giovedì 8 novembre 2018

Recensione: Andreas e Zoya. Il fiore di pietra di Francesca Cani

Titolo: Andreas e Zoya. Il fiore di pietra
Autore: Francesca Cani
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 256
Costo: 12,90
















Anno Domini 1112. Zoya è convinta che non troverà mai l'amore a causa delle cicatrici che le attraversano il viso come graffi di una fiera. La sua vita è cambiata undici anni prima, quando era ancora una ragazzina innamorata, ma ora è una donna e sa cosa desidera: ricominciare a vivere in un luogo lontano dal passato. Per questo parte per la rocca di Rostock, dove spera di liberarsi dei pensieri che le avvolgono la mente e il cuore. Il castello sul fiordo di Rostock è stato assegnato a uno spietato guerriero, arrogante e violento, che tutti chiamano der Bär, l'Orso, ma il cui vero nome è Andreas. Proprio in lui Zoya riconosce il suo amico di infanzia e primo segreto amore, tornato dall'Oriente dopo aver affrontato e superato terribili prove. Lei è stata la sola donna che abbia mai toccato lo spirito di Andreas prima che si trasformasse in roccia. L'amore tra i due riemerge con forza, ma a separarli c'è un abisso di segreti che solo il sentimento più potente può colmare. L'Impero vacilla, la corona è contesa, Enrico V e il duca Lotario si affrontano in sanguinosi conflitti. Amore o guerra? La scelta spetta a un cuore di pietra.



Anche questa volta l'autrice non ha sbagliato un colpo. Una bella storia, un romanzo che ti colpisce dalle prime pagine, il rapporto tra Zoya e Andreas, il loro passato, le paure e i rimorsi, nonché l'amore e la passione fanno da sfondo a tutto il libro.
Un amore combattuto, un amore che dura oltre l'immaginabile.
Zoya dopo l'incidente che la vede sfregiata sul volto, sa che non potrà mai più tornare come prima, nel suo cuore un solo nome, Andreas, ma lui la respinge e non può far altro che proseguire la sua vita, scegliendo una vita di servitù.
Il tempo trascorre inesorabilmente e Andreas è deciso ad estirpare con la sua fuga tutto il dolore che ha provocato all'unica donna che lo abbia mai capito. Ma dopo aver combattuto, dopo aver chiuso il proprio cuore dietro una corazza, decide che è giunto il momento di tornare a casa, ma qual è la sua? Quella che ha lasciato diversi anni prima o quella che l'imperatore Enrico V gli dona? 
Un gioco perverso gira intorno alle sue scelte, perché da un momento all'altro è diventato il paladino che salverà le terre dagli invasori. Cosa c'è dietro tutto questo meccanismo?
Un profondo dolore lacera le sicurezze di Andreas, quando una giovane donna decide di seguirlo insieme alla carovana. Il suo corpo reagisce al primo contatto perché sa, conosce...
Andreas e Zoya combattono una passione lungi dal volerla reprimere....


"Voglio darti una possibilità, uccellino.
Domani tornerò quello di sempre, 
la magia svanirà e se ti ritroverò forse non saprò trattenermi.
Quindi scappa.
Fuggi o ti cercherò.
Vattene e saprò dominarmi dal cercarti fino ai confini del mondo.
Perché vorrei farlo, 
vorrei trovarti dopo mille anni di lontananza e annullarmi dentro di te,
anche se allora saresti perduta,
anche se questo significasse distruggerti."

La potenza dei sentimenti di Andreas sono espressi in queste semplici parole, mescolate alla potenza del significato che esse possono portare se trasformate in azione. Andreas brama Zoya, ma vuole proteggerla dalle conseguenze alla quale lui stesso non può evitare...

"Ti voglio per me, Zoya, anche se posso distruggerti.
Ti voglio anche se non sarà per sempre e dovrò lasciarti.
Ti voglio perché so di non potermi permettere nulla di intonso come te e questo mi fa arrabbiare e mi consuma come un fuoco. 
Sono cenere dove in te c'è solo vita,
sono fiamme dove sei acqua fresca e benedetta."

Bellissime queste parole, calde, passionali e dure, profonde allo stesso tempo. 
Paure in un futuro che nessuno può conoscere, paure per un amore troppo grande da poterlo perdere. Ma l'amore lungi dal volersi esimere, contrattacca, si lascia avvolgere dalle spire della passione, mentre fuori c'è chi architetta, insinua, progetta, istiga a un potere troppo vasto...

Della stessa autrice:


Floriana



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