lunedì 8 agosto 2016

Trame e opinioni: Equivoci e bugie di Joanna Cannon

Titolo: Equivoci e bugie
Autore: Joanna Cannon
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 396
Costo: 16,90














Trama
Una piccola cittadina inglese, un lunedì mattina nell'afosa estate del 1976: Mrs Creasy del civico 8 è scomparsa. I vicini sembrano attribuire questo fatto al caldo insolito, ma Grace, dieci anni, e la sua amica del cuore Tilly non la pensano allo stesso modo. Ispirate da una predica del vicario della parrocchia locale, le ragazzine decidono di investigare, sicure del fatto che se il nostro cuore ci permette di trovare Dio, anche Mrs Creasy può essere trovata e ricondotta a casa con il loro aiuto. E così, mentre la temperatura si impenna e l'asfalto si scioglie, Grace e Tilly vanno di porta in porta alla ricerca di qualche indizio. Quello che scoprono è una incredibile rete di menzogne e segreti accaduti tanto tempo prima. E intanto che cercano di raccapezzarsi in quel che hanno visto e sentito, viene alla luce una storia ben più grande di loro...


Il commento di Iaia

Grace e Tillie sono due bambine di dieci anni che vivono in un paesino inglese e abitano in una strada dove sono allineate, ai due lati, alcune casette, in cui in ognuna c'è una storia un po' dolorosa. Tutti sono uniti tra loro, c'è collaborazione, intrigo e segreti che nessuno vuole svelare ma che li accomuna. Uno di questi abitanti un giorno scompare improvvisamente. E' Margaret, una donna che aiuta, in caso di necessità, chiunque ne abbia bisogno e proprio per la sua disponibilità e capacità di ascoltare è a conoscenza di cose che il resto dei suoi vicini non vuole far trapelare. In questa strada c'è una casa abitata da un signore, inviso agli altri abitanti che lo ritengono il peggiore degli esseri umani e che lo accusano di fare le cose più brutte anche senza avere alcuna prova e che vorrebbero se ne andasse, anche perché ricorda loro cosa hanno fatto nei suoi confronti. Margareth conosce questo vicino, e sa quali siano i suoi problemi e cerca di aiutarlo come fa con tutti gli altri. Questa donna non è stata rapita come la maggior parte dei suoi concittadini crede, ma se ne è andata di sua volontà e quando torna tutti sono sconcertati. Ne sono felici oppure temono che i segreti non saranno più tali?
Praticamente la vicenda non si chiude con delle spiegazioni, resta tutta in una bolla e come lettore francamente mi ha disturbato parecchio. Quando ho iniziato a leggere questo libro non ho memorizzato il luogo in cui si svolge, me lo sono ricordato dopo aver letto alcuni capitoli riflettendo su una esclamazione che riguardava la regina d'Inghilterra e quindi mi sono soffermata per resettare quello che credevo. Ero convinta di trovarmi nella più lontana e assolata provincia, un po' squallida, americana. Ritrovarmi in Inghilterra mi ha lasciata di sasso. Perché ho pensato agli USA? La descrizione della strada con le case scrostate dal sole, il fatto che alcuni abitanti, anche per poco, abbiano abitato in roulotte, il pettegolezzo cattivo rivolto quasi sempre contro la stessa persona, la curiosità di tutti su tutto e su chi li circonda, e poi, ciliegina sulla torta, la temperatura così alta, siamo nell'estate del 1976, la pioggia inesistente, l'atteggiamento di tutti i personaggi, mi hanno portato a pensare all'oltre oceano. Ecco una piccolissima descrizione di questa strada in questo paese:

Il quartiere era sempre stato così, 
un corteo di persone unite dal tedio e dalla curiosità,
 che si passavano tra loro l’infelicità altrui come fosse un pacco.

