sabato 17 novembre 2018

Trame e opinioni: D'amore e baccalà di Alessio Romano

Titolo: D'amore e baccalà
Autore: Alessio Romano
Casa editrice: EDT
Pag.: 162
Costo: 8,90 cartaceo
















Trama

«Raccontami quello che sai sul Fado...» «Il Fado è il tentativo riuscito di trovare una perfetta alchimia tra poesia e musica. Ma in una tasca è anche connesso con il cibo: è l'ultimo senso, il suono, che rende perfetta la percezione di un piatto che ha già sapore, odore, aspetto ed è caldo o freddo, ma non emette alcun rumore. E poi c'è il sentimento. Un bravo fadista canta e suona sempre come se quella fosse l'ultima canzone della sua vita.» «Che bello.» «Sempre che stasera riusciremo a godercelo», mi dice Beatriz indicando il gruppo di ragazze greche che stanno ordinando un'altra bottiglia di vino. «Possibile che voi turisti dobbiate Essere sempre ubriachi e molesti?» «Ehi! io che centro?»


Una breve storia che racconta l'avventura/disavventura del protagonista che cade dal tram 28 mentre cerca di stare sul predellino del mezzo (come dice l'autore, simile a Fantozzi) e che poi, dopo un violento scossone, si trova sbalzato a terra con un bernoccolo non indifferente. Questa caduta provoca in Alessio momenti di lucidità e momenti di allucinazioni. Lui è innamorato di Lisbona e nel suo girovagare incontra persone che lo porteranno a conoscere certe particolarità che gli faranno piacere ancora di più questa città meravigliosa, e gli faranno conoscere anche una ragazza, Beatriz, all'inizio molto spigolosa, ma poi anche molto tenera.
Un libro diverso che ha una certa attrattiva e che fa vedere, con gli occhi incantati di Romano, una città che non tutti conoscono e che fa venire il desiderio di andare a visitarla.



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