martedì 3 novembre 2015

Trame e opinioni: Resistere è inutile di Jenny T. Colgan

Titolo: Resistere è inutile
Autore: Jenny T. Colgan
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 349
Costo: 12,90














Trama
Connie MacAdair è una donna piuttosto insolita. Così almeno la considerano molte delle persone con cui ha a che fare. Lavora come matematica presso una prestigiosa università inglese, in un ambiente, si sa, quasi interamente popolato da uomini, e i suoi capelli, rossi come il fuoco, non la aiutano certo a passare inosservata. Tra i suoi colleghi c'è Luke Beith, la persona più singolare che abbia mai conosciuto, un genio dei numeri affascinante e allo stesso tempo sfuggente, verso cui sente un'inspiegabile attrazione. Quando al suo team cominciano a essere sottoposti dati a dir poco misteriosi, Connie inizia a sospettare che in quella stanza, che assomiglia più a un bunker che a un ufficio, si lavori a qualcosa di più che a un rivoluzionario algoritmo... A quanto pare, sotto quei numeri si nasconde una verità scomoda, pericolosa, che solo Luke sembra conoscere.


Il commento di Chiara

“Be’, noi siamo matematici” disse. 
“Perciò fisicamente impossibile per noi suona come ‘bla bla bla’ ”.

Connie è una matematica, un lavoro dove i colleghi sono particolari e le colleghe veramente poche. Conduce una vita incentrata sulla sua professione e spesso si sente sola. Ha accettato un lavoro di ricerca, presso una prestigiosa università inglese, molto vago sull’argomento da studiare, e si ritrova con altri cinque matematici ad elaborare manualmente strani grafici senza sapere il perché né l’origine. Uno degli altri colleghi è un suo ex e da un altro componente è molto attratta, ma chissà cosa nasconde veramente questo lavoro? E Luke, al quale non riesce a smettere di pensare e che profuma di mare?

Per tutta la vita, per tutta la sua intera vita, era stata una brava ragazza:
studiosa, un po’ precoce, nervosa forse. 
Ma aveva sempre colorato dentro le linee.

Ho faticato a leggere questo libro, soprattutto nella prima metà. E’ molto lento, pieno di definizioni matematiche e anche se la storia è particolare non ha saputo incuriosirmi. Da metà in poi si fa più movimentato e più avvincente, ma comunque non sono riuscita ad apprezzarlo.
Di solito amo molto lo humor inglese, lo trovo ironico e sottile. Qui non ho mai capito se era una parodia dei libri di fantascienza o proprio un po’ di sarcasmo buttato lì. E alla fine non sono riuscita a capire il genere del libro: c’è una storia d’amore, c’è della fantascienza, un giallo, del mistero, azione e ironia. C’è di tutto ma in maniera confusa, spesso non capivo se era una presa in giro a qualcosa. È pieno di luoghi comuni. La parte scientifica mi ha annoiata, ma questa è una mia mancanza, non amo la matematica. I personaggi sono ben definiti e ognuno ha il suo ruolo e il suo carattere, pure troppo, cade spesso nei cliché. La storia d’amore è assurda e immediata e averci messo di mezzo l’ex (con ovvi rimpianti) per me è stato eccessivo. E il finale non mi è piaciuto.

“Penso che alla fine l’amore possa essere come la matematica” disse.
 “Non è semplice o complicato di per sé. È e basta”.

In sostanza è un libro che mi ha lasciato confusa e insoddisfatta, credo di non averlo capito appieno. 

2 commenti:

  1. Questa storia non fa proprio per me :(

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    Risposte
    1. non è tanto il tuo genere, anche se non credo che questo libro abbia un solo genere

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