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giovedì 5 febbraio 2015

Recensione: Il canto del deserto di Adele Vieri Castellano


Autore: Adele Vieri Castellano
Titolo: Il canto del deserto 
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 459
Costo: 12,90
Luxor, 1871. Lady Sylvia Dunmore, vedova dopo un disastroso matrimonio, giunge in Egitto con il padre. Per lei è un sogno che si avvera, finalmente potrà vedere con i suoi occhi i mitici luoghi che ha imparato a conoscere 
attraverso le lettere del fratello Adam, che da anni collabora con le spedizioni archeologiche del duca di Brokenwood, l'amore negato della sua adolescenza, divenuto cieco a causa di un terribile incidente. Il desiderio di scoperta che da sempre anima Sylvia viene presto esaudito: il duca le offre di unirsi a una spedizione diretta all'oasi di Siwa, sulle tracce del mitico esercito scomparso di Cambise. Da subito la sua bellezza attira l'attenzione di un enigmatico personaggio, ladro di tombe, poliglotta e studioso di reperti antichi, ma Sylvia è troppo affascinata dall'avventura per preoccuparsene. Fino a quando il clamoroso rinvenimento del ritratto di una mitica regina del passato, Nefertiti, non scatena una serie di eventi drammatici che metteranno in serio pericolo la sua vita. A salvarla dal terribile destino cui è stata condannata sarà Abu Ramla, il Padre della Sabbia, con il suo coraggio e l'unica travolgente forza che nessuno può sconfiggere: l'amore".








"Occhi allungati, ciglia di velluto.
Iridi più azzurre dei fiordalisi e le labbra...
Orfeo doveva aver perduto Euridice per colpa di una bocca come quella.
Lucido ebano raccolto sulla nuca, voluttuoso al riflesso della lanterna che dondolava su e giù, su e giù...




"Folti e lisci, i capelli erano raccolti in una crocchia, invisibile per chi l'osservava di fronte, che non contribuiva ad addolcirle il viso [...] il naso dritto e leggermente aquilino, sembrava cesellato da un artista del Rinascimento italiano e sovrastava la bocca di un cremisi acceso, con leziose fossette ai lati. 
Gli immensi occhi avevano iridi cangianti, a volte più azzurri, a volte più blu, frangiati da fitte ciglia nere..."
Agli occhi altrui Sylvia è bella da togliere il fiato, è una giovane donna aperta, esuberante, trasparente, con i suoi segreti celati, nascosti dietro quegli occhi penetranti, conturbanti, passionali.

"La sua bella testa fulva coi capelli tirati indietro e le sue spalle larghe emergevano sopra di loro e Sylvia ne rimase ancora una volta impressionata... 
Se Dunmore era stato un cherubino, il duca possedeva tratti più netti, un volto più magro, mascolino. 
Se suo marito aveva posseduto iridi di un verde incantatore, quelle di Brokenwood ardevano della crudeltà dorata dei felini: percettivi, vigili, vedevano molto e rivelavano assai poco ai mortali che osavano incrociarle."
Nicholas, duca di Brokenwood, a causa di un incidente, ha perso la vista, ma questo non lo ha fermato dall'allontanarsi dalla sua unica passione, l'Egitto. Ha imparato ad ascoltare il silenzio del deserto, a sentire e riconoscere i profumi, gli odori della gente, dei fiori, delle emozioni. E' un uomo che cerca, scruta con gli altri sensi ciò che lo circonda e quando scopre che alcuni di questi lo portano in una unica direzione, sente che il destino sta cambiando.
I ricordi di una ragazzetta, quasi un maschiaccio, lasciano il posto a sensazioni nuove, a misteri e segreti che la vista gli cela, ma la testardaggine, la speranza creano nel profondo dell'animo una presa di coscienza che quella fanciulla non sia più tale, e come un fiore è sbocciato ben oltre le aspettative.
"Gli afferrò entrambe le mani e lui non la fermò, acconsentì alla leggera pressione sui suoi palmi, che parlava di un linguaggio di conforto, comprensione e amicizia...
Prima di rendersene conto risalirono verso il colletto, gli cullò il viso, gli fece scorrere il pollice lungo lo zigomo tracciandone il profilo...
Un bacio, solo un bacio. 
Un bacio per il cuore ma soprattutto per l'anima. Uno solo. 
La trasse a sé e la cinse con le braccia. 
<Sylvia> gli sfuggì e le sfiorò la bocca con la propria. Il contatto lo travolse, percepì il suo profumo, l'odore del suo corpo che lo riempì di una furiosa eccitazione... 
<Che cosa fate?> sussurrò Sylvia senza fiato. 
<Vi sto baciando.>
 Quando posò di nuovo la bocca sulla sua, a lei sfuggì un gemito. Il cuore di Nicholas batteva all'impazzata, le orecchie gli ronzavano. Quel bacio forse avrebbe cambiato tutto, eppure non voleva fermarsi, non ancora."
Complice il momento, l'aria satura di emozioni suscitate dall'ambiente circostante, Nicholas e Sylvia vivono finalmente il loro primo bacio, assaporandosi l'un l'altro, abbeverandosi da un'unica fonte, le loro labbra unite si cercano avidamente.
Il deserto con le sue dune, le sue oasi, nasconde segreti che solo i più esperti conoscono, depredare le antiche tombe, celare ai più le scoperte, ma quando in quella terra arida giunge un fiore inestimabile anche gli occhi girano lo sguardo, abbagliati da tanta bellezza. Sylvia non è conscia del suo aspetto, ha occhi solo per le meraviglie che l'Egitto le sta mostrando, che l'uomo, che segretamente ama da molto tempo, le fa conoscere, ed essere paragonata a Nefertiti da un personaggio alquanto misterioso e inquietante, rende la situazione instabile, mutevole...


