Autore: Luca Cneti
Casa editrice: Piemme
Collana: Freeway
Pag.: 249
Costo: 16,50
Trama
Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. E molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.
Il commento di Manuela
Talia è una ragazza amante della scienza, diventata la sua unica fede, è determinata e testarda.
Sente di dover esaudire l’ultimo desiderio del padre, ma non ne sa il motivo.
La storia non è molto originale, ricorda molto il cartone animato “Occhi di gatto” dove tre ragazze devono recuperare i dipinti del padre... in questo romanzo c’è più mistero, ma il nocciolo della storia è lo stesso. Talia deve recuperare le invenzioni del padre, morto quando lei era bambina.
E cosa chiede un padre morente ad una bimba di otto anni? Di recuperare i suoi “Peccati”. Così Talia si trova coinvolta in un mistero intricato che la porta a contrastare una setta esoterica. Un'organizzazione che mira ad avere una Regina d’Inghilterra “illuminata”, la regina Vittoria, che possa portare l’impero britannico ad essere il più grande e potente. La giovane protagonista riesce a incontrare anche l’amore, nelle sue avventure si imbatte in un poliziotto che investiga sulla setta, ma lui diverrà un suo alleato fedele.
Il racconto è narrato in prima persona. È scritto bene, ben strutturato e scorrevole. Rimane però un po’ “scialbo” nella parte iniziale, perché si riesce a capire poco cosa spinge Talia a seguire i desideri del padre. Nella seconda metà migliora, è più coinvolgente e ti appassioni alla storia. Ci sono colpi di scena che ti sorprendono.
Il finale... beh, il finale non è per nulla scontato, ma è quello che deve accadere e te ne accorgi nelle ultime pagine... devo dire che ho terminato il libro e mi sono accorta che stavo piangendo, tanto sono rimasta coinvolta... e dire che per la prima metà del libro non mi stava piacendo, benché Talia mi abbia colpita da subito.
Bellissimi, in questo romanzo, sono i dialoghi, uno dei pochi racconti in cui nello scambio di battute tra i protagonisti trovi il senso della storia.
Ecco... una cosa che mi ha invece lasciato delusa è la poca caratterizzazione dei personaggi, ad eccezione di Talia che è descritta benissimo. Anche il “cattivo” di turno ha poco spessore, è solo abbozzato.
Sono stata contenta di aver letto questo libro, anche se, da più parti, avevo letto recensioni negative. Per me è un romanzo piacevole, una bella lettura.
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