venerdì 12 gennaio 2018

Trame e opinioni: Non ho tempo per amarti di Anna Premoli

Titolo: Non ho tempo per amarti
Autore: Anna Premoli
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 320
Costo: 5,99 ebook, 10,00 cartaceo
















Trama
Julie Morgan è una scrittrice di romanzi d'amore ambientati nell'Ottocento. Di quell'epoca ama qualsiasi cosa: le crinoline e i corsetti, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi e al semplice sfiorarsi delle mani... L'unica, davvero unica cosa che salverebbe dei tempi odierni è lo shopping online, che le permette di non dover mai mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Silenzioso finché - proprio al piano di sopra - non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che per Julie è del tutto improponibile. È un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d'altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto Julie avrebbe mai potuto sospettare...


Il commento di Manuela

Prima di tutto vorrei ringraziare la casa editrice per avermi permesso di leggere questo libro, infatti è stato questo, un gentile omaggio della Newton Compton al termine dell’incontro con l’editore dello scorso 15 dicembre 2017, mai regalo fu più gradito!!!
Ho letto credo tutti i libri della Premoli, quindi difficilmente potrò dire qualcosa di diverso da quello che ho già espresso in precedenza. Di sicuro Anna Premoli è una delle regine del rosa, soprattutto del rosa italiano. La storia di questo romanzo è dettata dai canoni del genere, c’è un lui, una lei e delle discrete difficoltà da superare, prima fra tutti la differenza di età… e già, in questo libro tra lui e lei c’è una grande differenza di età, nel senso che lei è più grande di lui, e anche di parecchio! Eppure benché l’idea sia ardita, il romanzo è qualcosa di meraviglioso…

«Guarda che io voglio credere alle favole.
 Io vivo di favole. 
Ma ho scoperto che c’è un limite a tutto, anche all’illusione», commento amara.

La voce narrante di questa storia è Julie. Una scrittrice di romanzi rosa storici, una nostra vecchia conoscenza perché è una delle amiche di Laurel protagonista di “E’ solo una storia d’amore”. Quindi nell’evolversi della vicenda di Julie, vediamo come procede la vita di Laurel e Aidan.
Julie ama molto la tranquillità, le serve per scrivere, ma nel suo palazzo, precisamente nel piano sopra al suo, viene a vivere un giovanotto di origini inglesi che è anche il cantante di una rock band… Tra loro subito l’attrazione è palpabile, ma lei cerca di rifuggire a questo tipo di relazione e si accontenta (si fa per dire) di un legame fondato sull’amicizia…

«Due persone strane che riescono a capirsi».

Ora però devo dire che in questo libro è importante e predominante il pregiudizio riguardo l’età. Julie si fa mille scrupoli per la loro differenza, mentre Terrence sembra più aperto…

«Ormai i rapporti trascendono un concetto così banale come l’età».

Eppure malgrado le rassicurazioni di Terrence, il tema dell’età e soprattutto della differenza è il “life motive” del romanzo e sempre con Julie che si sente “vecchia” per Terrence e che la butta sullo scherzo e sull’ironia…

Sospiro esasperata. 
«Ok, ok, mi è chiaro. Ho coltivato per anni una cotta per un uomo molto più grande. 
Sai che novità…». 
Non sono la prima e di certo non sarò l’ultima. 
Noi donne subiamo spesso il fascino dell’uomo con esperienza. 
Per qualche strano motivo il contrario non accade praticamente mai.
«[…] Volevo solo dimostrarti che il tema dell’età è questione di punti di vista».
[…] Tra noi c’è un rapporto oggettivamente strano: so che è un maschio, lo so fin troppo bene, ma la sua età lo rende così tanto off limits da permettermi di rilassarmi ed essere me stessa.

Il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Julie, che devo ammettere mi piace da morire. Su molti punti l’ho sentita vicino a me per il suo gusto sull’abbigliamento improbabile (che io adoro esattamente come lei), a parte gli unicorni che non mi attirano molto, ma Puffetta e le principesse Disney sono nelle mie corde… tanto che leggendo il nome del protagonista maschile ho pensato a Candy Candy!!! E poi come me lei ama Tom Hanks in C’è posta per te… certo non ama Harry Potter, ma poi tira fuori i Take That o gli Europe… come fai a non amarla?
Come i tutti i lavori della Premoli, i personaggi sono curati in tutti gli aspetti, compresi quelli secondari. Per questo non puoi far altro che provare affetto e simpatia per la vicina di casa, la temibile signorina Berry, acida quanto basta, burbera il giusto, ma che è pronta a consigliare e sostenere, tramutandosi in una sorta di voce della coscienza che con il suo “occhio esperto” vuole solo che Julie li apra gli occhi…

«Non faccia la scema, ha capito benissimo di chi sto parlando. Lei gli piace», insiste.
Fingere di non capire a chi stia alludendo non gioverebbe a nessuno. 
«Sì, come persona. Come amica e vicina di casa».
La vecchietta scuote la testa. «Anche. Ma lei gli piace. Guardi che alla mia età le cose più elementari si intuiscono al volo».
«Signorina Berry, non so se ha notato, ma io ho qualche anno più di Terrence. Vorrei trovare un uomo della mia età. Qualcuno con cui sentirmi alla pari e non in difetto».
«Gli uomini frequentano da sempre donne più giovani e di certo non si sentono in difetto per questo…», mi fa giustamente notare. Non so perché, ma non la facevo un tipo rivoluzionario.

Lo stile della Premoli è scorrevole, piacevole e divertente. Sospiri d’amore e ridi allo stesso tempo. Proprio questo mi piace questa autrice, i suoi libri ti fanno sognare pur rimanendo molto legati alla realtà delle situazioni. Non ci sono eroine fantastiche, bellissime, bravissime eccetera eccetera, ma ci sono donne in gamba che fanno errori e che sono in lotta contro la bilancia e il cibo ipercalorico, che però amano tanto (viva il pollo fritto e le patatine!!!).
Chiaramente questo libro mi attirava per via dell’autrice, ma anche la copertina mi è piaciuta molto. L’unica cosa che non riesco a inquadrare è il titolo, mi sono fatta delle teorie in merito, forse il titolo è dettato dal fatto che Julie vorrebbe trovarsi un uomo più vicino di età mentre la storia con Terrence la “distrae”? Non lo trovo calzante, perché lei in realtà dice di volere un uomo e di voler formare una famiglia, ma non lo cerca, rimane chiusa in casa a scrivere, quindi perché questo titolo? Spero di poter incontrare l’autrice per chiederglielo…
In conclusione, per scrivere queste mie impressioni ho dovuto sfoltire molto i miei appunti, ho messo solo poche citazioni perché rischiavo di riscrivere tutto il romanzo (infatti è praticamente tutto sottolineato), ma sicuramente lo consiglio… è bellissimo!!!

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