Chiudo con la rubrica, Ci provo con... ideata da Chiara con il supporto di Dolci, che ha uno scopo ben definito, oltre che farci leggere, leggere... ci dà la possibilità di leggere autori non ancora recensiti sul blog e questa volta il mio dito l'ho puntato sul romanzo di Roberta Marasco, Lezioni di disegno, edito Fabbri Editori.
Titolo: Lezioni di disegno
Autore: Roberta Marasco
Casa editrice: Fabbri Editori
Pag.: 288
Costo: 17,00
Un amore finito, un impiego insoddisfacente lasciato indietro e una vita che, a 39 anni, non ha ancora messo radici e sta tutta in una valigia. Come quella con cui Julia arriva a Barcellona, nella lussuosa villa di Pedralbes che lei e le sorelle sono costrette a vendere dopo la morte della madre Gloria. Fra i ricordi di un padre autoritario e severo, complice della dittatura franchista, e i segreti di famiglia occultati fra le pareti delle stanze deserte, Julia ritrova anche una fotografia della madre da giovane, abbracciata a un bellissimo sconosciuto. Alle prese con la sfrenata nipote, figlia della ribelle Olga, Julia si trova a fare i conti con un passato pieno di rivelazioni. Dalla Barcellona in fermento degli anni Settanta, quella dellep rime manifestazioni e delle assemblee femministe, dell'amore libero, della musica e della controcultura, emerge il volto segreto di Gloria, una donna che la figlia conosceva solo a metà, capce di vivere una passione clandestina e travolgente che molto ha da insegnare, sull'amore e sulla vita. E sulle ribellioni silenziose che ci conducono verso i nostri sogni.
Avevo grandi prospettive su questo libro, anche perché molte opinioni positive mi avevano convinta ad acquistarlo e in occasione della rubrica, Ci provo con... ho deciso di leggerlo.
Partiamo da un presupposto, che il libro mi sia piaciuto in parte è assodato, potrei dividerlo in due, la narrazione contemporanea che vede Julia, la protagonista, alle prese con la sua vita che non ha ancora preso una sua strada e quella delle due sorelle, la maggiore Anna, più riflessiva, più austera potremmo definirla e Olga, la più piccola, ribelle, audace, ma con una vita alquanto precaria, tra loro la figlia di Olga che all'insaputa di Julia vive a Barcellona e che ha avuto più contatti con la nonna Gloria, fino a che non è morta.
L'altra narrazione è quella del passato, un tuffo in un periodo che in Spagna è alquanto controverso, il regime franchista oramai agli sgoccioli, manifestazioni e assemblee, raccontato dal punto di vista di Gloria, una donna che vive in pieno il periodo, ribellandosi a uno status sociale che inevitabilmente la opprime, dove autorità, silenzi sono all'ordine del giorno e quando scopre che oltre quella facciata di perbenismo c'è ben altro, Gloria si rifugia e fugge anche se per poche ore in qualcosa di completamente diverso, scoprendo e saggiando la vera natura dell'amore, quell'amore vissuto non solo a letto, ma anche nelle battaglie delle femministe, nelle manifestazioni contro un potere che sopprime la voglia di vivere di molti giovani.
Ed è in questo frangente che la donna conosce Giulio e che amerà di un amore controverso, ma intenso, vissuto, anelato...
Ora, tutta la prima parte a dire il vero è stata alquanto lenta, Julia sembra piangersi addosso, sembra viva appoggiandosi agli altri, senza via di fuga, la vendita della casa di famiglia la costringe a tornare a Barcellona, ma non è così, perché anche a Madrid dove viveva le cose non andavano bene, ha abbandonato un lavoro e il suo compagno, per prendersi la sua parte di eredità... L'ho vista poco attiva, cosa si celi dietro quel suo modo di fare non lo si capisce fino a quando non si arriva a oltre metà del libro, dove qualcosa comincia a muoversi, la scoperta di un volto nuovo della madre, oltre le apparenze, ritrovarsi ancora una volta alle prese con l'amore.
Poi c'è il racconto di Gloria, della sua vita e lì è stato molto bello, ho apprezzato questa parte, più attiva, più intensa, più intrigante.
Una seconda parte che mi ha catturata a dispetto della prima, che ha rivalutato il mio primo pensiero, una lettura interessante che mette in evidenza soprattutto il ruolo della donna dagli anni Settanta ad oggi, di come le cose cambino come cambia il tempo, di come a volte basta poco per cambiare, mettere a soqquadro la vita pur di viverla, ed è quello che fa Gloria, ma che però non riesce a svelarlo alle proprie figlie che invece vivono chiuse in un ricordo, in uno stereotipo di madre che deve sottostare all'autorità del marito.
Anche il titolo del romanzo, Lezioni di disegno, in un primo momento non è chiaro, l'amore per il disegno, di un volto in particolare sarà il collagene di tutto il libro, ma tutto ciò lo percepisci solo dalla seconda parte in poi...
