lunedì 26 settembre 2016

Trame e opinioni: La donna perfetta di Amabile Giusti

Titolo: La donna perfetta
Autore: Amabile Giusti
Casa editrice: Mondadori
Pag.: 209
Costo: 15,00 














Trama
Visto dal di fuori, Guido Masetti sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già: la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia, giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia come appare?


Doppia recensione



Il commento di Patrizia

La storia è simpatica, ma manca di  “quel non so che”, del bel viaggio ad occhi aperti. Non ci sono emozioni forti (o almeno io non le ho provate), credo che non sia il suo libro migliore.
Una commedia verace, che fa sorridere per i suoi personaggi bizzarri, che intreccia ad una trama leggera tante verità della nostra quotidianità. E’ una lettura comunque divertente, fatta di situazioni surreali, con uno spaccato di vita che potrebbe essere quello di ognuno di noi. I personaggi  sono protagonisti normali con una vita reale.
La scrittura è accurata, una commedia agrodolce in cui si ride e si piange anche un po', proprio come nella vita vera. Un romanzo ricco di sentimenti dove i protagonisti sono semplicemente due persone che cercano disperatamente l'amore, con il coraggio di essere se stessi nell'imperfezione.
Una storia d’amore apparentemente idilliaca quella tra Guido e Giada, peccato che i due si smarriscono nel loro cammino verso la ricerca della perfezione, dell’amore preciso, schematico, come tutti si aspettano che sia.
Guido, direi il narratore, è perso nel suo mondo fatto di sogni e utopie, non è bello, non è giovane, non è affascinante, a prima vista  sembra così banale, comune, noioso, vecchio.

Una volta il crepuscolo mi rendeva malinconico. 
Appena il giorno invecchiava, nel passaggio dalla luce al buio, una specie di spleen mi atterrava l’umore. Da ragazzo mi chiudevo in camera mia e mi sparavo la musica nelle orecchie fino a quando giungeva la notte. A quel punto tutto passava, mi perdevo nella poesia delle stelle e della luna, e attendevo lo strazio del successivo tramonto.
 Non so perché, è sempre stato così

Giada lo segue in una strada parallela, è esattamente uguale a lui  ma in versione femminile.
Tutto sembra essere perfetto, quando invece questo tutto è in costante bilico, attaccato a un filo fatto di insicurezze e limiti personali. Delusione, solitudine, tristezza si insinuano nella lettura, attraverso personaggi che dimostrano ogni propria debolezza, in un crescendo di insoddisfazioni.
Un viaggio che attraverso la vita, la quotidianità fortifica e non distrugge, insegna e non impone, insieme a una coppia che diventa vincente nel ritrovarsi, cercarsi e volersi ad ogni costo a discapito dei propri sogni.

Mi bacia e smetto di avere paura. Non lo giudico, come lui non giudica me. 
Abbiamo sbagliato entrambi, io più di lui: non posso permettermi che il perdono.



Il commento di Dolci

Ogni esperienza, anche la più triste,
insegna qualcosa.
Non rimpiango nulla, io sono così.

Ormai è assodato che, per me, Amabile Giusti sia un'autrice che non sbaglia un colpo.
Questa storia, godibilissima, ha due personaggi davvero originali e diversi dai soliti cliché letterari. Lui non è il solito bello e impossibile e lei non è la solita superfiga che ignora di esserlo.

Non abbiamo gli stessi gusti, non siamo l’uno la copia dell’altra, ma questa differenza non crea conflitto, bensì fusione. Siamo ingredienti diversi che danno vita a una buona pietanza.

Guido e Giada vivono entrambi in un condominio di Napoli. Lui, insegnante quarantenne di letteratura in un liceo della città, è un sognatore sempre pronto a gesti romantici per la sua compagna Anna. Lei scrive favole per bambine, veste in modo stravagante fregandosene dell'opinione altri e delle mode del momento, e ama Guido da anni.
Quando l'uomo rompe con la fidanzata storica, Giada vede aprirsi una possibilità per lei, ma ecco apparire dal nulla Silvia, la donna perfetta...
Come al solito ho adorato il modo di raccontare dell'autrice, anche se devo ammettere che questo non  è uno dei suoi libri migliori. L'ho trovato, ugualmente, divertente e leggero e alcune scene descritte mi hanno fatto sorridere di gusto. Mi è piaciuta tanto l'idea di “far parlare” i vari soggetti del racconto e conoscere il loro punto di vista.
I due protagonisti sono bizzarri e buffi, pieni di quei difetti che riscontriamo in ognuno di noi, che li ha resi molto realistici. Gli altri personaggi che accompagnano i nostri due “eroi” sono ben delineati e a loro volta strampalati. Soprattutto mi hanno conquistato i genitori milanesi di Guido e ho riso più volte per le loro dinamiche familiari.
L'ambientazione napoletana, secondo me, è la perfetta cornice di questa storia.
In conclusione, anche se non è il mio romanzo preferito di Amabile, penso che sia un peccato non leggerlo!



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