mercoledì 23 aprile 2014

Trame e opinioni: Inferno di Francesco Gungui

Titolo: Inferno
Autore: Francesco Gungui
Casa editrice: Fabbri Editore
Pag.: 430
Costo: 14,90













TRAMA
Se sei nato a Europa, la grande città nazione del prossimo futuro, hai due sole possibilità: arrangiarti con lavori rischiosi o umili, oppure riuscire a trovare un impiego a Paradiso, la zona dove i ricchi vivono nel lusso e possono godere di una natura incontaminata. Ma se rubi o uccidi o solo metti in discussione l'autorità, quello che ti aspetta è la prigione definitiva, che sorge su un'isola vulcanica lontana dal mondo civile: Inferno. Costruita in modo da ricalcare l'Inferno che Dante ha immaginato nella Divina Commedia, qui ogni reato ha il suo contrappasso. Piogge di fuoco, fiumi di lava, gelo, animali mostruosi: gli ingranaggi infernali si stringono senza pietà attorno ai prigionieri che spesso muoiono prima di terminare la pena. Nessuno sceglierebbe di andare volontariamente a Inferno, tranne Alec, un giovane cresciuto nella parte sbagliata del mondo, quando scopre che la ragazza che ama, Maj, vi è stata mandata con una falsa accusa. Alec dovrà compiere l'impresa mai riuscita a nessuno: scappare con lei dall'Inferno, combattendo per sopravvivere prima che chi ha complottato per uccidere entrambi riesca trovarli...


IL MIO COMMENTO
La mia domanda: cosa ci si aspetta quando si comincia a leggere un libro che ha come titolo Inferno? Considerato che nella vita, ognuno di noi almeno una volta si è sicuramente imbattuto in Dante e nella sua Divina Commedia? Per non parlare del mio personale percorso (laureata in lettere), che lo ha praticamente letto in tutti i possibili modi anche quelli inimmaginabili...
Comunque tornando a noi, l'idea di un romanzo che prenda spunto da uno dei cicli più conosciuti sulla "faccia della terra" la trovo una gran bella cosa, soprattutto quando la leggi sotto una chiave puramente fantasy, quindi mi fa anche pensare che forse anche Dante sia stato uno predecessore del fantasy? (ora ne ho sparata una davvero grossa)
Pagina dopo pagina mi è sembrato di entrare in un film post apocalittico, immaginare Europa, fatiscente, diroccata, anche se non ho avuto l'idea che prima fosse diverso, con uomini e donne che non possono vivere serenamente per paura di commettere un qualsiasi reato, Paradiso è l'Eden per cui tutti anelano ma che nasconde un labirinto di bugie, dove l'Oligarchia ne fa da padrone e infine Inferno:
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente...
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate.
Queste sono secondo me le parole che più ti restano impresse nella memoria...
E' difficile dimenticarle...
E cosi i nostri giovani protagonisti cominciano il loro viaggio, prima Mja seguita da Alec.
Un cammino che porterà loro e noi a conoscere i cerchi, i dannati, le punizioni, le paure che incombono pesantemente sulla testa dei condannati. Molti introdotti per puro caso, altri perché lo meritano. 
Ma cosa accadrà?
Tra lotte per la sopravvivenza, paure di non riuscire a venirne fuori, Maj e Alec combatteranno la loro battaglia... ne usciranno fuori?
Un romanzo scorrevole, leggibile, belle descrizioni dei luoghi che rappresentano i simboli cardine della Divina Commedia, nell'Inferno si ha spesso la sensazione che il fuoco bruci anche al di fuori del libro, anche i protagonisti e i vari personaggi che girano intorno a loro sono descritti bene, che dire se vi piace il genere e soprattutto volete tornare indietro con la memoria ma con una visione completamente diversa non vi resta che leggerlo!
Ho letto proprio una paio di giorni fa un post dell'autore nella quale scriveva che (se non ho letto male) a fine mese uscirà il secondo volume. Bene allora la mia recensione cade a fagiolo!

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