lunedì 26 ottobre 2015

Trame e opinioni: Farfalle sullo stomaco di Rossella Calabrò

Titolo: Farfalle sullo stomaco
Autore: Rossella Calabrò
Casa editrice: EmmaBooks
Collana: Life
Pag.: 83
Costo: 2,99














Trama
Un libro piccolo e delicato come una farfalla, una testimonianza spietata eppure affettuosa sui disturbi del comportamento alimentare. La storia intima, segreta, di una donna troppo sensibile, ossessionata dal controllo e dal bisogno di piacere. Una donna che perde se stessa e poi si ritrova, in un volo leggero. “Ciao, sono Irene e sono appena nata. Pochi minuti fa avevo il cordone ombelicale tutto attorcigliato intorno al collo, stavo per strozzarmi ma per fortuna non è successo. Però questa cosa mi ha lasciato un senso di claustrofobia che è durato tutta la vita. L’amore, per esempio, se mi stringe troppo non mi fa respirare. Mi piace sentire le farfalle nello stomaco, ovvio, ma le farfalle volano, hanno bisogno di tanta aria intorno. Lo stomaco non è un posto adatto a chi ha le ali. Eppure. C’è stato un periodo, quando ero adolescente, in cui avevo chiuso i contatti con tutti i miei organi tranne lo stomaco. E lo riempivo, lo riempivo in continuazione di cibo fino a soffocare tutte le farfalle che vivevano là dentro. Le ali si coprivano di bolo appiccicoso, si appesantivano, e fine dei voli.” Un libro dedicato a chi è troppo sensibile, a chi ha un rapporto difficile con il proprio corpo, o a chi vuole capire cosa significhi percepire se stessi come ingombranti elefanti dal cuore di farfalla.



Il commento di Dolci

Sono Irene e ho fame. 
Sempre.

In questo breve libro, l'autrice riesce a parlare di un problema importante come i disturbi alimentari con una delicatezza unica. In poche pagine riesce a farti pensare, commuovere e sorridere insieme.

Tante volte una cerca disperatamente l’invisibilità nei posti più appartati o nel silenzio, 
e invece eccola lì, proprio dove c’è più rumore, più colore, più scalpore.

Attraverso le esperienze e i pensieri di Irene, la protagonista, ti fa entrare nel mondo in cui vivono queste persone. Mi sono rivista in molte situazioni vissute da lei, perché da sempre ho rapporti contradditori con il cibo e capisco benissimo come possa sentirsi la protagonista, e soprattutto le insicurezze che fanno parte della vita quando non ci si sente a proprio agio con il proprio corpo.

Se fossi diversa sarei bellissima. Quindi adesso non ti piaccio. 
E se non ti piaccio, non piaccio a me stessa. 
Dev’essere un po’ questo il punto della questione ma, tanto, 
anche se le cose si capiscono col cervello, non serve a niente. 
Essere consapevoli non ha mai guarito nessuno. 
Occorre perdonarsi, e allora si guarisce.

Lo stile dell'autrice è davvero meraviglioso. Usa una grande sensibilità per parlare di questa malattia che affligge più persone di quante se ne pensi. Un disturbo, molte volte, troppo sottovalutato.

Poi ti dicono (perché c’è sempre qualche coglione che te lo dice): 
Sei grassa? Mangia di meno e vedrai che dimagrisci. 
Oh incommensurabile testa di cazzo, non è così che funziona, sai? 
I disturbi alimentari non c’entrano niente con la forza di volontà. 
Tu per esempio, che sei per l’appunto un coglione, 
non è che se ti sforzi diventi meno coglione, no? Ecco, lo stesso per me.

Un libro davvero molto bello da leggere sia per chi soffre di questo disturbo, sia per chi voglia cercare di capire cosa si prova.

L’importante è non rinnegare nessuno dei nostri abiti, 
perché fanno parte di noi e sono tutti belli, se sappiamo portarli con orgoglio.






2 commenti:

  1. che belle parole, e che citazioni! Conosco l'autrice e mi piace, lo aggiungo alla mia lista

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