mercoledì 17 febbraio 2016

Trame e opinioni: Rosa meccanica di Giulia Anna Gallo

Titolo: Rosa meccanica
Autore: Giulia Anna Gallo
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Pag.: 90
Costo: 0,99














Trama
In una terra da favola in cui Bene e Male paiono poli opposti privi di sfumature intermedie, Bestia è sempre stato etichettato al primo sguardo come Cattivo, in parte per via delle sue origini e in parte per via dell’aspetto rozzo e minaccioso. Nessuno considera l’ipotesi che possa decidere di assecondare il suo lato umano e non c’è modo che la brava gente di Steamwood lo tratti come qualcosa di diverso da un mostro. L’unica capace di vedere oltre le apparenze e giudicarlo in base alle sue azioni sembra essere la giovane Bella, la prima fanciulla ad avvicinarglisi senza riserve e a fargli accelerare i battiti del cuore.
Peccato che per redimersi agli occhi del mondo non abbia altra scelta se non tradirla.


Il commento di Patrizia

«Esiste sempre almeno una seconda scelta», gli disse, 
«altrimenti non saremmo esseri umani, ma burattini tra le mani del fato. 
Puoi ancora tirarti indietro.»

Per fortuna lettura veramente corta, 78 pagine, trovate eterne, con la voglia continua di abbandonare la lettura, zero emozioni o sensazioni.
Difficile da recensire, perché non mi ha lasciato nulla, tra le pagine non ho provato un barlume di sentimento, di interesse… il nulla. Peccato perché l’idea era carina, ma sviluppata poco.
Una rivisitazione moderna della storia della Bella e la Bestia, del loro amore, dove ci si chiede veramente se il buono è veramente buono e il cattivo veramente cattivo.
L’ambientazione è futuristica, post apocalittica, immaginate il vecchio film di Mad Max per darvi un’idea. Da sfondo, un paesaggio fatto di cespugli di yucca sintetica, sciami di api robot, alberi combattenti… il drago da uccidere.
Il libro inizia con la storia di Adam e Velena, i genitori, come prefazione della storia tra Bestia e Bella 17 anni dopo. Velena, capelli corvini lisci come la seta, zigomi alti e fieri, tratti affilati, verdi occhi da gatta, pelle lattea e labbra piene e sensuali. Adam non viene mai descritto, si sa solo che ama costruire aggeggi meccanici.
Lentamente incontriamo i veri protagonisti:
Bestia – Teschio d’Ottone -  fuggito dalla propria famiglia, dalle proprie origini. Il cattivo per definizione, per tipo di lavoro. il mercenario, per l’aspetto, per il caratteraccio.

Bella, di nome e di fatto 

Aveva lunghi capelli mossi e castani, immensi occhi verdi, guance rosee e un naso piccolo, quasi infantile. Le labbra carnose, dalla piega naturalmente rivolta verso l’alto in un sorriso perpetuo, erano di qualche sfumatura più scure della sua pelle di pesca” 

un'eroina romantica, un’esplosione nella vita di Bestia, porterà il cambiamento dell’animo del nostro protagonista. Stava per compiere diciotto anni e presto sarebbe stata libera, i petali della rosa meccanica stavano terminando. Il fiore, protetto da una teca, aveva un timer per scandire le giornate, ogni sera ne faceva cadere uno di metallo ricoperto di oro rosso, sprigionando un incantesimo in grado di trovarla ovunque fosse e riportarla lì, ma quando l’ultimo petalo fosse infine caduto l’avrebbe resa libera.

Velena (la mamma di Bella) le aveva lasciato scritto sul diario, parole amare sull’amore:

 “Nessuno ti amerà mai completamente, nessuno accetterà di voler bene al mostro del quale non ti puoi liberare. Sei incatenata alla bestia, sua fino alla fine del tempo. E finché qualcuno non imparerà a vedere oltre la sua corazza, a scorgere il bene celato dietro di essa, la solitudine sarà il tuo fato. Non illuderti di poter cambiare le cose, nemmeno il sentimento più puro ne è in grado.”


L’innamoramento tra i due è banale, infantile e mal descritto … mancano pagine e pagine di sviluppo storia.
Lettura che a priori non mi è piaciuta, e faticosamente ho recensito.


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