giovedì 10 dicembre 2015

Recensioni: Dark places: Nei luoghi oscuri di Gillian Flynn

Titolo: Dark Places: Nei luoghi oscuri
Autore: Gillian Flynn
Casa editrice: Piemme
Collana: Piemme linea rossa
Pag.: 433
Costo: 4,99













Trama

DALL'AUTRICE BESTSELLER DI L'AMORE BUGIARDO, UN NUOVO CAPOLAVORO DI SUSPENSE - ANCHE QUESTO APPRODATO SUL GRANDE SCHERMO, CON CHARLIZE THERON NELLA PARTE DELLA PROTAGONISTA.Libby aveva sette anni quando sua madre e le sue sorelle vennero brutalmente uccise. Fu lei, subito dopo, ad accusare il fratello Ben di essere l'autore della strage. Ventiquattro anni più tardi, Ben sconta la sua condanna e Libby, che non si è mai ripresa del tutto, vive grazie agli aiuti delle associazioni di beneficenza.
A cambiare le carte in tavola sarà il Kill Club, una società segreta di "feticisti del crimine", i cui membri amano scavare nelle ragioni profonde e nei retroscena dei delitti più atroci. Convinti dell'innocenza di Ben, ora sono sulle tracce di Libby: vogliono che scagioni il fratello, che ripensi e riviva quei momenti e dia una "nuova versione" della storia. Libby è infastidita da quei fanatici che vogliono ficcare il naso nella sua memoria, ma i soldi che le offrono le servono. Così accetta di cominciare una dolorosa, e stupefacente, ricerca nei propri ricordi e nei luoghi più oscuri del suo passato. Fino a capire che la verità è molto più complicata di quanto sembri - in modi fino a quel momento inimmaginabili. 
È impossibile leggere questo romanzo senza restare completamente avvinti, lasciandosi trascinare verso il suo sconvolgente finale. 

"Gillian Flynn è una scrittrice straordinaria."Stephen King

"La provincia americana mostra il suo lato oscuro in questo romanzo che conferma il talento eccezionale di Gillian Flynn." Daily Mail

"Una storia dal passo perfetto che racconta magistralmente la fallibilità della memoria." The New Yorker

e mezzo

Il commento di Chiara

Le mie orecchie presero a ronzare al ricordo dei rumori uditi quella notte: 
quel grugnito maschile, i gemiti e le urla strazianti di mia madre. 
Luoghi oscuri.

Leggere questo libro è stato impegnativo. Inizio subito col dire che sono felicissima di averlo fatto, e che, appena iniziato non l’avrei mai detto. Ho faticato molto a leggerlo, soprattutto all’inizio, proprio per lo stile dell’autrice. E’ contorta, molto introspettiva e descrive ogni stato d’animo. La protagonista è Libby Day, unica sopravvissuta alla strage che suo fratello ha compiuto sulla sua famiglia 24 anni prima. Ma sarà stato lui?
Libby è una ragazza, adulta ormai, in sospeso. All’inizio non sono riuscita a farmela piacere. Sembrava che l’autrice si impegnasse per renderla più antipatica e odiosa possibile. Ha subito uno shock tremendo e di conseguenza ha avuto una vita sfortunata e terribile, ma la sua apatia la blocca, non si impegna in niente, non cerca di migliorare la sua condizione, assiste passiva allo scorrere del tempo e si aspetta che gli altri continuino a prendersi cura di lei in quanto vittima. Lucra su quanto le è accaduto, ricopre quel ruolo e basta.

Non ero una bambina adorabile e sono diventata un’adulta decisamente sgradevole. Tracciate un disegno della mia anima e ne uscirà uno sgorbio con le zanne.

Tutto questo piangersi addosso la rende insopportabile, allo stesso tempo mentre spiegava cosa aveva subito e vissuto mi faceva pena. Sono stata molto combattuta. Anche nei confronti di Ben, suo fratello. Quando era un ragazzo arrabbiato non sapevo se provavo compassione o nervoso e in carcere idem. La storia è raccontata alternativamente fra il presente e il passato, dove il passato è l’ultimo giorno prima della strage e viene presentato in prima persona da Ben e dalla madre, Patty. Intervallandosi tra presente e passato pian piano si dipana tutto il mistero.
Tutto inizia perché Libby si ritrova a corto di soldi e, unicamente per sopravvivere, decide di affrontare i suoi luoghi oscuri e rivivere il passato, in quanto alcune fans di suo fratello le hanno offerto dei soldi per farlo.

La piccola Libby Day aveva appena scoperto il suo tornaconto. 
Chiamatelo istinto di sopravvivenza o chiamatelo con il suo vero nome: avidità.

La trama è veramente geniale, arrivata alla fine sono rimasta con la bocca aperta e la sensazione di aver chiuso una storia davvero particolare. Non ci sono arrivata, non ho capito prima cos’era successo veramente, nonostante tutti gli indizi e credo che in pochi riuscirebbero a contemplare una successione dei fatti così elaborata e ingegnosa.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata l’abilità dell’autrice a farmi provare empatia con i vari personaggi. E’ vero che all’inizio ho faticato e ho trovato quasi noioso tutte quelle elucubrazioni, ma dalla metà in poi io mi sentivo un tutt’uno con i vari protagonisti: ero arrabbiata come Ben ragazzino, spaventata come Patty, rubavo tutto quello che potevo e mi sentivo piccola come Libby. Mi sentivo proprio come loro, è stato travolgente, oltre la semplice vicinanza emotiva. Ho provato una pena per quella famiglia sgangherata, vittima di un sistema sbagliato e odiata da tutti.

In verità non ero affatto orgogliosa della mia famiglia.
 Nessuno aveva mai amato i Day.

L’ambientazione è descritta molto bene. Mi sembrava di essere lì, in quella fattoria sperduta nel Kansas, ad ascoltare heavy metal con Ben, in quel clima anni ottanta dove non c’era il tipo di comunicazione che abbiamo oggi e dove bastava puntare un dito sui disadattati e dare la colpa al diavolo per tutto.
In conclusione credo che questo libro vada letto, aspettandosi non una lettura semplice e scorrevole ma un libro impegnativo e molto molto particolare, bello e dal finale sconvolgente.

“E ogni singola persona di questo caso mente, sta mentendo o ha mentito”.

4 commenti:

  1. Boooonjour!!! ^^
    Di solito questo non è il genere di letture che scelgo maaaaaa se ci fanno un film è molto probabile che lo veda!
    xoxo

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  2. Della stessa autrice proprio oggi mi è arrivato L'amore bugiardo e non vedo l'ora di leggerlo *w* questo non mi ispira granché, anche se con la tua recensione mi hai incuriosita molto..ad ogni modo voglio prima leggere quello e nel caso in cui l' autrice mi colpisca, procedo con questo ^^

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    Risposte
    1. secondo me fai bene a fare così, lo stile dell'autrice non è così facile. La storia di questo però è veramente geniale

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