo: 18,90














Trama
Cosa fai se tuo marito sceglie un'altra vita e la tua presenza non è più contemplata?
Butti tutto all'aria e parti;
tenti di soffocarti con le tue mani;
o (in qualche modo) vai avanti?
Agata, che fino a quel momento ha sempre saputo affrontare tutto con un sorriso, reagisce evitando la vita sociale e rifugiandosi nei ricordi. Ma trova anche sollievo e soddisfazioni nel lavoro: cucinare manicaretti le è sempre piaciuto e fondare una ditta di catering con la sua migliore amica e il fratello di lei è stata una scelta naturale. Persa in questo limbo, la sua vita le scorre fra le dita. Per fortuna però, come talvolta succede, il cambiamento arriva inaspettato, grazie ad alcuni simpatici personaggi, tra i quali un nonno che si spaccia per grande filosofo - e che a ottant'anni suonati non ha ancora smesso di credere nell'amore - e un'impicciona zia Florinda che riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento giusto. E a quel punto toccherà ad Agata decidere se concedersi una seconda possibilità.
Un romanzo leggero e frizzante, a ricordare che la felicità è sempre in agguato... basta non farsi cogliere impreparati!


e mezzo

Il mio commento
Un romanzo leggero e frizzante... parole giuste e controverse.
La felicità mi aspetta... è un bel romanzo che leggi volentieri che ti fa fare pause concrete per capire bene la storia, che ti fa fermare di punto in bianco perché ti ritrovi a ridere delle battute di zia Florinda...

"Fammi il caffè, nipote, che fra un po' mi addormento sul pisello",
e scoppia a ridere cercando di spiegare la battuta ai due uomini che si guardano risedendosi.

Questa è una delle tante, poi c'è nonno Angus, ottant'anni, ma un personaggio mitico, ama sua nipote, ama l'idea dell'amore e non si arrende fino a quando non è convinto di aver ritrovato il tempo dimenticato, perduto, in un angolo dei ricordi.
Ma veniamo ad Agata, la protagonista di questo libro, sinceramente, non sono riuscita benissimo a inquadrarla, a volte mi sono spesso domandata "ci fai o ci sei?".
Ha un carattere ambiguo, il più delle volte si isola dal mondo crogiolandosi in un ricordo che la catapulta in un tempo passato, senza rendersi conto che qualcuno le sta parlando. Non ho amato molto questo suo lato, il forte legame che aveva con il suo ex marito, la perseguita in ogni momento, anche in quelli che dovrebbero essere serene serate in compagnia degli amici o durante il lavoro, e poi finalmente la scoperta, il prendere atto e coscienza che forse non tutto era successo a causa sua.
Poi c'è l'altro lato, quello ironico, quello che da un'affermazione, da uno stato ne nasce una battuta e ti ritrovi a sorridere di questa donna che il più delle volte sembra perdersi nei meandri dell'inconscio. 
Ciò che rende apprezzabile questo romanzo è il contorno, i personaggi, non posso dire secondari, perché sono parte integrante della storia, da Nadia, la sua migliore amica, che si butta a pesce su ogni situazione, da quella amorosa a quella lavorativa, poi c'è Luca, l'eterno bello e dannato, prova qualcosa per Agata, ma sarà vero amore o solo il fatto di non riuscire ad averla? 
E infine, Yan, taciturno, cupo, sguardo accigliato, ma chissà cosa nasconde.
Ma arriva il momento in cui i ricordi devono restare tali, che due anni sono fin troppi per piangere una storia che probabilmente non doveva mai nascere e guardare oltre, aprire il cuore e fare entrare un po' di felicità, prima che essa scappi.















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