martedì 15 marzo 2016

Trame e opinioni: Love in the scars di Andrew Lavine

Titolo: Love in the scars
Autore: Andrew Lavine
Casa editrice: self
Pag.: 408
Costo: 2,99 ebook














Trama
Carter Avery è un giovane scrittore dal passato burrascoso, colmo di dolore e tristezza. Per un qualche strano scherzo del destino, proprio grazie agli eventi drammatici della sua vita e al suo dolore è riuscito ad affermarsi come scrittore a soli sedici anni, pubblicando il suo primo romanzo, seguito poi da altri successi. Sono passati molti anni da allora e la sua vita, però, non è mai cambiata veramente. Il dolore è l'unica cosa che lo tiene vivo, caratterizzando la sua vita con abitudini crudeli. Tutto ciò cambierà quando Elena Grace, una giovane e aspirante stella del cinema, dopo drammatici eventi, gli farà capire che anche il suo cuore è capace di amare. Starà a lui, però, decidere se accettare il cambiamento e inseguire lo sconosciuto desiderio di luce con Elena, o ricadere nel buio del dolore che l'ha cresciuto. E talvolta, le paure e il destino possono rendere anche la scelta più semplice una tormentata e dolorosa decisione.

e mezzo

Il commento di Chiara

Questo libro non è riuscito a raggiungere il mio cuore. Leggendolo non ho provato né simpatia né dispiacere per Carter, ma solo molta noia. La storia di Carter e Elena non è riuscita a conquistarmi, sia per la trama in sé che per com’è scritto.
La vicenda è simile ad altre già lette, l’idea è carina ma non originale. Secondo me è tutto troppo concentrato sul dolore di Carter, a mio avviso troppo eccessivo. Capisco la perdita e il perdersi, ma è stato tutto troppo esagerato, sia come sentimenti che come ripetizioni. Troppe volte ho letto che lui non può essere felice per colpa di ciò che ha perso ed è giusto che sia così. Mi è sembrato un bambinone che si autocommiserava e si piangeva addosso. Perdere i genitori e la sorella da bambino è terribile, ma la vita continua. La sindrome del sopravvissuto è troppo tirata per le lunghe. E poi Elena, la verginella buona e brava. Ho avuto antipatia per lei dalla prima riga.

“È così difficile trovare quella persona che lotta per te anche quando sei già sua? Esiste quell'amore da una volta nella vita o sono solo un’ingenua sognatrice?”

Tra l’altro è ambientato a Seattle, ragazza ingenua e sprovveduta, uomo tormentato e devastato, lei si laurea… mi mancava il tirocinio in una casa editrice e c’era tutto. Con questo non voglio dire che è una copiatura del famoso libro della James, perché non è così, ma tante cose erano simili e me l’hanno ricordato.
Lo stile di scrittura è decisamente da perfezionare. Ho riscontrato diversi errori grammaticali, ma non così terribili da impedirne la lettura. Piuttosto dimenticanze e distrazioni che una rilettura più accurata avrebbe potuto correggere. E ho notato anche una caratteristica in cui ricadono spesso i self: il voler descrivere tutto passo passo, anche le cose non importanti, rendendo così la lettura meno fluida. Non è importante sapere sempre come si è vestito tale personaggio o cosa ha ordinato al bar, se ha mangiato una cosa piuttosto che un’altra ecc. E il ripetere in continuazione le emozioni provate dai protagonisti alla fine stanca. Per questi motivi mi sono annoiata leggendolo.

Non riesco a sopportare altro. Non tollero altre ramanzine, lezioni di vita o imboscate per cercare di cambiare chi sono.

Non è soltanto una storia d’amore, c’è una componente mystery che ho trovato interessante, anche se un pochino prevedibile. Però, soprattutto da metà in poi, ha reso più scorrevole il racconto.
Una storia con del potenziale, bisognosa però di un editing accurato. Ho letto che l’autore è molto giovane, quindi una sua maturazione porterà sicuramente benefici.

“Ho visto il tuo peggio e scelgo di starti vicino.”

2 commenti:

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