Autore: Sandy Sullivan
Casa editrice: self
Pag.: 241
Costo: 4,42 ebook
Trama
Incontreremo due bull rider, due macho muscolosi, sicuri di sé, cowboy arroganti con la smania di resistere per otto secondi sulla schiena di un toro di novecento chili, per ottenere fama e denaro. Nella loro vita privata però, dietro la porta chiusa di un albergo, il loro mondo sta per esplodere…
Levi Bond è un professionista da molto tempo e gareggia per il campionato del mondo di bull riding. Montare tori è ciò che gli dà adrenalina, che gli fa battere il cuore, che lo fa sentire come l’uomo da un milione di dollari. Questo, e il fatto di riuscire ad abbordare Curt Walsh, una delle stelle nascenti del suo stesso circuito. Anche se molto attratto da lui, Curt è confuso e insicuro di quale strada intraprendere nella sua vita. Ma Levi sarà ancora disponibile e interessato a lui, quando finalmente avrà preso la sua decisione?
Preparatevi a una cavalcata mozzafiato, frizzante e piena di intenso desiderio, della passione più sfrenata e di emozioni inaspettate, mentre Levi e Curt verranno attirati l’uno verso l’altro come delle enormi calamite, che si batteranno non solo per lo scopo della loro vita durante le gare in arena, ma anche contro la crudeltà e la cattiveria che è al di fuori. L’idea di innamorarsi l’uno dell’altro li terrorizzerà, più che riuscire a stare sulla schiena di un toro per otto secondi, senza uccidersi.
Levi Bond è un professionista da molto tempo e gareggia per il campionato del mondo di bull riding. Montare tori è ciò che gli dà adrenalina, che gli fa battere il cuore, che lo fa sentire come l’uomo da un milione di dollari. Questo, e il fatto di riuscire ad abbordare Curt Walsh, una delle stelle nascenti del suo stesso circuito. Anche se molto attratto da lui, Curt è confuso e insicuro di quale strada intraprendere nella sua vita. Ma Levi sarà ancora disponibile e interessato a lui, quando finalmente avrà preso la sua decisione?
Preparatevi a una cavalcata mozzafiato, frizzante e piena di intenso desiderio, della passione più sfrenata e di emozioni inaspettate, mentre Levi e Curt verranno attirati l’uno verso l’altro come delle enormi calamite, che si batteranno non solo per lo scopo della loro vita durante le gare in arena, ma anche contro la crudeltà e la cattiveria che è al di fuori. L’idea di innamorarsi l’uno dell’altro li terrorizzerà, più che riuscire a stare sulla schiena di un toro per otto secondi, senza uccidersi.
e mezzo
Non
so bene come giudicare questo libro. L'ho trovato un romanzo NI... non bello ma
neanche brutto.
L'ambientazione
delle gare, davvero ben descritta, è la parte che ho preferito della storia. Lo
stile di scrittura non è male e il libro non è noioso anzi ha catturato la mia
attenzione, facendomi leggere il romanzo in poco tempo. La tensione delle gare
e l'evolversi del rapporto tra i due protagonisti sono ben gestite. Amo, in
generale, i cowboy come protagonisti e Levi e Curt non sono stati personaggi
totalmente negativi, ma...
E qui veniamo alle cose che non mi sono piaciute.
E qui veniamo alle cose che non mi sono piaciute.
Iniziamo
con Curt! Non si è mai sentito amato o voluto soprattutto dalla sua famiglia, e
la vita nomade di un Bullrider gli si adatta perfettamente. Quindi ho trovato
comprensibile la sua paura di impegnarsi, ma il fatto che tanto proclamasse a
Levi di non doversi vergognare mai di ciò che si è, al di là delle scelte
sessuali, e poi si rifiuta lui stesso di far conoscere nel circuito Bull Riders di essere gay, mi è sembrato un po' ipocrita!
Non c’è nulla di sbagliato nell’essere gay, Levi.
Non siamo malati
o fuori di testa.
Abbiamo solo una preferenza sessuale che ci spinge verso
persone del nostro stesso sesso. Siamo solo cablati in modo differente,
probabilmente dalla nascita,
anche se non c’è nessuna teoria che lo confermi
Io, per esempio, s
e mi trovassi nella situazione di doverlo dire,
non mi
vergognerei di ammettere che mi piaci,
che voglio scoparti e che mi piacerebbe
avere una relazione con te,
sia per un breve che per un lungo periodo.
Alla
fine, comunque, anche lui mi ha conquistata.
Al
contrario ho apprezzato da subito Levi, trovandolo perfettamente sviluppato
dall'autrice. Un brav'uomo che vuole ottenere un'ultima e importante vittoria
per concludere la sua carriera di Bull Rider.
Niente
da ridire sui soggetti secondari che vengono in contatto con i due cowboy.
Descritti con la giusta dose di particolari per darci un'idea generale del loro
carattere.
Altra
cosa che è stata descritta dall'autrice in modo molto superficiale è la parte “medica”.
L'incidente iniziale alla spalla di Levi è una cosa molto dolorosa che
richiede tempo per guarire, invece lui è già pronto ad un'altra estenuante gita
sul toro imbizzarrito, mah...
La
botta in testa di Curt? Dimesso poche ore dopo dall'ospedale senza particolari
indicazioni e le previste conseguenze, boh...
Ma
la sorella di Curt si chiama Missy o Carolyn? L'autrice non spiega se il primo
fosse solo un soprannome e, per un attimo, non ho capito il collegamento tra le
due.
Tuttavia,
a parte queste piccole (grandi) imperfezioni la storia è stata dolce e
piacevole da leggere. Sicuramente leggerò anche il secondo capitolo che parlerà
di Rusty, collega di Levi e Curtis.
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