giovedì 22 settembre 2016

Trame e opinioni: La figlia dell'ambasciatore di Pam Jenoff

Titolo: La figlia dell'ambasciatore
Autore: Pam Jenoff
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Pag.: /
Costo: 14,90














Trama
Parigi, 1919. A Margot Rosenthal, giovane e bella ragazza tedesca, la vita parigina sta decisamente un po' stretta. Ha accompagnato il padre diplomatico alla conferenza di pace che si tiene nella capitale francese e non le piace affatto essere guardata ancora come un nemico. Quando però inizia ad accarezzare l'idea di tornare a Berlino e a una vita con Stefan, il fidanzato ferito, reduce di guerra, che ormai stenta a riconoscere, arriva alla conclusione che in fondo stare a Parigi non è poi così male. Annoiata e contesa tra ciò che il dovere le impone e il desiderio di essere libera, Margot stringe amicizie improbabili: con Krysia, un abile musicista con conoscenze radicali e un segreto da nascondere e con Georg, affascinante ufficiale che non solo le trova un lavoro, ma riesce a far vacillare tutto quello che Margot credeva di sapere di se stessa e del proprio senso di lealtà. Sullo sfondo di uno dei più importanti avvenimenti del secolo, una rete delicata di bugie offusca la linea tra le ferite di guerra e quelle del cuore, rendendo la fiducia un lusso che nessuno può davvero permettersi.


Il commento di Manuela

Questo romanzo ci porta in un momento della storia mondiale molto particolare. Siamo alla fine della prima guerra mondiale, la Germania esce sconfitta dal conflitto e deve sottostare al trattato di pace che gli Stati vincitori stanno redigendo. In questo scenario di devastazione, ma al tempo stesso di speranza per il futuro da ricostruire si inserisce la storia di Margot. Siamo a Parigi, gli Alleati affrontano una commissione per il trattato di resa della Germania. A questo tavolo di lavoro partecipano gli ambasciatori e i diplomatici dei vari Stati. Per questo motivo, Margot si trova a Parigi. Il padre partecipa alla conferenza. In questo clima politico, Margot incontra persone che l’aiutano a crescere, come la sua amica Krysia o il comandante Georg e nel suo percorso di crescita si allontana dal suo fidanzato Stefan, reduce di guerra, che invece l’aspetta a casa a Berlino per farla sua moglie. Ma il soggiorno parigino porta tanti cambiamenti nella vita di Margot, che si trova anche invischiata in un caso di spionaggio.
Il libro è ben scritto, sono presenti descrizioni della scena politica del dopo guerra molto chiare e puntuali cosa che fa presumere uno studio del periodo storico da parte dell’autrice. Sono bene descritti anche i paesaggi e gli scenari di devastazione che la guerra ha lasciato. Si sentono chiari anche gli effetti sul clima che si respira nell’Europa, un clima di dolore. Mi è piaciuto molto anche il modo di presentare anche il carattere dei vari personaggi, è ben sviluppato l’aspetto psicologico e tutti i protagonisti sono calati perfettamente nelle convenzioni e nella morale dell’epoca descritta, anche se la protagonista non ha goduto della mia simpatia.
La storia è narrata in prima persona da Margot stessa.
Lo stile dell’autrice è completo, ma ho trovato questo romanzo molto pesante nella lettura, tanto che credo sia stato uno dei romanzi in cui ho impiegato più tempo in assoluto per leggerlo. È sicuramente però ben scritto, preciso e puntuale. La storia è molto bella e ben circostanziata, ben inserita nella “storia” del mondo.
Chi ama la Storia trova in questo libro un ottimo romanzo con una bell’intreccio che parla di politica e spionaggio e perché no anche di affetti.

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