lunedì 14 settembre 2015

Trame e opinioni: Credimi sto mentendo di Mary Elizabeth Summer

Titolo: Credimi sto mentendo
Autore: Mary Elizabeth Summer
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 288
Costo: 2,99 ebook, 12,00 cartaceo













Trama
Julep Dupree dice un sacco di bugie e conosce bene l’arte del raggiro. Suo padre, anche lui un esperto truffatore, l’ha mandata all’esclusivo St Agatha High, a Chicago, proprio per farla socializzare con i figli dell’alta società. E Julep non perde tempo: riesce perfino a guadagnare un po’ di soldi organizzando piccole truffe per far ottenere ai suoi compagni di classe il massimo dei voti. Il suo obiettivo è riuscire ad arrivare fino alla prestigiosa università di Yale. Ma quando un giorno torna a casa, ad attenderla c’è una brutta sorpresa: l’appartamento è stato svaligiato e suo padre è scomparso. Con l’aiuto del suo migliore amico, Sam, e del ragazzo più ambito della scuola, Tyler, Julep cercherà di seguire le tracce che l’uomo ha lasciato dietro di sé: e non sarà facile tra criminali che le danno la caccia e torbidi segreti di famiglia. Ora per lei non c’è più tempo da perdere, è giunto il momento di mettere in pratica tutti i trucchi che il padre le ha insegnato.

e mezzo

Il commento di Chiara

E poi, io sono un’artista della truffa. 
Per quando vorrei non esserlo, sono solo fumo negli occhi. 
Puoi amare un’illusione, ma l’illusione non può ricambiare il tuo amore. 
Anche se vuole.

Premetto subito che secondo me non è un thriller. L’emozione che traspare per tutto il libro non è la suspense ma il sarcasmo. Sì, perché la protagonista, Julep (anche se non è il suo vero nome) è ironia e sarcasmo allo stato puro, nonostante abbia solo 16 anni. Anche se vorrebbe cambiare vita è un’abile truffatrice, un po’ per genetica, vizio di  famiglia. Infatti suo padre è un grande truffatore che però un giorno scompare lasciandola sola e con una specie di caccia al tesoro da seguire per trovare la soluzione ai suoi problemi.
Leggere questo libro mi è piaciuto, la protagonista è una forza. Adoro la sua ironia, il suo modo di vedere le cose e le persone e anche il modo di organizzare le sue truffe e le sue giornate.

Nessun travestimento è più infallibile di quello in cui il tuo bersaglio vuole credere.

Ma la scomparsa del padre le rivoluziona tutto, a partire dalle priorità. Insieme al suo migliore amico e “socio in affari” Sam e del bello della scuola, Tyler, seguiranno indizio per indizio le tracce lasciate dal padre, addentrandosi in questioni troppo grosse per essere risolte da una giovane truffatrice.

Indietreggio stupita e alzo lo sguardo, riconoscendo immediatamente Tyler Richland,
 il semidio dell’ultimo anno di cui Harper si è lasciata sfuggire il nome nel bagno. 
E’ il capitano della squadra studentesca di ogni disciplina sportiva, è popolare, 
e possiede un coefficiente di calore che si avvicina a livelli solari. 
Non puoi frequentare il St. Agata e non conoscere Tyler Richland. 
A dire il vero non puoi vivere a Chicago e non conoscere Tyler Richland.
 Suo padre è senatore.

Il personaggio di Tyler l’ho apprezzato soprattutto per come Julep si approccia a lui, come Tyler riesce a tirar fuori la vera ragazza che è, una ragazza giovane appunto, al suo primo amore.

Scruto il suo viso nel silenzio rilassato che cala fra noi. 
Non riesco assolutamente a capire perché sia così facile essere me stessa con lui.
 E per una volta non m’importa di non riuscire a capirlo.

La caratterizzazione dei personaggi è fatta benissimo, il libro è raccontato in prima persona da Julep e dalla seconda riga io già l'adoravo. Anche il suo amico Sam è un bel personaggio, anche se un tantino prevedibile. La trama è incalzante, succede di tutto e i colpi di scena sono costanti per tutto il tempo. Però il finale mi ha deluso moltissimo. E’ caduto nel banale, nello scontato e l’ha trasformato in un libro young a tutti gli effetti. Non è solo per le cose che succedono alla fine, ma proprio per il tipo di conclusione, che con un libro così incalzante e mordace secondo me non ha avuto senso. Anche se la storia è finita, ha lasciato degli indizi su possibili sequel, che io leggerò sicuramente.

"Voglio essere una persona vera. 
Voglio essere me. 
So che suona strano, ma non so quale sia la mia vera me. 
Quando puoi essere chiunque, diventi nessuno. 
Capisci?"

La serie che in America prende il nome di Trust me, al momento formata da due romanzi e un sequel:

#1 Trust me, i'm lying - Credimi sto mentendo
#1,5 Down to the liar
#2 Trust me, i'm trouble

4 commenti:

  1. ehi Chiara!
    Non l'ho letto, ma sono moooolto felice che almeno questa volta la Newton abbia mantenuto la cover originale! Spero che la cosa si ripeta in futuro!

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  2. e anche il titolo questa volta è azzeccatissimo!

    RispondiElimina
  3. Ehi, bella recensione e bel blog *-*
    Io ho finito di leggere questo libro da poco e l'ho trovato abbastanza deludente... Non so, mi è sembrato che l'autrice non osasse scrivere un thriller davvero "thrilleroso", per paura di allontanarsi dalle classiche storie Y/A ben consolidate...
    Un libro che parte molto bene, ma che in realtà poi si rivela inconsistente man mano che si va avanti, anche se in definitiva è un libro gradevole c:
    Se vuoi leggere le mie perplessità riguardo a questo romanzo passa da me, qui c: .
    Ciao!
    _Rainy_

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    Risposte
    1. si, è vero, soprattutto nel finale. Anche se l'ho letto facilmente

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