IL MIO COMMENTO
Avere la sensazione di essere catapultati in un'epoca non tua, questa è la prima cosa che ho provato leggendo le pagine del Il canto del deserto. Il sole accecante, la sabbia, le rovine, l'aria secca e satura di odori, è bastato chiudere gli occhi per immaginare distese infinite, palme e piccoli stagni chiusi in una vegetazione lussureggiante, cavalli in corsa lungo la valle dei Re, è l'Egitto con i suoi misteri, le sue leggende, le sue storie. Sylvia e Nicholas, si scoprono lungo i percorsi impervi del deserto, attraverso il lento scorrere del Nilo, due anime in cerca di libertà, assetati di conoscenza; il duca è oramai un veterano, conosce quella terra come le sue tasche e poco importa se un incidente gli ha portato via la vista, ha imparato a conoscere, sentire, provare sulla sua pelle il sapore dell'Egitto. Sylvia è rimasta affascinata dai resoconti che suo fratello Adam, le ha più volte scritto in lunghe lettere, e ora è finalmente giunta in quella terra che stranamente l'attira come calamita, è pronta ad affrontare le meraviglie di quel posto tanto decantato. Ma l'Egitto ha anche un altro volto che cela ai visitatori occasionali, le tombe sono meta costante di razzie e saccheggi, monili, gioielli d'oro diventano oggetti da vendere al mercato nero, agli estimatori senza utilizzare le vie legali, e quando una bellezza come quella di Sylvia viene notata da uno dei più importanti, ricchi ladri di tombe ci si rende conto troppo tardi del pericolo che incombe su di lei. Attraverso una sapiente scrittura, calibrata dall'uso di parole che aiutano tanto all'immaginazione quanto alla comprensione dei luoghi citati, la scrittrice, Adele Vieri Castellano, ha costruito con maestria una storia nella storia. Da sfondo un Egitto a volte arido, a volte florido e rigoglioso, che s'incastra con le leggende e i racconti di faraoni vissuti secoli prima, e la storia d'amore tra Sylvia e Nicholas, senza tralasciare i personaggi che girano intorno ai nostri protagonisti, come Adam, fratello di Sylvia, e la giovane pittrice Judith. Anche fra loro sboccerà un controverso amore, fatto di battibecchi e frecciatine che rendono la loro storia altrettanto emozionante. E questa è la base fondamentale di questo romanzo, le emozioni che incanali attraverso i personaggi, gioisci quando è il momento, rifletti quando è il tempo di riflettere, intenso al punto giusto, passionale Il canto del deserto t'incanta con i suoi luoghi, ti cattura e ti toglie il fiato attraverso lunghe corse di cavalli che volano in quelle terre schiacciate da un sole cocente.













