sabato 19 marzo 2016

Trame e opinioni: La cacciatrice di bugie di Alessandra Monasta

Titolo: La cacciatrice di bugie
Autore: Alessandra Monasta
Casa editrice: Longanesi
Pag.: 328
Costo: 14,90














Trama
"Tu sei incredibilmente empatica": è la frase che la protagonista si sente ripetere fin da quando è bambina, a scuola come a casa. Per lei, all'inizio, è complicato capire in cosa consista veramente questa qualità. Di certo sa solo che è un talento e, forse, anche una condanna. Quando, anni dopo, il suo dono viene notato da un importante magistrato, per lei si aprono inattese porte professionali... e personali. Perché quel suo talento va ben oltre l'empatia: lei ha un orecchio assoluto per la verità, e soprattutto per la menzogna. Capisce, intuitivamente, tutto ciò che si cela dietro i racconti e dentro i silenzi delle persone. Diventa perito fonico forense, addestrandosi e affinando quel talento naturale, e nel giro di poco tempo si ritrova a lavorare sulle intercettazioni dei casi di cronaca più sconvolgenti, quelli sulla bocca di tutti, quelli che finiscono su giornali e telegiornali... Ma viverli dall'interno è una cosa diversa: tanto entusiasmante a livello professionale quanto capace di mettere a dura prova la sua resistenza emotiva. Per svolgere un lavoro così delicato, deve imparare ad ascoltare analiticamente le voci, a identificarle e a distinguere in chi parla i momenti di lucidità da quelli di autentica follia. È una cacciatrice di bugie, sì... Ma a quale prezzo? Diventa sempre più complicato conciliare il piano professionale con quello personale. È sempre più arduo "uscire" dalle storie dopo ore e ore di ascolto delle intercettazioni...

e mezzo

Il commento di Chiara

“La ragazza ha forte capacità empatica”. 
Se c’è una frase ricorrente nella mia vita, è questa. 
Me la sono sentita ripetere un sacco di volte, fin dai tempi della scuola.

Da come è presentato questo libro mi aspettavo una storia con una protagonista e una trama, magari qualche descrizione più dettagliata, ma anche un intreccio, qualcosa. Invece questo libro è un’altra cosa, è un’autobiografia. Spiega in maniera minuziosa cos’è il perito fonico forense. Sarebbe anche interessante, ma visto appunto come un manuale o una biografia, non come un libro di narrativa.
Alessandra Monasta ha questa dote, di essere talmente empatica da capire quando una persona mente. Il suo lavoro le è stato cucito addosso, non ci sono scuole che lo insegnino, ma si impara sul campo. Ed è un lavoro impegnativo, anche a livello personale, perché riuscire a staccare la spina la sera risulta essere veramente difficile.
Vengono trattati i diversi casi importanti che le sono stati affidati, quindi durante la narrazione ci sono diversi salti temporali per spiegare le situazioni. E i casi, alcuni molto famosi, vengono analizzati dal punto di vista del fonico, dall’elaborazione delle intercettazioni. Vengono snocciolati dati e nozioni, veri e importanti, ma purtroppo poco avvincenti. Mi è sembrato di leggere un saggio, l’ho trovato molto noioso e ho faticato, durante la lettura mi distraevo facilmente.
Secondo me è stato commercializzato in maniera sbagliata. Non è un libro di narrativa, non c’è una storia, un filo logico, una trama. È un elogio al mestiere di perito fonico forense e alla protagonista.

È la mia curiosità che mi spinge non a “fare” il perito fonico ma a “essere” un perito fonico.

Avrei apprezzato di più che questo fosse stato lo spunto per una storia, inventata, fittizia ma più coinvolgente, con un’eroina meno autentica ma più adatta ad un libro di narrativa, magari anche ad un giallo.
Consiglio questo libro a chi ama leggere dei fatti di cronaca e a chi ama le biografie. Mi dispiace ma non è il mio genere.

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