domenica 29 novembre 2015

Trame e opinioni: Il colore del latte di Nell Leyshon

Titolo: Il colore del latte
Autore: Nell Leyshon
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 171
Costo: 9,90














Trama
È la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell'altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l'unica vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo.


Il commento di Dolci

ci sono cose che non vorrei dire. ma mi sono ripromessa di dire tutta la verità.
e poi sarò libera.

Romanzo d'esordio per questa autrice che non conoscevo. Raccontata, in prima persona, dalla quindicenne Mary, la storia che la vede protagonista. E' scritta proprio di suo pugno come tiene a precisare più volte la stessa ragazza nel corso del libro.
Ambientato nel 1830, il racconto è lo specchio della vita dei poveri contadini in quel periodo, anche se non è specificato il luogo in cui avvengono i fatti.
Mary è l'ultima di quattro sorelle e il padre, che avrebbe voluto almeno un figlio maschio, le fa lavorare duramente nella fattoria di famiglia. Uno "spiraglio" si apre nella vita della fanciulla quando è obbligata ad andare a vivere e lavorare nella casa del vicario del villaggio. Qui dovrà aiutare la domestica nell'accudire la giovane moglie malata dell'uomo. Il lavoro è sicuramente meno duro rispetto a quello che svolgeva alla fattoria e, in più, potrà imparare a leggere e scrivere, anche se in maniera molto semplice. Ci racconterà, così, la sua storia perché vuole, assolutamente, che il lettore sappia cosa è avvenuto.
Leggere questo libro non è stato facile. Lo stile sgrammaticato, senza maiuscole, con la punteggiatura praticamente inesistenze all'inizio era fastidioso. Ma, andando avanti con il romanzo, sono stata presa dal racconto e non ci ho fatto più caso.
I personaggi sono ben sviluppati attraverso le descrizioni della protagonista. Con poche e semplici parole riesce a farci conoscere le caratteristiche di ogni singolo soggetto del romanzo.
La storia di Mary mi ha colpito particolarmente. Le descrizioni della vita in quell'epoca, di come la donna veniva trattata sono tremende, ma vere purtroppo. Sicuramente un bel libro che consiglio. Soprattutto lasciare che lei parli attraverso le pagine del libro e sorvolare sullo stile di scrittura.


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