lunedì 22 febbraio 2016

Trame e opinioni: Non avevo scelta di Donna Foley Mabry

Titolo: Non avevo scelta
Autore: Donna Foley Mabry
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 377
Costo: 12,00














Trama
"Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: 'Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?'. Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata."


Il commento di Iaia

La storia è vera, raccontata in prima persona da Maude, la protagonista, solo la premessa e l'epilogo vengono narrati, sempre in prima persona ma dalla scrittrice, la nipote Donna.
Il libro praticamente è la vita di Maude da quando aveva 8 anni fino alla sua morte avvenuta a circa 80 anni.
Tutta la sua vita è triste e piena di problemi, tranne qualche attimo di felicità, e leggere quanto dolore l'ha sempre attorniata, mi ha lasciato a tratti sgomenta. Se fosse un'opera di pura fantasia si potrebbe pensare che non sia possibile aver sopportato tutto ciò che ha dovuto subire lei, invece la vicenda mi ha lasciato addosso una malinconia tale che ti verrebbe voglia di piangere per Maude e per tutte quelle donne che sono state così sfortunate.
Questo è il prologo:
Avevo da poco compiuto quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: «Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Capisci?». Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata.

Il libro è scorrevole, si legge in fretta e i capitoli a volte sono molto brevi. Ti sembra di sentire Maude mentre racconta alla nipote quella che è stata la sua esistenza. Nonostante la tragedia, non si è mai commiserata, Maude ha un carattere forte, è attenta alla sua famiglia e alle persone a cui vuole bene, e quando prende una decisione non c'è niente che la fermi. Vedova due volte, 5 figli di cui ha visto la morte di quattro, problemi economici, e il figlio rimasto che le dà tantissime preoccupazioni, è andata che era sfinita e sola. Uno dei suoi piccoli desideri era ricevere dell'affetto e una carezza incoraggiante dal suo secondo marito.
Da una parte vorrei consigliarvi di leggerlo, perché merita: è una vita, forse simile a tante altre, è storia, è una cosa reale, ma da un lato vorrei dirvi che dovreste prendere questo libro stando distaccate senza farvi coinvolgere troppo (anche se difficile).
La mia opinione quindi è ambivalente. E' buona per la vicenda in sé, ma tanto tanto triste.


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