Autore: Markus Zusak
Casa editrice: Frassinelli
Pag.: 204
Costo: 14,90
Trama
Cameron e Ruben Wolfe, i due figli minori di una numerosa e problematica famiglia, sono sempre stati legatissimi. I classici fratelli inseparabili. Ma l'adolescenza è una stagione complicata della vita, e quando Ruben, «il Guerriero», ormai un idolo del circuito dei giovani pugili, inizia a prendere e scartare le ragazze come fossero caramelle, qualcosa si rompe. Perché Cameron, il più giovane, «il Perdente», su quel fronte proprio non ci prende: e la tragica combinazione tra timidezza, tempesta ormonale, ragazze che lo rimbalzano e invidia per il fratello lo precipita in uno stato di profonda frustrazione. Tutto sta diventando molto, molto complicato. Fino a quando fa la sua comparsa Octavia. All'inizio, l'ennesima ragazza inutile di Ruben. Alla fine, tutta un'altra storia.
Il commento di Manuela
Con questo romanzo
siamo al terzo appuntamento con i fratelli Wolfe. In quest’ultimo appuntamento
il protagonista assoluto è Cameron e il suo senso prima di inadeguatezza, la
sua autostima sempre bassa, il suo amore per la ragazza del fratello Ruben. Poi
però nel corso del libro Cameron cambia. Trova rifugio nella sua passione, la
scrittura, e prende il coraggio di presentarsi alla ragazza Octavia, che
finalmente ha lasciato il fratello.
Tutto il romanzo,
forse il migliore dei tre, è una sorta di “rivincita” di Cam. È anche espressa
la sua crescita, da ragazzino sempre a rimorchio del fratello, sempre un passo
indietro diventa un ragazzo pronto ad affrontare le sue paure e a sostenere
sempre e comunque i fratelli, soprattutto Ruben.
Mi è piaciuto questo
mettere in risalto il valore della famiglia. Il forte legame affettivo all’interno
di questa. Una famiglia normale che affronta le sfide di ogni giorno
con dignità, una famiglia che ha superato la difficoltà della mancanza del
lavoro e che insieme ha superato tutto. Una famiglia che si capisce anche solo
con lo sguardo e il “silenzio”.
Bellissime sono le
pagine scritte da Cam, tutte piene di allegorie. Sono dialoghi interiori, sono
i suoi sogni e le sue aspirazioni. Mette a nudo la sua anima, un po’ se ne
vergogna, quasi le teme ma poi capisce che sono una parte importante di sé.
In
un certo senso mi vergognavo,
anche se scrivere era l’unica cosa che più di
tutte mi faceva sentire ok.
Per Cameron le
parole sono una parte importante, sono il suo intimo più profondo. Quelle
parole gettate in modo istintivo su fogli sparsi raccontano la sua anima. Ecco
perché diventa per lui un momento importante condividerle con Octavia.
Prima
di concedermi un no, infilai la mano nella tasca dei vecchi jeans e tirai fuori
dei fogli appallottolati che le porsi, quasi le stessi offrendo la mia anima,
su quei fogli c’erano le parole.
Una cosa che mi è
piaciuta molto è vedere come tra fratelli ci si assomiglia. Cam esce dal suo
mondo grazie alla scrittura, Sarah, la sorella, racconta i suoi momenti con la
fotografia.
Al termine della
trilogia, posso dire che Zusak rimane una grande scrittore, per quanto un po’
troppo “pesante”. Intendo che non è una lettura che puoi fare con leggerezza. È
una lettura che ti spinge a pensare, a riflettere.
#1 A 15 anni sei troppo vecchio - recensione
#2 Vorrei essere mio fratello - recensione
#3 Il cielo è fatto di lei e di me -
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