Buon pomeriggio lettori, oggi il blog partecipa a un interessantissimo review party.
Parlo dell'ultimo romanzo di Martin Rua, L'ultimo libro del veggente, libro appartenente alla serie Prophetiae Saga.
Manuela lo ha letto e recensito per il blog.
Titolo: L'ultimo libro del veggente
Autore: Martin Rua
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 331
Costo: 0,99 ebook, 9,90 cartaceo
TRAMA: Francia, 1555. In fuga da nemici senza scrupoli che lo braccano per il tesoro che trasporta, Zanni Giustinian va fino a Lione in cerca dell'amico Nostradamus, ormai rispettato per la sua fama di indovino. Giustinian chiede il suo aiuto per mettere al sicuro sei gemme antiche dal valore inestimabile. Secondo le leggende, infatti, fanno parte di una serie completa di sette, le Clavicole di Salomone, che, una volta riunite, sarebbero in grado di aprire le porte del tempo e dello spazio. Roma, oggi. Accompagnato dal misterioso Luc Ravel, l'antiquario Lorenzo Aragona sta raggiungendo per cena il suo amico Adriano de Rossi, che poco tempo prima gli ha dato una dritta preziosa per concludere un ottimo affare. Lorenzo infatti è riuscito ad aggiudicarsi una gemma ricoperta di strani simboli che potrebbe essere rivenduta a un buon prezzo. Al suo arrivo, però, Adriano è morto. Parigi, oggi. La Francia è in ginocchio a causa di una serie di attacchi hacker che sembrano condotti grazie a una tecnologia ancora a livello embrionale: il computer quantistico. Il capitano Khadija Moreau e l'unità speciale Horus indagano, in cerca di una risposta a un inquietante domanda: chi sà cercando di dominare le leggi ancora oscure della fisica?
La
fine di un viaggio lascia sempre un vuoto.
Queste sono le
parole di Martin Rua nella Nota
dell’autore. Mai parole furono più vere, perché avendo io amato (e amo)
tutti, aspetta non tutti i personaggi, un paio li odio dal profondo, mi sono
ritrova da sola, triste. Ho sofferto con loro quando le
cose non andavano secondo quanto programmato, ho tremato per l’eccitazione
nell’affrontare il nemico, in questo caso. Ho
chiuso questo romanzo con le lacrime agli occhi e con il dolore di aver
perso degli amici (e l’ho scritto anche all’autore…). Parto subito dalle mie
più profonde sensazioni, quelle proprio empatiche perché ho sudato per le
sparatorie e per l’agitazione dell'essere in trappola, mi sono trovata a
trattenere il respiro più di una volta… Mentre leggevo quest’ultimo
appuntamento mi sono ritrovata a pensare che Rua ha un gusto sadico, tutte le
volte che leggo un suo libro mi ritrovo a soffrire, ma soprattutto non lascia
passare un dolore al nostro “eroe”. Gabriel ovvero Luc Ravel o il Solitario,
chiamatelo come volete ma tanto sempre lui è, ne ha passate di tutti i colori. Non fa in tempo a prendere una gemma gnostica, fatica per prenderla e come la
trova gliela portano via… Ma non solo, finalmente è pronto ad iniziare una
nuova vita, a lasciare andare il ricordo della moglie e… (mi fermo, altrimenti
altro che spoiler…)
Mentre leggi senti a
pelle quali sono i personaggi viscidi, malvagi e quali invece sono dalla parte
del bene, anche se spesso entri in crisi perché anche i buoni sono costretti ad
azioni terribili. In questo romanzo sono
presenti tanti personaggi, molti li conosciamo dalle avventure precedenti, e tutti
lasciano un segno nella narrazione anche quelli “marginali”. Troviamo di
sfuggita il commissario Ozouf, che
ha sempre la mente lucida e puntuale nell’osservare la realtà. Ozouf è
fantastico, un poliziotto sì, ma con un cuore, è consapevole che il loro è un
lavoro difficile. Ritroviamo il capitano
Morau, una donna energica, determinata e capace di amare in modo totale.
Ritroviamo la cattiva Yolande Bonard,
che io proprio non sopporto, ma che sinceramente non mi tocca più di tanto, è
una donna spregevole, spinta solo dalle sue manie megalomani di governo totale,
è capace di passare sopra tutto e tutti pur di avere il Potere, che tra l’altro
non gli basta mai, e la propria soddisfazione sessuale, che però non è amore, è
solo appagamento dei sensi. Infatti per lei non è tanto importante chi sarà il
suo compagno di giochi erotici, l’importante è che si compia l’atto. Non è
amore, è frenesia… Amore lo prova invece Khadija Morau. Un altro personaggio che
non sopporto e sono stata felice della fine che ha fatto, lo ammetto ho
esultato, è Nizār Shāh, il capo
degli Hashishiyyin. E poi ci sono i miei preferiti, oltre Morau, e sono Gabriel e suo figlio César. Il legame
tra i due è forte. Non è solo il fatto che condividono la discendenza con
Nostradamus o il dono della preveggenza, è qualcosa che va oltre. Entrambi poi
vivono questa loro capacità di vedere il futuro non proprio come un dono.
