lunedì 13 ottobre 2014

Trame e opinioni: Un amore a Notting Hill di Andrew Clover

Titolo: Un amore a Notting Hill
Autore: Andrew Clover
Casa editrice: Piemme
Pag.: 372
Costo: 12,90















TRAMA
"Ci stiamo lavorando." E' quello che dicono tante coppie quando il loro matrimonio comincia a somigliare a una minestra riscaldata più che a un cocktail afrodisiaco... Per Polly - una per cui l'amore è stato sempre al primo posto - è dure ammetterlo, ma il ragazzo che l'aveva fatta innamorare e che ora è suo marito è sempre più simile a un armadio dell'Ikea: bello e solidissimo in fotografia, ma se gli chiedi di reggerti qualcosa, ecco che va in pezzi. Sono dieci anni che sta con Arthur, e mentre lui non ha ancora scritto il Grande Romanzo che ha in cantiere da sempre, l'unica sua mansione è quella di portare fuori il cane. A tutto il resto, deve pensarci Polly. E' per questo che quando nella sua vita compare un certo James Hammond, lei comincia a vacillare: perché James è bello, simpatico, la invita a fare passeggiate in una Londra che a Polly non è mai sembrata così romantica e, soprattutto, è... il suo grande amore di tanti anni prima. Un amore mai realizzato. La strada che non ha imboccato. Il treno su cui non è salita. Ma che succede se Arthur, per una volta, decide davvero di prendere in mano la situazione? E di far innamorare Polly di sé, per la seconda volta? 


IL MIO COMMENTO
Vi è mai capitato di rimpiangere l'attimo perso, il momento non raccolto, la persona che ci passa accanto e pensare che lui potrebbe essere l'uomo o la donna della tua vita?
Molto di questo romanzo si basa su questo presupposto, il rimpianto, il ricordo di una persona che avremmo voluto fosse più che un semplice amico o conoscente.
Polly è una donna piena di rimorsi, ma anche Arthur non è da meno, se Polly pensa e spera in una notte di sesso con James, Arthur lo mette per iscritto, certo non citando il nome della donna che in quel momento sta pensando. Ma non serve a molto perché dietro quella figura il nome c'è, è Grace.
Ora fin qui il tutto può sembrare normale, plausibile, la voglia di evadere dopo dieci anni, tre figli, il non riuscire a far quadrare i conti... ma non basta per porre fine a un matrimonio. In questo romanzo c'è una sorta di analisi, il voler scandagliare assolutamente i pensieri dei protagonisti portandoli sinceramente allo sfinimento e se Polly può sembrare la donna emancipata che porta il pane a casa, Arthur mi sembra un povero uomo costretto in tutto e per tutto a subire le pressioni di sua moglie, che il più delle volte mi sembra un vero e proprio kamikaze, un bulldog che ringhia al minimo errore del marito. Non ce l'ho fatta, non riesco a vedere nulla di positivo in questo romanzo, il più delle volte sfiancante. Anche se c'è molta ironia nell'immagine che lo scrittore ci da di questa coppia, sono i dialoghi, i pensieri, i modi di fare che non riesci il più delle volte a concepire e così a fine libro ti domandi se in effetti le scappatelle non siano plausibili in un rapporto del genere.

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