Autore: Giorgio De Maria
Casa editrice: Frassinelli
Pag.: 156
Costo: 17,90
«CI VOLEVA UNA CITTÀ MAGICA, E I PORTENTOSI, TERRIBILI EVENTI DI QUELLE VENTI GIORNATE, PER IMMAGINARE L’ARRIVO DI MARK ZUCKERBERG E DI FACEBOOK CON QUARANT’ANNI DI ANTICIPO, SVELANDO PERSINO IL LATO OSCURO DEI SOCIAL MEDIA CON UN’INTUIZIONE CHE SA PROPRIO DI CHIAROVEGGENZA.» LA STAMPA
PUBBLICATO LA PRIMA VOLTA NEL 1977, LE VENTI GIORNATE DI TORINOFU SOSTANZIALMENTE IGNORATO: TORNA DOPO QUARANT’ANNI IN LIBRERIA, RISCOPERTO E TRADOTTO NEGLI STATI UNITI DALLA CASA EDITRICE NORTON E ORA RIPUBBLICATO IN ITALIA DA FRASSINELLI.
Le venti giornate di Torino erano iniziate il 3 luglio di dieci anni prima: la siccità, l’insonnia collettiva, i cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, le grida misteriose, le statue che sembravano aver preso vita, e soprattutto una orribile catena di omicidi. Poi, dopo venti giorni, tutto era finito, all’improvviso. E nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di indagare per scrivere un libro su quella vicenda. Perché l’insonnia di massa? E chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c’era tra quanto accadde e la biblioteca che era stata aperta presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove non si trovavano i testi pubblicati dagli editori, ma scritti di privati cittadini, che rivelavano i loro pensieri più intimi e profondi, molto spesso terribili, e li mettevano in condivisione con altri cittadini come loro. Non passerà molto prima che il protagonista si renda conto che quella orribile stagione si è conclusa solo in apparenza, e che le forze oscure che avevano scatenato quei drammatici giorni di violenza sono ancora presenti.
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