giovedì 15 giugno 2017

Trame e opinioni: Gli eredi di Wolf Dorn

Titolo: Gli eredi
Autore: Wolf Dorn
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 312
Costo: 17,60
















Trama
«Mi creda, avrà bisogno ancora di un sacco di caffè oggi. Sarà una cosa lunga.» Nella saletta colloqui del seminterrato del reparto psichiatrico dell'ospedale, Frank Bennell, stimato criminologo alla soglia della pensione, chiede aiuto a Robert Winter, psicologo con cui ha collaborato in numerosi casi di omicidio. Però i due esperti del lato oscuro della natura umana questa volta sono messi a dura prova. La donna che si trovano davanti, sopravvissuta a un grave incidente su una strada di montagna immersa nella nebbia e battuta dalla pioggia, sembra oscillare tra realtà terribili e allucinazioni. Si chiama Laura Schrader, trentadue anni, capelli biondi; nell'auto accanto a lei una pistola vecchio modello col caricatore vuoto e un baule in cui si nasconde una dura verità. Nel suo sguardo diffidenza e terrore. Perfino Winter, il quale nella sua carriera ha ascoltato dai suoi pazienti storie così plausibili da non riuscire quasi a smascherarle, non sa come mettere in ordine i pochi elementi ricavati con tanta fatica dalla donna: l'uomo che l'ha salvata chiamando i soccorsi e poi è sparito nel nulla, bambini dagli occhi di ghiaccio, misteriose uccisioni... Fatica a collegarli a quanto si vede nella foto che gli ha mostrato il collega: qualcosa di terribile, che supera ogni immaginazione. In una lunga notte, fuori dalla clinica, sotto un cielo nero e gonfio di odio sta succedendo qualcosa. Ma cosa? Bisogna credere a quella donna per arrivare in tempo. Se sarà ancora possibile.

e mezzo

Il commento di Iaia

Laura Schrader è una donna che negli ultimi 5 giorni ha vissuto un'esperienza tragica e racconta ciò che ha visto e ascoltato, con dovizia di particolari, a Robert Winter, psicologo che collabora con la polizia. Sono stati cinque giorni incredibili.
Non scrivo la trama nè faccio riferimenti al contenuto, perché potrei far spoiler. Dico solo che è un libro da catalogare nella serie fantascienza. Negli anni '50 e '60 ne avrebbero ricavato un film. Non immaginavo che fosse così, altrimenti non avrei nemmeno iniziato a leggerlo in quanto è un genere che non mi interessa. Avrei potuto fermarmi, ma sono stata molto curiosa e ho voluto finire questo scritto per capire se l'idea che avevo in mente era quella giusta.
E' un libro che ho associato a un vecchio e "bellissimo" film del 1960, Il villaggio dei dannati, che chi ama la fantascienza avrà visto senz'altro. Nonostante io non ami leggere questo tipo di romanzi, ci sono dei film veramente belli anche se inquietanti e che certo non rivedrei spesso, ma che meritano di essere visti.
La cosa che mi ha lasciato perplessa è che, secondo me, non c'è conclusione, il finale è aperto e non si sa bene cosa succederà e ciò mi ha lasciato alquanto turbata, visto che anche l'epilogo non lancia segnali positivi.
La mia valutazione forse non è molto oggettiva o giusta, perché, ripeto, la fantascienza è bella per chi l'ama, non per me che quando è il momento di dormire, a volte mi capita di rivivere ciò che ho letto (solo per i libri "inquietanti", mai per un bel romanzo), ma devo anche dire nello stesso tempo che mi ha affascinato.

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