Autore: Seth Patrick
Casa editrice: Piemme
Pag.: 448
Costo: 19,50
Trama
In un paesino francese tra le montagne, la diga che circonda le case ha, inspiegabilmente, cominciato a cedere. E mentre l'acqua sale in modo quasi impercettibile, Camille, morta in un incidente stradale con l'autobus della scuola quattro anni prima, torna a casa. Non è invecchiata di un solo giorno, ha fame, molto sonno, e pensa di essere di ritorno da una gita scolastica. Lo stesso accade a Simon, morto il giorno del suo matrimonio, che torna da Adèle e la trova sposata a un altro. E poi c'è il piccolo Victor, comparso dal nulla, che non sa dove andare e segue una ragazza per strada, perché gli ricorda la fatina delle favole. "Les Revenants. Quando ritornano" è la storia di Camille, di Simon, di Victor e di molti altri, ma è anche la storia dei vivi, di un'intera comunità che deve fare i conti con la sorpresa e la gioia di rivedere i propri cari, ma anche con la paura che qualcosa di ultraterreno, di terribile, si stia impossessando delle loro vite.
Strano dall'inizio alla fine, complesso in tutto il suo percorso, ma accattivante dalla prima all'ultima pagina.
Questo romanzo non è di facile comprensione, a dire il vero approfittando della messa in onda della seconda serie su SKY, ho deciso di seguirla, sinceramente non ci ho capito molto, anche se leggendolo contemporaneamente qualche spiraglio di chiarezza è giunto.
Les Revenants racconta di gente, gente comune che vive in un paesino tra le montagne francesi, potrei dire sperduto, dimenticato da Dio, una diga, immagino importante, ma anche strana, e poi persone che ritornano.
Come classificarlo?
Dove inserirlo?
Intanto è un fantasy, con dentro una buttata di horror, thriller e chi più ne ha più ne metta, ma sostanzialmente quello che non si riesce a capire, se non solo dopo aver visto la serie, è la storia di troppe persone, ho perso il conto, il ritmo, ogni capitolo introduce un nuovo personaggio, una nuova famiglia, e anche se tutto ritorna verso Camille, Adèle, Simon, è tutto troppo contorto.
Non è stata una lettura semplice, ciò che ti porta a terminarlo, a seguirlo è proprio il mistero che si cela dietro il ritorno di persone morte.
Non mi sento di sconsigliarlo, ma neanche di consigliarlo, forse sarò controversa anche io, ma per la prima volta mi verrebbe spontaneo dirvi: Leggete altre recensioni per avere magari un'idea più chiara, qualora io sia stata troppo criptica, e poi guardate la serie!
Io ho cominciato da poco a seguire la serie tv, senza sapere che ci fosse il libro e.e considerato quanto non sto capendo di quello che accade nel telefilm, voglio leggere il libro, nella speranza mi chiarisca qualche cosa in più. Ritrovo la tua sensazione finale, anche se per quanto riguarda la serie, a chi mi chiede com'è, non so cosa rispondere °_°
RispondiEliminaE' un po' la mia impressione, ecco perché non riesco a dire che mi piace o no, è intrigante quello sì, ma troppo complesso
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