lunedì 1 luglio 2013

Trame e opinioni: Il codice della follia di Edi e Camillo Minguzzi

Titolo: Il codice della follia
Autore: Edi e Camillo Minguzzi
Casa editrice: Gabriele Capelli Editore
Pag.: 285
Costo: 16,50












TRAMA
Il mito greco ed il metodo psicanalitico sono il filo conduttore di questo thriller carico di suspense, ricco di colpi di scena e gustosi spunti umoristici.

La vicenda si svolge in una località sul lago di Lucerna, dove imperversa un serial killer che uccide, seziona e getta nel lago le sue vittime dopo averle chiuse in sacchi di plastica insieme a steli di rosa. La polizia sospetta degli ospiti di una lussuosa casa di cura per disturbi mentali diretta dallo psichiatra Herbert Kampitsch. Sulle tracce dell'assassino si muovono, oltre alla polizia, Jorg Kampitsch, ricco e libertino cugino del medico, la bella Karin ed Erik, un sagace studente di filologia classica. Quando tutti ormai pensano di essere arrivati ad un punto morto, il ritrovamento di un codice segreto dirigerà le indagini attraverso i meandri delle follia fino alla scoperta di un'orrenda verità.


IL MIO COMMENTO
Ammesso e concesso che non amo in modo particolare i thriller, questo libro Il codice della follia, mi ha completamente catapultata in un mondo nuovo, oscuro, folle. L'aspetto mentale, il significato di folle, la costruzione e lo studio dei miti attraverso il quale si costruisce tutta la trama hanno creato una storia davvero intrigante. Innanzitutto va sottolineato che questo come anche altri romanzi del genere vanno letti con un'apertura mentale particolare, nel senso che leggere e scoprire chi possa essere il serial killer, le motivazioni che lo hanno portato a comportarsi in quel modo, fuori dagli schemi della normalità sono momenti particolari della vita di un personaggio che per quanto fantastico, elaborato dalla mente dei due scrittori trova terreno fertile anche nella vita quotidiana. Il codice della follia è un romanzo con molte sfaccettature, al suo interno ci sono molti riferimenti alla psicanalisi, e non nego che un po' di perplessità me le ha lasciate, troppi nomi citati, scuole di pensiero filosofiche e psicologiche, associate poi ai miti dell'antica Grecia, con i loro riscontri nella realtà contemporanea. Quello che voglio dire è che in parte il libro seppur scritto bene, con una trama che intriga, con colpi di scena efficaci, quando si addentra nell'analisi dei pazienti, pur dimostrando gli autori una conoscenza elevata della materia hanno reso il libro un po' di élite.


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