Il romanzo non mi è piaciuto perché non è stato spiegato quasi niente; alcuni segreti, e specialmente uno, non hanno avuto alcun approfondimento e chi è stato angariato non ha avuto un minimo di giustizia. Tutto si svolge in questa strada dove vige il pettegolezzo e il malanimo e le due bambine che vagano da una casa all'altra per chiacchierare e per far passare il tempo. Anche sulle due piccole tanto amiche avrei qualcosa da dire. Tillie è una bambina malaticcia e un giorno va a finire in ospedale. Sembrava in fin di vita, e visto che non ci si poteva avvicinare, a causa dei germi che ognuno dall'esterno poteva portare, Grace la guardava dalla vetrata della camera in cui giaceva nel letto, ma dopo 4 giorni torna a casa e riprende la vita di prima. Un controsenso visto la gravità della malattia; l'autrice, ha aggiunto questa piccola vicenda che secondo il mio parere non ha senso e poteva risparmiarsela visto che non aveva un nesso che poteva influire sulla storia. Sarebbe stato opportuno invece approfondire il diverbio tra le due bambine sorto poco prima del ricovero di Tillie. La piccola aveva tutti i diritti ad essere arrabbiata con Grace, ma non se ne è parlato più.
Non so che altro dire se non che è un libro sconclusionato.


4 commenti:

  1. Ciao! Mi aveva anticipato Dolci Carloni che avreste recensito.
    A me il libro invece è piaciuto, proprio perchè mette sul piatto tutti gli elementi e poi lascia che il lettore ci ragioni su un po'.
    Semmai io avrei preferito che alcune volte non si dilungasse così tanto.
    La descrizione del caldo, della Via e delle persone è .... una "squisitezza"!
    Anche x me punto negativo l'uomo inviso a tutti, senza prove e senza appello. Ma penso fosse quello che veramente poteva accadere negli anni '60 e '70. E come te x un pezzo non mi sono più ricordata che non eravamo in America.
    Anche a me, tra le descrizioni del caldo, tipologia delle vie e personaggi mi hanno catapultata in un film ambientato nella provincia ameritano degli anni '60.
    Anche la fine così tratteggiata non mi è dispiaciuta.
    In realtà Mrs. Creasy se ne va per pensare cosa farne di tutti i segreti involontariamente raccolti. E quando torna.... il lettore trae le proprie conclusioni dalle proprie esperienze. Ma Margaret è stata cmque un Deus ex Machina, grazie a lei infatti le persone hanno riflettuto, parlato, etc....
    E la situazione delle 2 amichette cui facevi giustamente cenno tu, non è il comportamento tipico anche degli adulti? Succede qlcosa, ci si riflette ma tant'è volte non si ha il coraggio di dire scusa. E si va avanti, cercando di emendarsi con il mero comportamento.
    Ma è bello non pensare al libro allo stesso modo. È galvanizzato confrontarsi con pareri diversi.
    Scusa invece la lungaggine, gasp!
    Ciao da Marina

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  2. Ciao! Mi aveva anticipato Dolci Carloni che avreste recensito.
    A me il libro invece è piaciuto, proprio perchè mette sul piatto tutti gli elementi e poi lascia che il lettore ci ragioni su un po'.
    Semmai io avrei preferito che alcune volte non si dilungasse così tanto.
    La descrizione del caldo, della Via e delle persone è .... una "squisitezza"!
    Anche x me punto negativo l'uomo inviso a tutti, senza prove e senza appello. Ma penso fosse quello che veramente poteva accadere negli anni '60 e '70. E come te x un pezzo non mi sono più ricordata che non eravamo in America.
    Anche a me, tra le descrizioni del caldo, tipologia delle vie e personaggi mi hanno catapultata in un film ambientato nella provincia ameritano degli anni '60.
    Anche la fine così tratteggiata non mi è dispiaciuta.
    In realtà Mrs. Creasy se ne va per pensare cosa farne di tutti i segreti involontariamente raccolti. E quando torna.... il lettore trae le proprie conclusioni dalle proprie esperienze. Ma Margaret è stata cmque un Deus ex Machina, grazie a lei infatti le persone hanno riflettuto, parlato, etc....
    E la situazione delle 2 amichette cui facevi giustamente cenno tu, non è il comportamento tipico anche degli adulti? Succede qlcosa, ci si riflette ma tant'è volte non si ha il coraggio di dire scusa. E si va avanti, cercando di emendarsi con il mero comportamento.
    Ma è bello non pensare al libro allo stesso modo. È galvanizzato confrontarsi con pareri diversi.
    Scusa invece la lungaggine, gasp!
    Ciao da Marina

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    Risposte
    1. Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo punto di vista. I pareri diversi portano a riflettere

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  3. Ciao, ho acquistato questo libro attratta dalla meravigliosa copertina, ma mi ha delusa parecchio tanto da non volerlo nemmeno recensire sul blog. L'ho trovato confusionario, lento e le varie vicende rimangono troppo in sospeso. Poi queste bambine mi sono sembrate abbandonate un po' troppo a loro stesse.

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