Titolo: Il restauratore
Autore: Daniel Silva
Casa editrice: Mondadori
Trama
Gabriel Allon, agente dei servizi segreti israeliani, si è rifugiato in Cornovaglia dopo aver assistito alla morte della moglie e del figlio ad opera del terrorismo arabo. Adesso conduce, per scelta, una vita quasi monacale, restaurando antichi dipinti e lottando contro gli incubi del suo passato. Solo Sharon, il suo vecchio capo, può convincerlo a scendere in campo un'altra volta. Il suo compito sarà scovare ed eliminare Tariq al-Hourani, anima nera di una cellula integralista, responsabile dell'uccisione della moglie e del figlio di Gabriel. Prima l'Europa e poi il Nordamerica sono lo sterminato campo di battaglia dove i due avversari si fronteggiano tra agenti doppi, gallerie d'arte, ricchi ebrei, avventurieri e personaggi indecifrabili.
Il commento di Iaia
Questo libro è il primo di una lunga serie che riguarda il
mondo dei servizi segreti, in particolar modo quello di Israele e il cui
interprete principale è Gabriel Allon che oltre a far parte del Mossad è anche
un ottimo restauratore di quadri antichi.
Allon deve trovare ed eliminare un terrorista palestinese,
Tariq, che vuole mandare a monte i primi accordi di pace tra Palestina ed
Israele.
Avendo conosciuto Allon in vicende successive al libro
appena letto ho notato che questo spy-thriller non è all'altezza di quelli che
avevo già seguito. L'abilità di Silva è sempre presente, ma non ho trovato
quella carica che ho gustato nei romanzi pubblicati dopo questo.
Credo che oltre raccontare la vicenda, Il restauratore sia
una preparazione a tutta la serie. Fa conoscere i vari personaggi che si
incontreranno negli scritti successivi e mette in mostra le peculiarità di
ciascuno. Ma ciò che mi ha colpito è stata la vena di profonda tristezza che
avvolge Allon. Da quando la spia ha perso il figlioletto, in un attentato
perpetrato da Tariq dodici anni prima, e si è ritrovato con la moglie mentalmente
inabile a seguito dell'azione terroristica, non ha più avuto una vita sociale.
Si è buttato anima e corpo nel suo lavoro di restauratore vivendo quasi sempre
da solo.
L'impresa a cui è stato chiamato dal capo del Mossad andrà a
buon fine, ma lascerà nel protagonista e nel lettore un velo di amarezza,
sentimento che avvolge Allon per tutto il libro.
Qui trovate le recensioni della serie Gabriel Allon
#La spia inglese n.15 - recensione
#Il caso Rembrandt n.10 - recensione
#Il caso Caravaggio n.14 - recensione
# Il restauratore n.1
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