lunedì 19 maggio 2014

Trame e opinioni: I love Capri di Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti

Titolo: I love Capri
Autore: Elisabetta Flumeri & Gabriella Giacometti
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 265
Costo: 12,90













TRAMA
A Capri ci sono tre cose che non puoi perderti:
i caprilù, il profumo al limone prodotto dall'isola e una cena da Fabrizio Greco...
Tra gli schiamazzi dei turisti in visibilio di fronte allo spettacolo dei faraglioni, il traghetto sta per attraccare all'isola azzurra. Ma Mel Ricci, giovane blogger di cucina, quasi non ci bada, assorta com'è nei suoi pensieri. Una vaga sensazione di disagio si sta infatti facendo spazio in lei. Mel ha appena ricevuto da una piccola casa editrice un'offerta favolosa: diventare la ghost-writer dell'autobiografia di Fabrizio Greco, famosissimo e affascinante chef che ha raggiunto il successo grazie alle sue sensuali mise en place e ora gestisce il locale più trendy di Capri. All'inizio, l'idea di scrivere quell'autobiografia l'aveva intrigata, ma Mel sa bene che il suo compito sarà tutt'altro che facile. E, approdata sull'isola per lavorare gomito a gomito con lui, scoprirà presto che nel passato misterioso dell'inaccessibile cuoco si nasconde più di un segreto. La magia di Capri riuscirà però a sciogliere anche le resistenze più tenaci. Perché a Capri tutto è possibile. Anche innamorarsi.


IL MIO COMMENTO
Ricetta del giorno:
Il cibo è l'oggetto del desiderio.
La preparazione di un pasto è un pretesto per conoscersi, per trasmettere le nostre sensazioni, è il preludio ad altre emozioni che si proveranno insieme...

...una ricetta può essere afrodisiaca perché stimola i sensi.
Forma, colore, aroma, sapore e consistenza di un piatto sono importanti per renderlo più o meno sensuale.
Tutti i sensi devono essere allertati, si devono fondere insieme.
Luci e ombre, forme e contrasti, sapori che confermano odori...

Un cibo è erotico quando si trasforma in una metafora del corpo, esaltando tutti i sensi attraverso l'armonia dei profumi, dei colori, dei sapori...
Gusto, tatto, olfatto, vista e anche udito...
Omiodio... scusate ma se lo chef di un ristornate mi proponesse dei piatti con dei commenti del genere, temo che non riuscirei a terminare del tutto la cena, e prenderei l'uomo (in questo caso mio marito) e fuggirei via per sperimentare la trasgressione del momento.
Scherzi a parte, devo dare atto a Gabriella quando in un precedente incontro mi ha detto leggerai di sensualità, passione, erotismo...
Fabrizio Greco è un uomo che gioca con i sensi, portandoli all'estremo, i suoi piatti delle vere e proprie opere per gli occhi, per il palato e per il tatto.
L'affinità eros-cibo sono un connubio particolare e lui ci riesce, ma non sarà semplice trasportare le sensazioni, i profumi, i gesti di un uomo così poliedrico, è un'ambizione troppo grande per Mel, che si ritrova più volte a cambiare il suo incipit.
Questo romanzo descrive di posti suggestivi, di vedute mozzafiato senza mai lasciare il suo vero percorso, creare e lasciare impresse nella mente del lettore l'immagine di frutteti, di amanti che si guardano oltre i confini dei Faraglioni, di coppie che assaporano i retrogusti di mitili succosi e di pensieri nascosti che solo gli innamorati conoscono.
Un menù come dire vario, ma la storia va oltre e ci si domanda perché uno chef di fama, abbia deciso di farsi scrivere un'autobiografia quando il suo passato è ben celato? Una sfida per Mel che cerca in tutti i modi di carpire dalle parole, dai gesti, dagli sguardi e da qualche ricordo trapelato tra un discorso e un altro, un qualcosa che possa presentare quest'uomo oltre le apparenze!



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