Titolo: Cuore puro
Autore: Jennifer L. Armentrout
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pag: 379
Costo: 16,00
Nuovo step di Manuela, nel suo percorso, infatti spuntiamo il punto 13, Un romanzo fantasy, e diciamocelo che con la Armentrout in questa serie Covenant ci siamo. Vi ricordo come sempre che per partecipare cliccate qui vi aspettiamo.
E ora passiamo alla trama e infine alla recensione:
Trama
Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.
Riprendiamo la storia di Alex esattamente da dove termina il
primo romanzo del Covenant. Alexandria è stata riammessa a frequentare il
Covenant, ma deve faticare molto, perché rischia di essere resa schiava a causa
del suo temperamento che mal sopporta le imposizioni, inoltre è innamorata di
un Puro, Aiden, amore che però non può assolutamente sbocciare perché i legami
tra Puri e Mezzosangue non sono permessi. E poi c’è Seth… lui scatena in lei
emozioni forti, ma forse è solo frutto del loro legame perché entrambi
sono Apollyon. A complicare la vita di Alex nel Covenant ci sono le nuove minacce
dei daimon e non solo…
Alex passa le proprie giornate tra allenamenti e
lezioni. La connessione con Seth si sta rafforzando e questo crea difficoltà ad
entrambi…
L’idea che potesse
percepire le mie emozioni mi faceva venire voglia di vomitare.
Alex si trova a dover affrontare momenti molto critici per
via della minaccia al Covenant da parte dei daimon, che sono riusciti a
trasformare un Mezzosangue, ma quelli non sono gli unici problemi per Alex che
deve superare allenamenti estenuanti, un amore impossibile e soprattutto il
fatto di essere il secondo Apollyon, una minaccia per Puri e dei una volta che
si sarà risvegliata.
La storia di Alex, e conseguentemente di Aiden e Seth, si
svolge in un ambiente fantastico tipico del romanzo fantasy, c’è un miscuglio
di modernità e contemporaneità con l’antichità del mondo greco. Le descrizioni
sono date sempre nei momenti opportuni e delineate con pochi tratti poco
invasivi, ma sempre ben costruite proprio per farti entrare nella storia. Lo
stesso vale per il tempo, la storia è ben legata e costruita, ma non ci
sono riferimenti temporali, benché si intuisce che l’azione si svolge nell’arco
di qualche mese. L’unico riferimento che possiamo avere è l’accenno che viene
fatto alla festa di Halloween. Chiaramente siamo in un periodo indefinito, tipico
proprio del tipo di romanzo.
I personaggi sono descritti benissimo, è pur vero che li
conosciamo quasi tutti visto che siamo al secondo appuntamento della serie, ma
anche i nuovi sono ben caratterizzati. Con pochi tratti la
Armentrout sa farti entrare nel personaggio, sto pensando in modo particolare
alla figura di Laadan o alla figura del Mezzosangue in schiavitù che Alex
incontra quando deve portare la propria testimonianza al Consiglio. A dire il
vero sto pensando anche ai due protagonisti, molto secondari, della prima
udienza del consiglio. Sono un vero e proprio cameo, e in quelle poche pagine
percepisci tutta la loro storia e i loro sentimenti. Pochi autori hanno la
capacità di farti amare anche i personaggi secondari, la Armentrout lo fa in
modo magistrale.
Leggendo il romanzo ci sono molti riferimenti precisi e anche
approfonditi alla mitologia greca, certo ci sono delle “licenze poetiche”, che
mettono quel profumo antico in tutto il romanzo. Inoltre, attraverso la storia
di Aiden e Alex si respira la forza e l’importanza dell’amore, del legame
profondo e dei sentimenti forti che sprigiona, mettendo in luce anche i
sacrifici che un innamorato riesce a fare, mentre la storia in generale è un
“canto” della giustizia e della uguaglianza, si parla di Leggi interraziali
ingiuste, si parla di schiavitù, si parla di lotta per mantenere la propria
libertà, ma si parla anche della necessità di seguire le regole per un “bene
comune”.
Che dire poi dello stile della Armentrout?
Il tutto è
descritto e scritto con delicatezza, con passione… ti fa entrare nel mondo dei
protagonisti in modo totale e completo. Mai noioso, tutt’altro, molto
coinvolgente sia nella storia che nelle descrizioni, ma anche nello stile di
scrittura. La narrazione è scorrevole e piacevole, tanto che alla fine di un
capitolo corri già a leggere le righe del capitolo successivo e poi non
riesci a staccarti e ti trovi a finire il tutto in men che non si dica, sempre aiutato anche dal fatto che l’autrice ha scelto di scrivere la storia di
Alex narrandola in prima persona attraverso pensieri e sensazioni della stessa
protagonista. Questo aiuta molto a immedesimarsi in Alex e ci fa sentire le
sue stesse emozioni, sia belle che brutte… e se le possiamo avvertire noi che
le leggiamo chissà cosa poteva provare Seth che invece le sentiva sulla propria
pelle…
Ho segnato tante frasi in questo romanzo, frasi che mi sono
piaciute in modo particolare perché hanno fatto vibrare qualcosa nel mio
“cuore”, fra tutte però ho scelto una frase detta dall’oracolo, altro momento
bello e vibrante nel romanzo, una frase che la vecchia Piperi rivolge ad una
Alex in piena crisi…
“Ma bambina, l’amore è
la radice di tutto il bene e di tutto il male.
L’amore è la radice dell’Apollyon”.
Per la verità tutta la profezia della vecchia Piperi è
bellissima, oscura e soprattutto centro del romanzo…
“Niente è come sembra. Il Male si nasconde nell’ombra,
architettando i suoi piani mentre tu temi i daimon”.
E tutta la profezia non viene svelata, questo ci porta (a me
sicuro) ad aspettare marzo 2017 con ansia per l’uscita del terzo appuntamento
con il Covenant.
A conclusione di questo mio breve parere sul libro dico che
mi è piaciuto molto, di più del primo romanzo della serie, ma ho dato 4 stelle
(o fragole come usa dare qui Floriana) perché molte parti della storia
richiamano similitudini con altri romanzi della Armentrout. Ho letto in giro
che molti sono elementi che fanno pensare alla serie l’Accademia dei Vampiri,
ma questo io non posso dirlo visto che quella serie non l’ho letta. Certo è che
molte immagini, molte situazioni, mi hanno fatto pensare alla serie “The Dark
Elements”, che ho letto e che qui sul blog è stata recensita. È un ottimo
libro, bella la storia, coinvolgente e accattivante, scritta molto bene (ma
dalla Armentrout non potevi che aspettarti un buon romanzo, è quasi una
garanzia). È un misto di New Adult e Fantasy, ben armonizzato. Personalmente
penso sia adatto anche ad un pubblico più giovane perché anche le scene più
“calde” non sono mai eccessive né volgari. Assolutamente consigliato!
La serie Covenant è formata da un prequel, due spin off e cinque libri, che dire, li leggeremo tutti?
#0,5 Daimon
#1 Half-Blood - Tra due mondi - recensione
#2 Pure - Cuore puro
#3 Deity
#3,5 Elixir
#4 Apollyon
#4,5 One and Only
#5 Sentinel
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