lunedì 6 febbraio 2017

Recensione: Jonas e Viridiana. Il cuore d'inverno di Francesca Cani

Titolo: Jonas e Viridiana. Il cuore d'inverno
Autore: Francesca Cani
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 375
Costo: 12,90














Trama
Anno Domini 1095. Cresciuta all'estremo nord del Sacro Romano Impero, Viridiana è abituata a viaggiare ed esercitare l'arte della guarigione. Fino a quando re Jonas dei Naconidi irrompre nel suo villaggio e la reclama come ostaggio in cambio della pace, ammaliato dalla chioma di fuoco e dallo spirito fiero che la contraddistinguono. Perché proprio a lei è toccato in sorte un simile sacrificio?
Jonas è un sovrano arrogante e un guerriero spietato. Non c'è limite alla sua forza, né al suo desiderio di proteggere il figlio Andreas, unico vincolo con il suo perduto amore. Il suo cuore è in silenzio, non sa più amare né provare tenerezza. Eppure, vicino a Viridiana, si sente più vivo che mai. Ma non c'è pace nelle terre di confine, e quando il piccolo Andreas viene rapito dai predoni turchi insieme alla sorella di Viridiana, i due seguiranno la via percorsa da Goffredo di Buglione e dai crociati verso l'Oriente. Il mondo sta cambiando, l'esercito di Dio è partito alla conquista di Gerusalemme e due nemici scopriranno che l'amore più grande divampra dal fuoco di un odio cocente.

e mezzo

Il mio commento

L'ho più volte scritto e ancora una volta mi piace ribadirlo, amo quei romanzi che sulla base di un fatto storico si crei una trama che ti bruci dentro, che ti trasporti in posti sperduti, che ti lasci immaginare di tempi e luoghi dove uomini e donne vivono non solo di guerre ma anche di passioni, amori, sentimenti che ti trascinano ovunque.
E' questo il caso di Jonas e Viridiana...

Jonas la osservò cercarre fra i cespugli, chinarsi,
scegliere alcuni germogli e riporli nella cesta.
Gesti privi di malizia che tuttavia lo incendiarono.
Cosa c'era in lui che non andava?
Era solo da così tanto tempo da apprezzare la sua condizione,
avvezzo a fare poco affidamento ai sentimenti,
amava suo figlio con tutta l'anima,
ma era abituato a stargli lontano per lunghi periodi.
In parte per proteggerlo, in parte per non soffrire rivedendo in lui Liese.
Viridiana portava a galla tutto,
il bene e il male.
Desiderio, passione,
sensi di colpa, debolezza;
starle vicino gli riversava addosso il passato e amplificava i sentimenti.

In un'epoca storica dove i confini non sono ancora ben delineati, dove tribù creano e suggellano patti di non belligeranza, legati a un piccolo filo che potrebbe spezzarsi facilmente, due personaggi costruiscono la loro storia vivendo di un amore e odio oltre i limiti del possibile, che li porterà a varcare barriere erette troppo tempo prima.
Jonas
"Quell'uomo è il dio sole..."
"Fidati del mio istinto, quel bestione porta solo guai. Non guardarlo, non incoraggiarlo e soprattutto torna con i piedi per terra, Jonas di Holstein è un re, Mira, ha trattato con il nostro capo, è fuori dalla tua portata."
Non appena sollevò lo sguardo, gli occhi del sassone, imprigionarono i suoi. Lui roccia e sole che bruciava, attirava, consumava, e lei sporca di salsa e spettinata.




Viridiana
Fu allora che Jonas la vide, un lampo rosso all'altezza delle spalle degli uomini, un frusciare di gonne e la visione scomparve. La percepì prima di vederla chiaramente, sentì tutti i sensi concentrarsi e le sopracciglia aggrottarsi.
Una risata limpida, fatta di acqua e cristallo...
Gli occhi chiari della giovane donna balenarono nei suoi e poi si sottrassero...







Jonas e Viridiana sin dall'inizio restano affascinati l'uno dall'altra, ma le circostanze che porteranno Viridiana e divenire ostaggio del re dei Naconidi, porterà la loro storia in una situazione tale che di odieranno, si ameranno, cercheranno con tutte le loro forze di allontanarsi ma al cuore non si comanda...

Era folle, eppure doveva farlo.
Si chinò e la baciò,
dapprima con gentilezza e lento abbandono,
poi circondandole la nuca con la mano e arrivando a esplorarle la bocca calda fin nel profondo.
Le disse con quel bacio che ogni parola era vuota e ogni promessa poteva essere dimenticata,
ma che non sarebbero potuti sfuggire all'attrazione che sentivano.

Amore, passione, tradimento, fanno di questo romanzo un mix di sensazioni che interagiscono senza mai lasciarti un attimo, la voglia di combattere, di reagire, la voglia di non cadere nelle paure, di lasciarsi il passato alle spalle e guardare verso un futuro senza forse e perché...
Jonas dovrà combattere contro i fantasmi del passato, Viridiana dovrà provare ad avere fiducia in quell'uomo così combattuto nell'animo da non riuscire ad ammettere i propri sentimenti.
La scrittura di Francesca dire scorrevole, mi sembra riduttivo, penso più che altro a parole come intensa, vivace, incisiva che con prepotenza entra nell'immaginario del lettore, grazie alle sue descrizioni, ai riferimenti storici (che io amo tanto) si è dentro e fuori dagli avvenimenti.

Della stessa autrice:


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