domenica 13 marzo 2016

Trame e opinioni: Una vita tranquilla di Tracy Ryan

Titolo: Una vita tranquilla
Autore: Tracy Ryan
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 250
Costo: 12,00 














Trama
Pen Barber conduce una vita tranquilla a Perth, in Australia, con il marito Derrick. La loro relazione sembra serena, anche se negli ultimi tempi è diventata sempre più piatta e grigia. Un giorno però, mentre stanno facendo dei lavori per rinnovare la loro casa, la donna scopre casualmente una lettera che Derrick ha scritto a una sua vecchia fiamma dell'università, Kathleen Nancarrow. Pen non riesce a credere ai propri occhi: in quelle pagine, suo marito chiede una seconda possibilità alla professoressa che lo aveva sedotto quando lui era solo uno studente. Comincia così per lei un vero incubo, fatto di bugie e indagini nelle pieghe del passato, e Pen si ritrova a mettere in discussione tutte le sue certezze. Presto infatti la ricerca non assumerà i contorni di una vera e propria ossessione nei confronti della sua rivale...


Il commento di Chiara

Si era persa e lo sapeva, ma doveva continuare a muoversi.

Pen e Derrick sono sposati da un po’ e conducono una vita tranquilla. Sono una coppia normale, con alti e bassi, ma hanno una buona intesa e un matrimonio felice. Durante i lavori di ristrutturazione della casa, Pen scopre, attraverso una lettera, di essere stata il ripiego del marito, che in realtà all’epoca amava la sua ex.
Parto col dire che Pen lo sapeva che il marito aveva avuto una storia con Kathleen, che lo aveva devastato e quindi è capibile per me quella lettera. Per Pen no. Anni di matrimonio felice andati in fumo, l’unica cosa a cui pensa è che lui le ha mentito e l’ha scelta come ripiego. Diventa per lei un’ossessione, deve capire. Così rintraccia Kathleen. Ma non ha fatto i conti con se stessa e con il fatto che questa ricerca può diventare morbosa.

C’è un altro Derrick di cui ho sempre ignorato l’esistenza, uno per il quale sono stata soltanto un mezzo per arrivare a un’altra donna.

Non dico altro altrimenti racconto tutto il libro, la trama è poca, è tutto incentrato su Pen e i suoi pensieri. E andrebbe anche bene se avesse senso. Fa un dramma di una sciocchezza e, al posto di discuterne con il marito con cui dialoga abitualmente, si intestardisce nelle sue convinzioni e basta. Poi anche dei suoi pensieri avrei da ridire. Il libro è noioso, la storia va avanti piano e fa capire poco. Prima di rendermi conto che era ambientato in Australia ero già quasi a metà e anche l’età di Pen, 32 anni, non ha senso. Finché non lo dice chiaramente, per il comportamento e le descrizioni avrei pensato a una cinquantenne, è matura e riflessiva, all’estremo. Racconta poi il suo passato, tirando in ballo una famiglia povera e disfunzionale e un padre che abbandona moglie e figlia. Ma cosa c’entra? Speravo ci fosse qualche fatto che ne spiegasse l’esistenza, ma alla fine non ho trovato niente.
Il comportamento di tutti i personaggi poi non è credibile, nessuno si comporterebbe così in determinate situazioni.

Pen gli prese la mano. «Non è colpa tua, Derrick».
«È colpa di tutti», disse lui.

Ho aspettato il colpo di scena fino all’ultimo e devo dire che la delusione del finale è stata enorme. Non succede praticamente niente e anche alla fine non mi ha dato l’idea di aver chiuso. Ho guardato più volte se mi mancasse un pezzo, non mi è piaciuto questo finale così aperto, non con una storia così.
Per concludere un libro con poca trama, mal descritto e senza un bel finale, una lettura che mi ha delusa profondamente.

Le sembrava di vivere in un sogno, in un mondo parallelo, non in quello dove aveva vissuto fino ad allora. Il futuro era un’incognita, non poteva sapere cosa sarebbe successo.

4 commenti:

  1. Fantamila pagine dedicate ai complessi della protagonista stroncherebbe anche me >.<
    xoxo

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  2. Assurdo, alcuni personaggi sono buttati lì senza alcun motivo e senza connessione con gli altri personaggi...praticamente la protagonista è descritta come un'insicura che si fa un film per tutto il tempo, salvo poi scoprire, senza neanche troppo turbamento, che non ci aveva capito niente. In tutto ciò,un personaggio come il marito mal delineato e assurdo quanto lei...Per carità!

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