Trame e opinioni: Un'estate in Provenza di Margot S. Boumann

Titolo: Un'estate in Provenza
Autore: Margot S. Boumann
Casa editrice: Amazon Crossing
Pag.: 372
Costo: 0,00 kindle ulimated, 4,99 abook, 9,99 cartaceo

Trama

La vita di Saskia Wagner rischia di andare a pezzi. Ha perso il lavoro di giornalista e ha deciso di rompere con il fidanzato, insensibile ed egoista. Quando scopre che in una tenuta vinicola in Provenza cercano un’aiutante per l’estate, senza pensarci due volte risponde all’annuncio, convinta che la sua vita abbia bisogno di una svolta radicale. Un paio di settimane dopo, lasciata la Svizzera, è alla stazione ferroviaria del piccolo e incantevole villaggio provenzale di Beaumes-de-Venise, in attesa del nuovo datore di lavoro.

A Saskia bastano pochi giorni per farsi ammaliare da quel mondo magico, tra filari di vite e campi di lavanda a perdita d’occhio, ancora meno per lasciarsi irrimediabilmente travolgere dal fascino cupo e tormentato del suo nuovo capo, Jean-Luc Rougeon, che risveglia in lei emozioni mai provate prima e forse la aiuterà a sconfiggere una volta per tutte le sue più intime paure.

Il commento di Iaia

Saskia va a lavorare, per il periodo estivo, in Provenza, in un'azienda vinicola e sin da subito si scontra con Jean-Luc il proprietario del podere. Come ogni romance, anche questo avrà un felice epilogo.

Un libro fresco e leggero. La trama mi ha ricordato i romanzi di Helen Bianchin (autrice di molte storie della serie Harmony): lui, lei e l'altra che mette zizzania tra i protagonisti.

Ma mentre la Bianchin scriveva il suo romanzo in 150 pagine, la Baumann invece ne ha riempite quasi il doppio, rendendo la storia un po' troppo lunga e lenta.

Non sono stati evidenziati bene i caratteri dei personaggi, tutto sul superficiale, e, secondo me, non c'è stata una stesura semplice, ma un raccontare senza approfondire. I cambiamenti avvenuti nei vari protagonisti sono stati a volte molto repentini e senza offrire delle spiegazioni, lasciando in chi legge un po' di perplessità.

Ciò non toglie che alla fin fine è un libro gradevole da sfogliare.