Avevo grandi prospettive su questo libro, anche perché molte opinioni positive mi avevano convinta ad acquistarlo e in occasione della rubrica, Ci provo con... ho deciso di leggerlo.
Partiamo da un presupposto, che il libro mi sia piaciuto in parte è assodato, potrei dividerlo in due, la narrazione contemporanea che vede Julia, la protagonista, alle prese con la sua vita che non ha ancora preso una sua strada e quella delle due sorelle, la maggiore Anna, più riflessiva, più austera potremmo definirla e Olga, la più piccola, ribelle, audace, ma con una vita alquanto precaria, tra loro la figlia di Olga che all'insaputa di Julia vive a Barcellona e che ha avuto più contatti con la nonna Gloria, fino a che non è morta.
L'altra narrazione è quella del passato, un tuffo in un periodo che in Spagna è alquanto controverso, il regime franchista oramai agli sgoccioli, manifestazioni e assemblee, raccontato dal punto di vista di Gloria, una donna che vive in pieno il periodo, ribellandosi a uno status sociale che inevitabilmente la opprime, dove autorità, silenzi sono all'ordine del giorno e quando scopre che oltre quella facciata di perbenismo c'è ben altro, Gloria si rifugia e fugge anche se per poche ore in qualcosa di completamente diverso, scoprendo e saggiando la vera natura dell'amore, quell'amore vissuto non solo a letto, ma anche nelle battaglie delle femministe, nelle manifestazioni contro un potere che sopprime la voglia di vivere di molti giovani.
Ed è in questo frangente che la donna conosce Giulio e che amerà di un amore controverso, ma intenso, vissuto, anelato...
Ora, tutta la prima parte a dire il vero è stata alquanto lenta, Julia sembra piangersi addosso, sembra viva appoggiandosi agli altri, senza via di fuga, la vendita della casa di famiglia la costringe a tornare a Barcellona, ma non è così, perché anche a Madrid dove viveva le cose non andavano bene, ha abbandonato un lavoro e il suo compagno, per prendersi la sua parte di eredità... L'ho vista poco attiva, cosa si celi dietro quel suo modo di fare non lo si capisce fino a quando non si arriva a oltre metà del libro, dove qualcosa comincia a muoversi, la scoperta di un volto nuovo della madre, oltre le apparenze, ritrovarsi ancora una volta alle prese con l'amore.
Poi c'è il racconto di Gloria, della sua vita e lì è stato molto bello, ho apprezzato questa parte, più attiva, più intensa, più intrigante.
Una seconda parte che mi ha catturata a dispetto della prima, che ha rivalutato il mio primo pensiero, una lettura interessante che mette in evidenza soprattutto il ruolo della donna dagli anni Settanta ad oggi, di come le cose cambino come cambia il tempo, di come a volte basta poco per cambiare, mettere a soqquadro la vita pur di viverla, ed è quello che fa Gloria, ma che però non riesce a svelarlo alle proprie figlie che invece vivono chiuse in un ricordo, in uno stereotipo di madre che deve sottostare all'autorità del marito.
Anche il titolo del romanzo, Lezioni di disegno, in un primo momento non è chiaro, l'amore per il disegno, di un volto in particolare sarà il collagene di tutto il libro, ma tutto ciò lo percepisci solo dalla seconda parte in poi...
Floriana, trovo la tua recensione molto bella, ma non credo che questo libro faccia per me.
RispondiEliminaCiao Elena, capisco
EliminaA me piace molto questa autrice e ho letto praticamente tutto. Questo non è tra i miei preferiti ma rimane una bellissima lettura
RispondiEliminaE' il primo che leggo, vedrò di dare uno sguardo agli altri suoi romanzi
EliminaBella recensione. Rientra tra i generi che mi piace leggere quindi lo metto tra i libri da leggere.
RispondiEliminaNon conosco l'autrice quindi credo che sarà un buon inizio.
Bene
Eliminaho vinto questo romanzo ad un givewawy e devo ammettere di non averlo ancora letto, mi sono lasciata trascinare da altre letture. anche a me la marasco piace, trovo abbia una scrittura piacevole e coinvolgente. delicata nelle sue storie.
RispondiEliminaspero davvero di riuscire a leggere presto anche lezioni di disegno e scoprire se mi piacerà.
E' particolare come libro, ma non posso giudicare molto perché ho letto solo questo
Eliminasul titolo concordo, non ha molto senso. Sono contenta che ti sia piaciuto
RispondiEliminaGrazie
EliminaNon ho ancora provato a leggerlo benché ne abbia sentito parlare. Però mi incuriosisce.
RispondiEliminaProvaci
EliminaCon la tua recensione mi ricordi che DEVO leggere questo libro! é da una vita che è in lista... Comunque complimenti per la recensione!
RispondiEliminaGrazie mille
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