giovedì 22 gennaio 2015

Uscite: Leggereditore in cartaceo

Titolo: Il canto del deserto
Autore: Adele Vieri Castellano
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 459
Costo: 12,00













TRAMA
Sylvia, divenuta vedova dopo un disastroso matrimonio, arriva in Egitto con suo padre. Per lei è un sogno che si avvera. Finalmente vedrà i luoghi mitici che conosce solo attraverso le lettere di suo fratello Adam, che da anni collabora nelle sue spedizioni archeologiche con Lord Brokenwood, il suo amore negato dell’adolescenza, ora divenuto cieco a causa di un terribile incidente. Presto, la bellezza di Sylvia, così eterea da ricordare quella della regina Nefertiti, viene notata da Zayd Ambath, il figlio del rais. Ma lei ha altro per la testa: sta per partire per una spedizione nel deserto unica e irrinunciabile alla ricerca di quello che rimane del mitico esercito di Cambise. Solo non si aspetta che quel mare di sabbia nasconda una pericolosa minaccia, che può mettere a rischio la sua stessa vita. Toccherà a Lord Brokenwood accorrere in suo soccorso, ma l’uomo avrà bisogno di tutto il suo coraggio, e della forza dell’amore, per salvare Sylvia dalle spire del deserto.
 Un viaggio che vi farà sentire un suono unico e profondo: 
il canto del deserto.
 Il fascino della valle del Nilo e dei suoi abitanti, le spedizioni archeologiche ricche di storia e mistero, i pericoli del deserto e di chi lo abita, fanno di questo libro una lettura avvincente e romantica al tempo stesso.
Titolo: Il desiderio della notte
Autore: Lara Adrian
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 348
Costo: 12,00






TRAMA
Cosa potrebbero mai avere in comune il gelido Nathan, potente vampiro di Prima Generazione, guerriero dell’Ordine ed ex assassino spietato, e la dolce ed elegante Jordana, Compagna della Stirpe e figlia adottiva di uno degli esponenti più in vista dell’alta società di Boston?
Molto più di quanto si possa pensare... Ma un oscuro pericolo sta per travolgerli.
In parte umani e in parte creature ultraterrene, i vampiri della Stirpe vivono in segreto sulla Terra da migliaia di anni grazie all’attività dei guerrieri dell’Ordine. Ma ora un misterioso popolo di immortali minaccia di portare tutto allo scoperto. Spetta ancora una volta all’Ordine agire, anche se il compito è arduo, e i guerrieri si dovranno confrontare con i propri demoni e con le paure più profonde. Coinvolti in quella che potrebbe rivelarsi una guerra mortale, Jordana e Nathan lotteranno con tutte le forze, perché in gioco c’è molto più dei loro tormentati sentimenti.
Un nuovo e sorprendente romanzo della serie di La Stirpe di Mezzanotte, dove avventura, romanticismo e sensualità si uniscono in un mix perfetto e decisamente intrigante.
Titolo: Beautiful player
Autore: Christina Lauren
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 347
Costo: 14,00






TRAMA
Hanna Bergstrom si è da poco trasferita a New York, dove ha intrapreso una promettente carriera da ricercatrice alla Columbia University. Ha ventiquattro anni e trascorre le giornate rinchiusa in laboratorio. Ma quando persino suo fratello Jensen, da sempre iperprotettivo, le fa notare che sta trascurando la sua vita sociale, capisce che è ora di uscire, farsi degli amici, iniziare a frequentare qualcuno. E chi può trasformarla nella sensuale sirena che ogni uomo desidera se non il bellissimo migliore amico di Jensen, Will Sumner, imprenditore senza scrupoli e playboy senza remore? Will è abituato a rischiare, ma su questa nuova sfida ha seri dubbi... Finché una notte l’innocente universitaria non lo tenta nel suo letto, insegnandogli un paio di cosette sulle donne che non dimenticherà più. Adesso che Hanna ha scoperto il potere del proprio sex appeal, sta a Will convincerla che è lui il solo uomo di cui ha bisogno..



martedì 16 dicembre 2014

Uscite: Adele Vieri Castellano e Leggereditore presentano il nuovo romanzo

Buon pomeriggio lettori, le sorprese da parte di Leggereditore non sono terminate, eccovi un'altra uscita, come dire con i fiocchi, per tutte le appassionate della scrittura, dei racconti di Adele Vieri Castellano, il 18 dicembre uscirà in ebook, il suo nuovo romanzo.
Amanti del romance-storico avremo finalmente la possibilità di leggere, Il canto del deserto...
E per chi come me ama il cartaceo, sarà in libreria dal 22 gennaio!

