lunedì 22 giugno 2020

Rubriche: Tu leggi? Io scelgo! #18


Buongiorno cari lettori e ben ritrovati nella rubrica, Tu leggi? Io scelgo!, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole, e Rosaria del blog, Niente di personale. 
In cosa consiste questa rubrica che naturalmente è aperta a tutti, se volete partecipare fate un fischio, saremo ben liete di organizzare il tutto, ma torniamo a noi, la scelta avviene attraverso un sorteggio, dove dal blog assegnatoci scegliamo un libro per poterlo leggere e recensire. Il romanzo scelto questa volta è La piccola libreria di New York di di Miranda Dickinson, scelto dal blog di Rosaria, Niente di personale, recensione

Titolo: La piccola libreria di New York
Autore: Miranda Dickinson
Casa editrice: Newton Compton Editori
Pag.: 382
Costo: 0,00 kindle unlimated, 3,99 ebook, 4,90 cartaceo














Quando il suo ragazzo la lascia per l'ennesima volta, Bea James, proprietaria di una libreria a Brooklyn, prende una decisione. Basta uomini, basta cuori infranti, basta dolore. Il suo lavoro le piace e i libri l'hanno sempre salvata, l'importante sarà riuscire a stare lontana dall'altro sesso. Jake Steinmann, uno psichiatra che viveva a San Francisco, è pronto a ricominciare, dopo la fine del suo matrimonio. D'ora in poi ci sarà un unico amore nella sua vita: New York. Bea e Jake si conoscono a una festa in cui sono gli unici single, e quando parlano si trovano d'accordo su una cosa: nessuno di loro due vuole avere alcun genere di relazione sentimentale. Ma la città ha altri piani per loro...


In una delle tante promozioni firmate Newton Compton Editori ho scelto di acquistare La piccola libreria di New York incuriosita proprio dal titolo.
Questo libro è poi rimasto sugli scaffali dimenticato, se non che, proprio con la rubrica, Tu leggi? Io scelgo!, l'ho trovato tra le recensioni di Rosaria, del blog, Niente di personale, e perché non approfittarne?
E così è cominciata la mia avventura con questo libro che voglio precisare da subito ha un errore iniziale, non è Bea che viene lasciata da Otis, ma è lei che lo lascia...
Si può decidere spontaneamente di non volersi più innamorare?
C'è un detto che dice, "al cuor non si comanda", e noi fino a che punto possiamo comandare il nostro cuore a non provare sentimenti forti come l'amore, a non sussultare quando ascoltiamo la voce di qualcuno che ci rifiutiamo di vederlo oltre il buon amico?
Bea e Jake sono stati delusi dai loro rispettivi compagni, Bea è stanca delle tante mancanze di Otis, i suoi ritardi, le sue scuse, Jake deve invece "rattoppare" il proprio cuore, perché di punto in bianco, quando era convinto che il suo matrimonio non avesse problemi, ecco che invece tutto crolla come un castello di carta.
Se Bea decide di andare avanti con nuove amicizie, la libreria che è il suo orgoglio più grande...

Il rassicurante profumo della carta, dell'inchiostro e della cera per mobili le riempì i polmoni.
Per lei era l'odore più bello del mondo, l'aroma allettante di una libreria.
Il suo sogno era sempre stato di possederne una.
Per tutta la vita aveva amato i libri.
Libri veri, non quelli elettronici.
Libri che potevi metterti in borsa e leggere sulla metro.
Libri che potevi far finta di consultare in un caffè del tuo quartiere mentre in realtà ti guardavi intorno.
Libri in cui potevi tuffarti, accoccolarti e perderti.
Libri con cui potevi riempire il tuo appartamento: infilati nelle mensole, sotto i tavoli, pile rassicuranti sul comodino.

...Jake sceglie di cambiare completamente, andando via da tutto ciò che gli ricorda la sua ex moglie, di chiudere tutti i ponti con il suo passato e tornare alle radici, tornare nella Grande Mela, New York.
Ed proprio sullo sfondo di una delle metropoli più belle del mondo che Bea e Jake decidono di sancire un patto.

"...Giuriamo solennemente che non avremo una relazione, qualsiasi cosa accada.
La smetteremo di cercare il vero amore.
Da adesso in poi al centro ci saremo solo noi, e ci godremo quei lati della nostra vita che funzionano bene, senza ossessionarci per le cose che non vanno.
Avremo successo, saremo felici e soddisfatti, 
e non renderemo nessun altro responsabile della nostra felicità.
Solo noi stessi.
Nessuno scriverà il libro della nostra esistenza, se non noi".

Così nasce un'amicizia, scoprire le cose più belle l'uno dell'altra, i posti più importanti, quelli dove abbiamo lasciato un piccolo pezzo del nostro cuore, luoghi che hanno lasciato il segno, condividerli e vederli con gli occhi dell'altro.
Bea e Jake cominciano la loro avventura, senza rendersi conto che però con il passare del tempo qualcosa in loro comincia a cambiare, i sentimenti non sono più gli stessi, il coinvolgimento emotivo è cambiato.
Starà per nascere qualcosa?
E se poi i vecchi partner facessero marcia indietro?
Si può rivalutare tutto il passato sotto occhi diversi?
La piccola libreria di New York è stata una lettura piacevole, forse un po' troppo lunga per i miei gusti, ma ho trovato le caratterizzazioni dei personaggi ben delineate, Jake è uno psichiatra, analizza sempre tutto ciò che ha intorno, Bea è istintiva ma anche riflessiva, certo sono due vocaboli opposti, ma in lei vanno di pari passo, riesce a dosare le varie situazioni, riesce a gestirle riuscendo in molte delle cose in cui decide di buttarsi.
Un buon libro per trascorrere dei pomeriggi tiepidi davanti a un tè ghiacciato o anche una cioccolata calda e perché no, anche un buon caffè, spesso citato nel romanzo!!!


Floriana

Questo è il calendario con le scelte delle altre blogger:





17 commenti:

  1. sembra proprio carino, bella recensione Floriana

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  2. Con un po'di tempo a disposizione vorrei leggerlo anche io perché mi ispira molto e la tua recensione mi invoglia alla lettura

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  3. Si fa leggere ma non è di certo tra i miei preferiti

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  4. Questo libro mi attirava ogni volta che lo vedevo in libreria, poi, presa da altre letture, ne ho dimenticato l'esistenza.

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  5. È da tanto che lo vedo ma ancora non mi decido a leggerlo!

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    1. E' un libro che si lascia leggere senza grandi pretese

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  6. Ce l'ho in TBR da un po' di tempo ma sento che ancora non è giunto il suo momento :)

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    1. E' un romanzo senza grandi pretese,forse solo un po' lunghetto

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  7. Letto qualche tempo fa, è sicuramente una lettura carina, ma nulla di più.

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  8. Non so perché non mi attira più di tanto

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  9. Come Dolci, non mi attira e non so dire il perché

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    1. Ci sono tanti libri che credo sia inutile perdere tempo se un romanzo non attiri

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