mercoledì 3 febbraio 2016

Recensione : Life and death di Stephanie Meyer

Titolo: Life and death
Autore: Stephenie Meyer
Casa editrice: Fazi
Collana: Lain
Pag.: 860
Costo: 15,00








Trama
Nello Stato di Washington c'è la cittadina più piovosa d'America. La conoscono bene Edward Cullen e Bella Swan, i protagonisti di "Twilight". Lei, dolce ragazza qualunque; lui, giovane misterioso con un segreto inconfessabile. La loro storia d'amore ha conquistato i cuori di tutti. Ma cosa succederebbe se i ruoli si ribaltassero? Se non fosse lui la creatura straordinaria, l'eroe meraviglioso dotato di capacità sovrumane ma... lei? Beaufort è un ragazzo alto e dinoccolato trasferitosi dall'Arizona. Quando incontra la bellissima Edythe, non sa che la fortissima attrazione che prova per lei potrebbe essere la sua rovina... Riscrittura di Twilight, "Life and Death" riapre le porte del piccolo mondo di Forks. Ricalcando il palcoscenico della storia d'amore più amata degli ultimi anni e ardenti di quella stessa passione che ha stregato milioni di fan in tutto il mondo, Beaufort e Edythe regaleranno al lettore la sorpresa di un finale completamente nuovo. Gira il volume per leggere "Twilight". Questa speciale doppia edizione per il decimo anniversario di "Twilight" include una prefazione dell'autrice sia per il romanzo originale sia per la sua riscrittura.

Doppia recensione


Chiara

“Così il leone si innamorò dell’agnello…”

Nella prefazione di questo libro l’autrice spiega il perché della decisione di scrivere, o meglio riscrivere questo libro. Un festeggiamento per i 10 anni dall’uscita di Twilight, e anche un ribadire che il personaggio di Bella non è la donzella da salvare, ma l’unica umana in mezzo a vampiri, tutti molto più forti di lei.
Dopo la prefazione ero piena di entusiasmo e buone intenzioni per questo libro, e mi aspettavo proprio quello che è stato: una rilettura del precedente con il sesso dei personaggi invertito. Alcuni dialoghi erano identici e non mi hanno infastidito, anzi li ho rivissuti con entusiasmo. E’ tutto il resto che ho patito.
Sarà che Twilight per me è stata una scoperta, non credevo di poter apprezzare così tanto una storia per ragazzi, quindi ne avevo un ricordo molto bello. Sarà che Edythe è stata veramente insopportabile, mentre nel mio cuore c’è ancora uno spazio speciale per Edward. Di fatto questo libro è stata un’enorme delusione. La nostalgia che provavo per Forks e i suoi abitanti non è passata, anzi è stata ingigantita dal nervoso che questa rivisitazione mi ha suscitato.
Io mi aspettavo gli stessi personaggi, lo stesso trasporto. Il cambio del sesso ha generato delle contraddizioni che mi hanno infastidito: Bella è diventata Beau, un ragazzotto insicuro e quello che in Bella faceva tenerezza in Beau risulta fastidioso. Edythe è arrogante e spocchiosa, non ha niente del ragazzo d’altri tempi romantico e tormentato che è stato Edward. Anche sui personaggi secondari ho patito. Carine, il Carlise al femminile, è più altezzosa che compassionevole. E la nuova versione di Alice spesso la confondevo, non ha avuto di sicuro lo stesso carisma.
Sarò ancorata al passato, sarò anche sessista, ma alcune prerogative funzionano meglio al maschile e altre al femminile. Il fatto che Beau debba essere tenuto al sicuro da Edythe e che lei sia così protettiva nei confronti di un ragazzo di 17 anni, autonomo e molto alto mi è sembrato meno credibile.
Oppure sarà che dopo quattro libri, e tutto il successo e il parlarne, i personaggi sono talmente radicati nella mia testa che questo cambiamento mi è risultato sgradevole.
Lo stile però è sempre molto coinvolgente, è scritto bene ed è scorrevole, ci metti poco a finirlo, anche perché man mano sai cosa aspettarti.
Il finale è diverso, ma in questo caso mi è piaciuto, una visione alternativa della storia, che, a parte questo, è stata la stessa ma vissuta da nuovi personaggi.
Al termine di questo libro ho voluto rileggermi l’originale, sia per togliermi dalla testa la visione alternativa della storia che per capire se non funzionava l’idea di Life and death oppure se nel frattempo Twilight ha perso piacere ai miei occhi. Con molta gioia ho rivissuto la storia di Bella e Edward, rileggere l’originale è stato gradevole e appagante, e rimettere ogni tassello al proprio posto è stato gratificante.
Quindi Stephanie devo dirtelo: non funziona. Questo esperimento non ha trasmesso il messaggio che volevi far passare, almeno per me, e di gran lunga avrei preferito leggere il POV di Edward, avrei rivissuto la storia, questa volta la stessa, con molta più soddisfazione.


