Autore: Jostein Gaarder
Casa editrice: Longanesi
Pag.: 288
Costo: 16,90
Trama
Sessantenne erudito e solitario, Jakop è un ex ricercatore dell'università di Oslo, studioso di linguistica. Non ha figli né parenti e ha una moglie che lo ha lasciato ma con la quale ha continuato a vedersi a lungo per il semplice fatto che condividevano una Toyota Corolla. Ha un solo amico, Pelle, che forse non è del tutto estraneo ai fatti che hanno segnato la fine del suo matrimonio. Jakop è un uomo solitario ma non si sente mai solo, perché si tiene occupato con un'attività che gli riempie le giornate e la vita: ama partecipare ai funerali, mischiarsi tra la folla degli amici e dei parenti e raccontare aneddoti e ricordi sulla vita del defunto che commuovono le persone presenti. Finché un giorno, a uno dei tanti funerali cui prende parte, Jakop conosce Agnes...
Il commento di Iaia
Non conosco il titolo originale del libro, ma quello
italiano non lo condivido, perché, per me, non ha alcun rapporto con il
contenuto.
Non saprei fare una sintesi di questo scritto, la trama che
appare sulla quarta di copertina è più che sufficiente.
Non è un romanzo, ma una lunghissima lettera che il
protagonista, Jacop, insegnante, scrive ad Agnes, una donna incontrata a un
funerale. Jacop ha la mania di andare a queste cerimonie e poi a partecipare
alla veglia funebre che segue il rito. Lui non ha mai avuto rapporti con i
defunti eppure quando è vicino ai congiunti ne parla come se effettivamente li
conoscesse, raccontando aneddoti puramente inventati. Alle domande che i
parenti gli rivolgono risponde con serietà e convinzione. Prima di andare in
chiesa si prepara, raccogliendo tutte le possibili notizie che si trovano in
internet. In genere i defunti erano persone che avevano una certa importanza
negli ambienti cattedratici o scientifici.
In una delle ultime cerimonie a cui ha partecipato, viene
comunque scoperto, anche dalla stessa Agnes, e così decide di smettere questa
sua mania. Vuole però spiegare alla destinataria della lettera le sue
motivazioni. Avrà modo di conoscere più profondamente Agnes, perché casualmente
si incontrano anche in un altro funerale.
E il libro finisce.
Non l'ho proprio capito e non mi è piaciuto.
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