Autore: Carlotta Pugi
Casa editrice: Leggereditore
Pag.: 256
Costo: 17,00
Cecilia Rachel Romano, per i fan di tutto il mondo Moonlight, è una popstar dalla voce potente, il ritmo nel sangue e un carattere esplosivo. Il suo tour mondiale è alle porte e dato il successo cui è destinata, la casa discografica le impone di collaborare con Ludovico J. Alberti, un genio della musica che sembra irritato tanto dalla sua ecletticità quanto dai suoi pezzi pop. Nonostante l'esuberanza dell'una e l'apparente invulnerabilità dell'altro, i due si trovano a convivere sotto lo stesso tetto, costretti in una collaborazione che ne metterà a dura prova i nervi. nella meravigliosa cornice di Cortina d'Ampezzo, le loro personalità entrano in collisione, emergendo per quelle che sono: un vulcano con le ali da farfalla lei, un astro che sembra inamovibile lui.
Moonlight è una cantante pop che
deve collaborare con il musicista Ludovico Justice Alberti. Durante un concerto
alla protagonista accade un fatto doloroso, stecca e le sue corde vocali hanno
un arresto. Si sottoporrà ad un intervento chirurgico e non dovrà usare la
voce, neanche per parlare, per un
lunghissimo periodo.
Si rifugia a Cortina e viene raggiunta da Justice. La loro
convivenza non sarà semplice, ma col passare del tempo impareranno a conoscersi.
Si innamorano profondamente e dopo aver trascorso un periodo lontano e sofferto
conosceranno meglio se stessi e potranno coronare il loro sogno.
Dico subito che è un bel libro,
che mi è piaciuto, che ha dei personaggi secondari importanti molto vicini alla
coppia e che sono influenti nella storia, ma ci sono stati momenti che
l’autrice, secondo me, si è troppo soffermata su alcune vicende giornaliere che
potevano essere trattate più alla leggera, mentre per il segreto che nasconde
Justice si è dato poco spazio tirando per le lunghe la scoperta di cosa
dilaniava il suo cuore.
Durante la lettura ho avuto momenti di disagio, nel
senso che non mi era tutto chiaro e dovevo tornare indietro per capire meglio
il pensiero dei protagonisti.
Eh sì, il romanzo è scritto in prima persona da
lei e da lui, a capitoli alterni, e più di una volta sono tornata all’inizio
del capitolo per ricordarmi chi stava raccontando.
Un po’ fastidioso per chi
legge o forse la colpa è mia per non avere prestato troppa attenzione?
Comunque, secondo il mio pensiero, la storia dovrebbe essere un po’ assestata,
ma merita di essere letto.
Iaia
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