venerdì 29 aprile 2016

Recensione: Wolf. La ragazza che sfidò il destino di Ryan Graudin

Titolo: Wolf. La ragazza che sfidò il destino
Autore: Ryan Graudin
Casa editrice: De Agostini
Pag.: 310
Costo: 14,90














Trama

AVREBBE ATTRAVERSATO IL MONDO PER CAMBIARLO, O SAREBBE MORTA PROVANDOCI.

È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque
lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…


Il commento di Chiara

Lei avrebbe gareggiato in motocicletta da Germania a Tokyo, avrebbe vinto il Tour dell’Asse e conquistato un invito al ballo del Vincitore, avrebbe ucciso il Führer e innescato il crollo del Terzo Reich. Avrebbe attraversato il mondo e l’avrebbe cambiato. 
O sarebbe morta provandoci.

Geniale. L’idea di unire la storia al genere distopico è stata geniale. Anche perché nel nostro immaginario è decisamente possibile e reale. La storia è ambientata nel 1956 ma immaginando che Hitler, e quindi l’asse Germania-Giappone abbia vinto. E quindi siamo in un mondo in cui ci sono ancora i campi di lavoro e di concentramento, in cui c’è il coprifuoco, in cui la razza ariana ha la supremazia. In cui l’unica speranza è riposta in una ragazza della resistenza.

Non mi chiamavano mai Yael per nome. Ero sempre il soggetto. 
O se dovevano essere più specifici: la Detenuta 121358ΔX.

Yael è riuscita a fuggire dal lager dove era rinchiusa insieme alla madre e dove un dottore ha fatto sperimentazioni su di lei. Stava cercando il modo di schiarire capelli e pelle, iniettando dentro di lei sostanze devastanti che le hanno lasciato un effetto collaterale inaspettato: la capacità di modificarsi, di cambiare pelle e assumere le sembianze di altre persone. Sarà proprio questa particolarità che le permetterà di partecipare al Tour dell’Asse, una gara motociclistica che parte da Germania (capitale tedesca) e arriva a Tokyo, dove chi vince può incontrare il Führer dal vivo, quindi ha una possibilità di avvicinarlo e ucciderlo.

Diversa, sì. Ma speciale?

Per Yael questa è l’occasione della sua vita, il motivo per cui lei è come è. Non può perdere, non può sbagliare, troppe persone contano su di lei, è in gioco la salvezza del mondo. Una responsabilità enorme per una ragazza di 18 anni. Lei si prepara, studia, impara, ma alcune cose non si possono proprio apprendere se non vivendole, come le relazioni con gli altri.

Una risata minacciò di risalirle in gola. 
Pronta? C’erano voluti anni di tirocinio per arrivare fin lì. 
Quella che era iniziata nei campi di sterminio come testarda voglia di sopravvivere si era evoluta in qualcosa di molto più pericoloso.

Questo libro è bellissimo, assolutamente da leggere. Curato nei dettagli dell’ambientazione con un’attenzione enorme ai particolari. L’idea di cambiare la storia e di costruirci sopra una vicenda è originale e in questo libro molto ben spiegata. Avendo già delle conoscenze e aiutata dall’autrice, mi sembrava di essere con Yael, di guidare la moto per ore e ore, di attraversare l’asse insieme a lei. E gli orrori del nazismo, non nuovi ma sempre scioccanti nella loro crudeltà, sono trattati con un’accuratezza degna di un libro di storia. Anche se ricco di particolari questo libro è adrenalinico, scorre velocemente come i chilometri macinati da Yael nei panni di Adele Wolfe, la concorrente vincitrice dell’edizione precedente.
Sono stata col fiato sospeso per tutta la lettura, è un susseguirsi di emozioni forti. Non mancano però gli approfondimenti introspettivi, l’analisi del comportamento umano, e anche i sentimenti. Si passa dalla speranza all’angoscia, dall’amore al tradimento. E c’è un senso di famiglia, un bisogno di relazionarsi e avere qualcuno con cui condividere le cose.
I personaggi sono caratterizzati benissimo, anche i secondari. Io ho amato particolarmente Vlad e gli altri della resistenza, ma tutti meritano. La cosa che ho apprezzato maggiormente è stato proprio il fatto che dentro ogni persona non c’è solo un volto, l’immagine che dà di sé, ma c’è di più. È l’insieme di tanti pezzi, non è semplice guardare un volto ed essere lei, anche studiando un fascicolo molto corposo non si può comprendere in pieno una vita.

Ma le persone erano più che documenti scritti in caratteri gotici e timbrati con la svastica. Non c’erano elenchi puntati, né cenni biografici capaci di denudare l’anima dietro gli occhi.

L’ho trovata una lettura completa. Azione e sentimento e storia mescolati insieme in maniera magistrale. E devo dire che il finale mi ha sorpresa in alcuni passaggi, non è così scontato.
E il titolo è molto azzeccato, ha senso sia per Yael che per la storia in sé, ma non voglio dire di più perché secondo me è una lettura che tutti dovrebbero fare. Anche solo per riflettere, come ci consiglia di fare l’autrice nella nota finale, perché dalla storia si dovrebbe imparare a non ripetere gli errori.

Il mondo contenuto in queste pagine rischiava di essere il nostro. Per un certo tempo e in un certo luogo lo è stato davvero, e dobbiamo sforzarci di non dimenticarlo.

La serie Wolf by Wolf è formata al momento da due romanzi più uno spin off 

#1 Wolf by Wolf - Wolf. La ragazza che sfidò il destino
#1,5 Iron to Iron
#2 Blood for Blood  - uscita prevista in America per novembre 2016


















8 commenti:

  1. Pare proprio un romanzo coi controfiocchi! ;)

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  2. Che bella recensione!! Ho Wolf sul mio comodino pronto pronto da leggere. Poi i distopici mi piacciono un sacco, quindi non vedo l'ora di iniziarlo.

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    1. Grazie! E' un libro fantastico, un distopico eccezionale.

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  3. Mi blocca solo il fatto che appartenga ad una serie! Ma perché c'è questa fissazione mi chiedo? Perché???

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    1. in realtà ha una sua fine, non lascia in sospeso. Però quando ho scoperto che non era unico ero felice

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  4. Sono contenta che ti sia piaciuto e spero che piaccia tanto anche a me!

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