Titolo: Il canto del deserto
Autore: Adele Vieri Castellano
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: / 

Costo: 4,99 versione digitale disponibile dal 18
             dicembre in tutti gli store
           12,00 versione cartacea disponibile dal 22    
              gennaio










TRAMA
Silvia, divenuta vedova dopo un disastroso matrimonio, arriva in Egitto con suo padre. Per lei è un sogno che si avvera. Finalmente vedrà i luoghi mitici che conosce solo attraverso le lettere di suo fratello Adam,  che da anni collabora nelle sue spedizioni archeologiche Lord Brokenwood, il suo amore negato dell'adolescenza, ora divenuto cieco a causa di un terribile incidente. Presto, la bellezza di Sylvia, così eterea da ricordare quella della regina Nefertiti, viene notata da Zayd Ambath, il figlio del rais. Ma lei ha altro per la testa: sta per partire per una spedizione nel deserto unica e irrinunciabile alla ricerca di quello che rimane del mitico esercito di Cambise. Solo non si aspetta che quel mare di sabbia nasconda una pericolosa minaccia, che può mettere a rischio la sua stessa vita. Toccherà a Lord Brokenwood accorrere in suo soccorso, ma l'uomo avrà bisogno di tutto il suo coraggio, e della forza dell'amore, per salvare Sylvia dalle spire del deserto. Un viaggio che ti farà un suono unico e profondo: Il canto del deserto.
La scrittrice ha spiegato e raccontato alle sue lettrici, la scelta, la costruzione e le motivazioni che l'hanno portata a scrivere e pubblicare il suo nuovo romanzo, ecco cosa scrive:
Alle mie care lettrici..
Sono sempre stata curiosa dell’antico Egitto, sin dai tempi delle prime letture alle elementari. Allora la sua storia era limitata alla descrizione delle piramidi e a vaghe notizie sul corso del Nilo e sulle sue piene. Crescendo, alla mia grande passione che è la Storia, si è affiancata quella per l’archeologia e le popolazioni del passato. Ho letto decine di saggi sulle grandi scoperte dell’Ottocento, ho visto molti documentari e, in particolare, ne ricordo uno sull’analisi del corpo mummificato del faraone Tutankhamon, la cui tomba venne scoperta nel 1922 da Howard Carter. Una tomba inviolata, ricolma di tesori incredibili. In quel momento scattò qualcosa in me: interesse, curiosità, passione. Non so descrivere quelle sensazioni, ma so che passai diversi anni a leggere libri che parlavano della tomba inviolata, della maledizione di un faraone bambino intriso di leggenda e mistero, di un antico popolo che aveva lasciato monumenti tanto maestosi e incredibili da stupire gli stessi romani, che poi quel paese e quel popolo conquistarono. Già dai tempi antichi l’Egitto affascinava e io sono stata una delle sue vittime, ben felice di esserlo. La stesura de “Il Canto del Deserto” affonda le sue radici proprio in questa passione e nel mio sogno, che purtroppo non si è ancora avverato: visitare il Cairo per ammirare le piramidi, la sfinge e, nel museo, la magnifica maschera funeraria di Tutankhamon. Non solo, come accade alla protagonista del mio libro, di imbarcarmi e navigare lungo il Nilo. L’idea di partenza del romanzo era quella di raccontare la storia di un archeologo e, naturalmente, di inserire una protagonista alla sua altezza. Ma prima di tutto mi sono impegnata, con mio grande piacere, nella ricerca storica. Per scrivere un romance con sfondo storico, che sia credibile e che illuda il lettore di far parte di quel mondo passato, bisogna consultare molti testi e passare ore e ore in navigazione su internet. Conoscevo già, non per averli visitati ma per averli studiati e sognati per anni, i siti archeologici principali del Paese ma quando mi decisi a cercare documentazione sul passato di Luxor, l’antica Tebe capitale dell’Alto Egitto, ebbi una piacevole sorpresa: trovai numerose fotografie d’epoca del complesso templare di Karnak, rese disponibili nel sito