lunedì 23 settembre 2019

Trame e opinioni: L'inganno della luce di Louise Penny

Titolo: L'inganno della luce
Autore: Louise Penny
Casa editrice: Piemme
Pag.: 434
Costo: 4,49 ebook















«Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera.» Three Pines è una piccola cittadina del Québec che neppure compare sulle mappe. Un posto idilliaco, dove il tempo sembra essersi fermato e la vita scorre placida. Almeno in apparenza. Armand Gamache è perfettamente in tono con l’ambiente. Cinquantacinque anni, di corporatura solida, raffinata cultura e modi garbati, si direbbe un tranquillo professore di storia o letteratura, e non l’ispettore capo della omicidi. Ma l’inganno è spesso un meccanismo estremamente raffinato, che si alimenta dei più piccoli dettagli e si cela dove meno te lo aspetti. Anche in una tiepida serata di inizio estate in cui tutto sembra perfetto. Clara Morrow, pittrice locale di grande talento, sta festeggiando insieme ad amici e personaggi del mondo dell’arte il successo della personale tenutasi al museo di Montréal. Eppure la mattina seguente, tra le peonie del giardino di Clara viene ritrovato il corpo senza vita di una donna, la cui presenza alla festa non era stata notata da nessuno. Quando l’ispettore Gamache avvia le indagini, scopre un mondo fatto di invidie, gelosie e antichi rancori in cui la verità sull’omicidio è offuscata da molte ombre.


L'ispettore capo Armand Gamache della Suretè du Quebec deve far luce su un omicidio avvenuto in un paesino, Three Pines, mentre si festeggia il successo di una mostra di una pittrice locale.
Alcuni invitati fanno parte del mondo dell'arte, ma non per questo a loro saranno evitate domande e indagini per scoprire il/la colpevole.

Un bel giallo che mi ha colpito per la sobrietà in cui è stato descritto. Non ci sono stati di fibrillazione, momenti di terrore, armi puntate alla ricerca dell'assassino, ma una costante attenzione e ricerca, da parte di Monsieur Gamache e della sua squadra, che porteranno alla soluzione del caso. Nel paese ci sono vari personaggi che hanno delle precise caratteristiche, e che sono risaltate dall'autrice mettendo in evidenza anche un aspetto psicologico che mi ha molto colpito. Il libro è scritto bene ed è molto scorrevole e mi ha entusiasmato. C'è una pecca da parte di chi ha tradotto il giallo. Più di una volta il pronome plurale è stato scritto al singolare e questo, secondo me, è un errore grave. Faccio un esempio: "…E senz'altro devi aver voluto bene anche ai suoi genitori."
"Gli volevo bene" disse Clara………. Quel "GLI" è sbagliato riferito ai genitori. Questo errore, purtroppo, si è ripetuto e non va.

Chief Inspector Armand Gamache series è praticamente una serie lunghissima, non tradotta e pubblicata in ordine.

#10 La via di casa - recensione 

#13 Case di vetro - recensione



Iaia

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