lunedì 21 marzo 2016

Recensione: La piccola biblioteca con le ali di David Whitehouse

Titolo: La piccola biblioteca con le ali
Autore: David Whitehouse
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 301
Costo: 18,90














Trama
Bobby non crede che le cose che succedono nei libri possano capitare anche nella vita. Sarà che i pochi romanzi presenti in casa sua sono stati nascosti dal padre in soffitta; o che è passato un bel po' di tempo da quando sua madre gli raccontava le favole – anche se Bobby ha solo dodici anni. Da quando sua madre è sparita, lui non fa che archiviarne le tracce rimaste. Catalogare e contare, è questo che gli riesce meglio, mentre passa il tempo a nascondersi dai bulli della scuola e dalla specie di famiglia che gli resta: un padre che beve troppo e la sua nuova fidanzata dal look ossigenato. Fino al giorno in cui incontra Rosa – una ragazzina sola, «diversa» e collezionista come lui – e sua madre, Val, che fa le pulizie in una biblioteca ambulante. È grazie a loro che, in un'estate indimenticabile, Bobby scopre la magia dei romanzi: le tante finestre che possono aprirgli sul mondo, le mille avventure che possono fargli vivere. E alla fine dell'estate, quando Bobby si ritrova nei guai col padre e Val rischia di perdere il lavoro, la biblioteca diventa la loro unica salvezza. A bordo di quello scrigno di storie, fuggiranno in cerca di una vita migliore. Uniti come una famiglia vera. Protagonisti di un'avventura che saranno loro a vivere, giorno per giorno, come in un romanzo di cui non potranno conoscere il finale fino all'ultima pagina.

e mezzo

Il mio commento

Il bibliobus era un veicolo più grande che Bobby avesse visto.
Contò sedici ruote, un paio delle quali stipate di scorta sopra gli assi, per scaramanzia...
All'interno della biblioteca, i libri riempivano scaffali da terra al soffitto su tre lati.
Oltre a non averne mai visti così tanti, Bobby neanche si era immaginato potessero esisterne in simile quantità.

Ci sono nel mondo piccole realtà che si mescolano al quotidiano, ci sono persone che vivono realtà chiuse in un mondo che non riescono a condividere e ci sono momenti della realtà che spesso si incrociano per instaurare un rapporto che li lega indissolubilmente...
In questo romanzo, intenso, sensibile, delicato si intersecano quelle dinamiche della vita che a volte ci sfuggono perché si dedica troppo tempo ad altro. Il piccolo protagonista de La piccola biblioteca con le ali, Bobby, è un ragazzino che vive un'adolescenza fatta di indifferenza, paure, ma nonostante ciò, in diversi momenti si alternano in lui, la goffaggine dell'essere ancora bambini ai ragionamenti di un piccolo adulto. E' questa una storia che ti trascina in un mondo molto piccolo e molto grande contemporaneamente, è una storia di parole che fanno male al cuore, ma proseguendo con la lettura si apre un mondo dolce, sincero, tipico della sincerità e innocenza dei bambini. Quando Bobby conosce Rosa e il suo essere ancora troppo bambina, non sa come comportarsi, la paura è tanta, la vergogna è forte, ma con Val, la mamma di Rosa, scopre che al mondo non c'è solo indifferenza, che nonostante tutto l'amore e la dolcezza la possiamo scoprire anche in altre persone.
Quando mi è stato chiesto di leggere questo romanzo per un blogtour, organizzato da Sperling & Kupfer, non sapevo cosa avrei letto, non sapevo cosa avrei trovato, l'idea di una biblioteca ambulante, mi ha naturalmente stuzzicata dal primo momento, incuriosita perché a dire il vero è una realtà che vivo anche nella mia città e vedo i frutti che ne consegue, ma non mi aspettavo quello che trovato dentro questo libro. Una storia come detto sopra intensa con diversi risvolti, che a volte mi hanno lasciata con l'amaro in bocca, ma è anche una storia che emoziona, che suscita tutta una serie di stati d'animo uno diverso dall'altro. E' stato bello leggere di riferimenti a romanzi che hanno fatto da cornice alla mia crescita, e sono anche molto felice di condividere con voi i libri che sostanzialmente hanno segnato il mio percorso di crescita.
Ho amato leggere sin da quando ero molto piccola, mia mamma spesso mi ricorda ancora oggi, quanto a differenza di altre mie amichette, al posto delle bambole preferivo i libri e in assoluto il primo che ho letto e che continuo a conservare gelosamente è il libro Cuore di Edmondo De Amicis, ma ho anche tra le mie letture preferite Piccole donne di Luisa May Alcott. Naturalmente poi ho attraversato un periodo dove i libri e tutto ciò che era il mondo della lettura non era per me ed è passato molto prima che riprendessi in mano un romanzo. Ed è stato con la scoperta della letteratura inglese e in particolare con William Shakespeare che ho ricominciato a leggere, con Sogno di una notte di mezza estate, poi sono seguiti tutti senza esclusione i romanzi, le opere di Luigi Pirandello. Sicuramente vi starete domandando non sono questi ultimi propriamente libri che chiamerei romanzi come ciò che leggo ora, ma sono questi i libri che hanno nutrito la mia voglia di riprendere un libro in mano.

Se avete voglia di leggere la altre opinioni e scoprire nuovi libri, cliccate qui: Blogtour La piccola biblioteca con le ali

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