di una università americana. L’archivio, utilissimo ed esaustivo, offre vedute della fine del XIX secolo, un colpo d’occhio immediato e realistico sul luogo che, nel mio libro, era il set principale. Guadare quelle foto in bianco e nero, poterle ingrandire ed ammirare è stata un’esperienza davvero emozionante. Luxor era lì, davanti ai miei occhi come l’avevo immaginata e anche meglio. Potevo osservare e descrivere con precisione quello che un turista o un viaggiatore dell’epoca si trovava davanti: templi dalle colonne maestose, incredibili, circondate da rovine e sabbia, con impresso il marchio indelebile del tempo e dei secoli. Un altro sito indispensabile per le mie ricerche e per le descrizioni, è stato quello del Theban Mapping Project, che contiene le piantine della Valle dei Re e delle Regine. Ho potuto così “entrare” dentro alle tombe a cui ero interessata: quella di Seti I, con una volta stellata unica in tutta l’arte egizia e in quella di Amenofi III, padre di Akhenaton, faraone della XVIII dinastia di cui parlo nel libro. Durante la stesura, avvenuta quattro anni fa, ho dato molta importanza alle descrizioni, cercando di stimolare la curiosità delle lettrici che per la prima volta avrebbero scoperto alcuni aspetti dell’Egitto e dei suoi monumenti grazie al mio romanzo. Sì, avete letto bene: il libro è rimasto in un cassetto per quattro anni e negli ultimi mesi, dopo che il mio editore Sergio Fanucci ha letto il manoscritto e ha deciso di pubblicarlo, l’ho revisionato completamente. Le mie Beta Reader dicono che l’ho riscritto e hanno in parte ragione. Infatti, se la trama è rimasta tale e quale, tutto il resto è stato rinnovato perché la scrittura evolve, matura e muta. In questi anni ho imparato e sono cambiata, come poteva non cambiare anche un libro che ha un posto particolare nel mio cuore? Credetemi, ho avuto più volte la pelle d’oca mentre descrivevo il grande tempio di Amon o il Biban El-Moluk, la Valle dei Re e la mia immaginazione galoppa nel pensare che, sotto le rocce o la sabbia di quei luoghi appartati e aridi, qualche faraone possa ancora riposare indisturbato. Ho trascorso anche molte ore piacevolissime nella lettura di alcuni libri, disponibili gratuitamente su Google Libri, dato che sono stati scritti da più di settantacinque anni. Il primo è il racconto di un viaggio in Egitto di un francese, avvenuto nel 1857; il secondo è un manuale sui cavalli arabi, scritto a quattro mani da un sultano algerino, proprietario di numerosi stalloni, e un europeo appassionato di cavalli, edito nel 1863. Questi preziosi documenti, trasformati in libri elettronici da mani pazienti, sono utilissimi per immergersi nella realtà del tempo, per scoprire come si viveva e viaggiava a quel tempo, senza filtri, direttamente dalla penna dello scrittore. Per me era come vivere in quegli anni, quasi la stessa epoca in cui ho narrato le vicende del mio romanzo, che si svolge tra il 1871 e il 1872. Anch’io come la protagonista, Lady Sylvia Dunmore, mi sono allungata sulle sdraio sul ponte del battello a ruota sorseggiando tè alla menta sognando che, su quelle stesse acque, hanno viaggiato Ramses II, Erodoto, Cleopatra e Antonio. Anch’io, tra le sabbie del Gran Mare di Sabbia il più arido deserto del pianeta, ho sognato di trovare archi, frecce ed elmi del perduto esercito di Cambise che il protagonista maschile del libro, il duca di Brokenwood, intende scoprire nell’oasi di Siwa. Durante il mio viaggio in Egitto, attraverso le mie stesse pagine, ho riscoperto un amore che mi porto dentro da anni, ho ritrovato antichi re e personaggi inventati che sono divenuti, capitolo dopo capitolo, amici e compagni di avventura. Spero accada anche a voi, mentre viaggiate e sognate tra le pagine del mio libro in un Paese romantico e meraviglioso come l’Egitto.
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