“Abbiamo ereditato questa… maledizione.”
“Perché dici così? Non è
esaltante poter scrutare nell’ignoto che ci aspetta?”
“Quasi
mai. La maggior parte delle volte il dolore è indescrivibile,
soprattutto
quando sai che, nel novanta per cento dei casi, non potrai far niente per
impedire che il male che hai visto accada.”
In questa avventura
il pericolo, il male corre attraverso la tecnologia. Centrale è sempre la lotta
al terrorismo, un terrorismo tecnologico questa volta, si parla di app per
cellulari, traffico dati, controllo di reti telematiche. Come sempre Rua usa l’attualità e la contestualizza nel
suo romanzo, facendo notare sia la parte positiva che negativa, una sorta
di contrapposizione pro e contro. Non demonizza la tecnologia, ma pone
attenzione ai rischi che porta con sé, per valorizzare le sue idee Rua mette
nel suo racconto tanti riferimenti alla fisica, in questo caso alla fisica
quantistica.
Che posso dire dello
stile, del lavoro di Rua, come sempre la
narrazione è accattivante, rapida, coinvolgente, scorrevole. Il racconto è ben strutturato e mescola
benissimo passato e presente. Sono fusi in un qualcosa di armonioso anche
gli elementi legati al mondo dell’esoterismo con quelli legati al mondo
matematico-scientifico. Mi piace lo stile di questo autore. Usa elementi
storici, fatti accaduti realmente nel passato e/o nel presente e li lega con
momenti chiaramente romanzati, come l’incontro tra Nostradamus e Nicola Flamel,
ma sinceramente queste contaminazioni
fantasiose non disturbano la storia e il piacere di leggere questo thriller.
Hai un po’ la sensazione di essere in un'avventura alla Indiana Jones (che io
amo alla follia), sai razionalmente che alcune cose non possono essere vere, ma
non puoi non chiederti “e se fosse vero?”. Nella Nota dell’autore, Rua evidenzia quali siano state le sue
ricerche e mette in evidenza ciò che è storico, vero da quello che è di sua
invenzione.
Bellissima è anche
l’ambientazione. Se è vero che il centro è la “conquista” della Francia…
“È
un attacco terroristico su larga scala, Ozuof, quasi certamente sferrato da
hacker stranieri. Qualcuno tenta di nuovo di destabilizzare la Francia in vista
delle elezioni presidenziali.”
…tutti gli
avvenimenti si svolgono a Roma, tra la via Ardeatina e via Appia Antica
(praticamente dietro casa mia!!!). E a dire il vero ti trovi a rivedere le zone
nella mente, vedi Fontana di Trevi, le campagne intorno all’Ardeatina… insomma
ho passeggiato nella mia città pur comodamente in poltrona…
Il romanzo è scritto
in terza persona, da un narratore esterno alla storia. Viene sempre evidenziato
il tempo dell’azione e questo perché spesso ci sono brani che ci portano nel
passato al tempo di Nostradamus. Essendo questo la conclusione della trilogia,
ci sono riferimenti al secondo romanzo (L’enigma
del libro dei morti, Newton Compton editori, 2017), ma sono ben inseriti e
non disturbano, semmai arricchiscono.
L’Epilogo chiude la storia, ma… sì io c’ho
trovato un ma… c’è un brindisi che fa presagire che la storia non sia veramente
chiusa. Ma qui forse è il mio desiderio di continuare a leggere storie de “il
Solitario”, che mi fa desiderare che questo non sia un addio ma solo un
arrivederci.
Libro
consigliatissimo!!! Un racconto giallo, intricato eppure chiaro. Attraverso il
lavoro di investigazione della polizia leghi i vari indizi, con i racconti del
saggio Nostradamus vedi l’origine della storia, con i racconti attuali assapori
la lotta tra Bene e Male.
Prima di chiudere,
volevo ringraziare la Newton Compton per avermi dato l’opportunità di leggere
il romanzo in anteprima.
La serie Prophetiae è composta da
#1 La profezia del libro perduto - recensione
#2 L'enigma del libro dei morti - recensione
#3 L'ultimo libro del veggente
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