e mezzo

Patrizia

Iniziamo col dire che… Stephanie avrebbe potuto inventarsi di meglio, dopo anni di "inattività" questo non è certo stato il suo ritorno migliore. Ho molto apprezzato l’onestà stessa della Meyer in cui spiega il perché di questa romanzo nelle primissime pagine.
Nonostante ciò credo che se avesse pubblicato il romanzo singolarmente avrebbe avuto più successo.
Pessima l’idea di utilizzare un team di traduttrici, si percepisce proprio il cambio di penna di ognuna, ci sono errori, strafalcioni. Ultimamente non si riescono più a trovare delle traduzioni ben fatte.
L’idea del romanzo capovolto non è nuova, ma mi è piaciuta un sacco.
Quando lessi Twilight, 10 anni fa, avevo appena avuto la bambina per cui avevo gli ormoni impazziti, sbalzi d’umore come un’adolescente e avevo adorato ogni pagina del libro. Scioccamente pensavo di riprovare tutte queste emozioni,  oggi come allora… mai errore fu più grande. Inaspettatamente però la magia (seppur in forma decisamente minore) mi è giunta attraverso Life &Death e mai ci avrei scommesso.
Ora parliamo un po’ di questo romanzo: in pratica è la riscrittura di Twilight, la trama rimane invariata ma i protagonisti vengono invertiti. Se prima avevamo l'umana Bella e il vampiro Edward, in questa storia ci sono l'umano Beau e la vampira Edythe. Lo stesso vale per gli altri personaggi gli unici a rimanere invariati sono Charlie e Renee (che potevano tranquillamente variare anche loro).
Un'idea a tratti noiosa alcune parti sono identiche, sono variati i dialoghi, i dettagli, la cosa più bella e che non mi aspettavo è il finale alternativo.
La storia di Beau ed Edythe comunque mi è piaciuta, anche se l'inversione non sempre è riuscita bene. Ad esempio la goffaggine di Bella (che in un nanosecondo cadeva, si rompeva un braccio) ben  calzano con il personaggio di Beau, che in pieno sviluppo adolescenziale si trova con venti centimetri di statura in più.
Ma invece per il personaggio Royal/Rosalie non ha alcun senso l’avversione verso le scelte di Beau, con l'impossibilità di restare incinta. Oppure pensare a questi tre baldi giovanotti che vanno insieme a comprare il bouquet del ballo… non ha proprio alcun senso.
Eppure se ci sforziamo di non pensare a tutta la serie di Twilight, a tutti i film visti  (lo so che richiede veramente un grande sforzo) ma ci concentriamo solo ed unicamente si questa storia… la Meyer ha fatto comunque un buon lavoro.
Beau non è solo uno stupido adolescente che deve dipendere in tutto dagli altri, ha più carattere di Bella, è più contemporaneo. Edythe è incredibile, di lei ho apprezzato praticamente tutto, ovviamente essendo una vampira è bella, forte, coraggiosa, determinata eppure a tratti di una dolcezza disarmante.
Life & Death è stata una lettura interessante seppur decisamente spiazzante (non saprei dirvi quanto alte erano le mie aspettative, ma temo troppe!!!), vi troverete a cercare il pelo nell’uovo come si dice, farete il gioco del “trova le differenze”, per carpire ogni sfumatura di diversità tra un libro e l’altro.


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