Autore: Estelle Laure
Casa editrice: De Agostini
Pag.: 278
Costo: 14,90
Trama
Per Lucille, diciassette anni e una passione per l'arte, l'amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo. Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n'è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrenny sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l'una dall'altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l'amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un'altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L'unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi...
e mezzo
Il commento di Patrizia
Lettura scorrevole, tendenzialmente melodrammatico e inverosimile, ma carino.
Poche pagine, per cui a volte le scene succedono in maniera
troppo rapida, mancano un po’ di dettagli, le descrizioni sono scarse, bisogna
sforzarsi un po’.
Storia surreale (almeno mi auguro per qualsiasi
adolescente), bravissima la scrittrice a creare il pathos nel lettore, quella
voglia improvvisa di andare a cercare questi genitori inutili e picchiarli,
farli ragionare e magari crescere un po’.
Veniamo ai personaggi semplici e complessi allo stesso
tempo, cresciuti troppo in fretta,
riempita da responsabilità immense.
Lucille è la protagonista diciassettenne che dovrebbe vivere di
sogni, circondata da amore e sicurezze e invece si accolla la responsabilità
della sorellina Wren di 10 anni. In poche pagine la vedremo crescere, indurirsi
e perdere completamente la fiducia nelle persone.
“ Fiducia. Cosa
significa, veramente?
Quando ti fidi di qualcuno è come consegnarli il coltello con cui pugnalarti.”
Quando ti fidi di qualcuno è come consegnarli il coltello con cui pugnalarti.”
Lucille è follemente innamorata del gemello della sua migliore
amica Eden, il tenero timido gentile Digby.
“Com’è possibile
che una persona si trasformi da un semplice accessorio di quella casa che è la
tua vita – un bel tavolino, per esempio – nelle sue stesse fondamenta, nel suo
impianto idraulico, in quella trave portante senza la quale l’intera struttura
crollerebbe?
Com’è possibile che una minuscola e anonima stella diventi il tuo Sole?”
Com’è possibile che una minuscola e anonima stella diventi il tuo Sole?”
Apprezzeremo
pagina dopo pagina, la forza della ragazza, il coraggio di affrontare questo
mondo crudele. Ho veramente trovato incredibile la capacità di descrivere come
(scusatemi il termine ma non mi viene
altro in mente) la sfiga ci veda benissimo, e ad essa non vi sia quasi mai
fine. Lucille ogni volta che sembra rialzarsi da un dramma, crac succede
qualcosa di ancora peggio.
“Quando non hai
più un briciolo di forze, quando sei nel casino più totale, conviene fare
piazza pulita e ripartire da zero. Cosa farebbe Eden se ci incontrassimo giù al
fiume, adesso? A parte dirmi un sacco di cose intelligenti, stilerebbe un
elenco, cominciando dalla situazione reale.
Se non mi
concentro, i miei voti cominceranno a calare e allora il disastro totale mi
investirà di nuovo come un treno in corsa, senza lasciarmi scampo. Sorseggio il
caffè che mi sono portata dietro e
provo a fare una
stima dei danni.”
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