lunedì 22 maggio 2017

Trame e opinioni: Un imprevisto chiamato amore di Anna Premoli

Titolo: Un imprevisto chiamato amore
Autore: Anna Premoli
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 320
Costo: 5,99 ebook, 9,90 cartaceo
















Trama
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è appena arrivata a New York intenzionata a realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere a causa della malattia della madre, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un ricco primario piuttosto avanti con gli anni. Ma nel piano non aveva certo previsto che, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all'ospedale, sarebbe svenuta ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt'altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...


Il commento di Manuela

Questa volta per parlare di questo libro inizio con una citazione…

“Nella vita la motivazione è il motore di qualsiasi miglioramento. 
Non puoi aspettarti di superare i tuoi limiti, se non sei disposta a combattere”.

Parto da qui perché questo è il nucleo centrale di questo romanzo. Ho scelto di leggerlo perché amo tantissimo questa autrice, è frizzante, ironica, divertente, a tratti esilarante e questo romanzo non ha deluso le mie aspettative, anzi semmai ha superato tutto quello che credevo possibile. Una volta terminato ho dovuto attendere prima di cominciare a scrivere la mia recensione. A prima vista sembra la solita storia da romanzo rosa, del tipo che Anna Premoli direbbe “lettura leggera da ombrellone” eppure non è così. Sicuramente è una storia godibile e piacevole, poco complessa, lineare… ma vi assicuro che fa sognare.
Jordan è una ragazza che ha un piano, ne ha un disperato bisogno, deve sposare un ricco medico, possibilmente avanti negli anni e di certo non al primo matrimonio, un medico che abbia bisogno di una moglie trofeo. Non nasconde questo suo progetto, ma se all’inizio sembra cinica e svampita, quasi oca, in realtà è mossa da una situazione familiare quanto mai critica. C’è anche da dire che Jordan non crede molto nelle proprie qualità, non ha una buona autostima di sé, anzi si reputa addirittura poco intelligente. Per fortuna incontra Rory. Certamente all’inizio lui non la tratta un granché bene, la reputa una approfittatrice, ma c’è sempre un bel ma nei romanzi della Premoli.

“La vita è una continua ricerca di equilibri, ma l’equilibrio assoluto non si raggiunge mai: si pende sempre in modo impercettibile”.

Quello che più amo della Premoli è la cura nella descrizione dei personaggi, sono vivi, emozionanti, non solo i principali, in questo caso Jordan e Rory, ma soprattutto i secondari. In questo romanzo sono degni di nota la segretaria dell’amministrazione dell’ospedale dove lavora Rory, Eliza. È acuta e senza invadere la vita degli altri è attenta e pronta a consigliare. A volte tratta Rory come una mamma, è adorabile. Meravigliosa poi è la figura della mamma di Jordan, una donna malata di Alzheimer. La Premoli descrive la malattia e le influenze sulla vita dei parenti in modo toccante. Bellissima la figura del padrone di casa, un novello malato immaginario. Chiaramente i due personaggi principali sono tratteggiati in modo magistrale, come pure i loro sentimenti, le loro convinzioni, ma soprattutto la loro crescita, sì perché, entrambi i personaggi alla fine crescono, maturano.
Il romanzo è scritto in prima persona con i pov dei due protagonisti che si avvicendano. Tutti i capitoli iniziano con una citazione dal film Colazione da Tiffany. Devo dire che mentre leggevo il romanzo avevo associato Jordan a una novella Audrey, specie quando indossa il vestito nero per trascorrere la serata con un potenziale marito. Jordan poi adora i libri, scopre dietro la spinta di Rory che leggere è bello, e dire che comincia con i classici, quelli veramente tosti da terminare, questo mi fa venire in mente che c’è anche un altro personaggio che si vede poco eppure è importante nella storia e nella crescita di Jordan: la bibliotecaria Casey, che con Jordan commenta i romanzi che legge, ne fa una critica, tanto da incuriosirmi (confesso, non amo i classici).
Sotto il racconto squisitamente romantico, Jordan è una ragazza sola, che ha faticato per riuscire a sopravvivere al mondo moderno, ha una bella forza di volontà. Rory è un ragazzo che si è impegnato tanto nello studio e nel lavoro, ma anche lui è fondamentalmente solo. Questo romanzo va oltre le apparenze, oltre i pregiudizi e i preconcetti, si respira l’amore, quello che è fatto di quotidianità, del semplice mettere in ordine i vestiti, quello che ti rende felice perché torni a casa e trovi qualcuno ad aspettarti.
Libro consigliato, perché è una dolce favola moderna.

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