lunedì 31 agosto 2015

Trame e opinioni: Il giglio sulla pelle di Rosemary Rogers

Titolo: Il giglio sulla pelle
Autore: Rosemary Rogers
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 392
Costo: /














Trama
Marisa, una bellezza acerba e ribelle, fa perdere la testa a nobili e principi d'Europa tormentata dalle guerre napoleoniche. Pur di assaporare la vita fino in fondo, è disposta a pagare di persona, e subirà per questo il marchio dell'infamia, il giglio impresso nella carne delle prostitute. Solo un uomo smebra in grado di tenerle testa, l'avventuriero senza scrupoli che l'ha resa donna, e che la insegue dall'harem di un sultano alla corte di Parigi fino alle selvagge distese della Louisiana.


Il mio commento
Una puntualizzazione la Rogers o la ami o non la sopporti...
Cosa avrà mai di diverso? Forse non molti la conoscono, ma posso garantirvi che insieme con Kathleen Woodiwiss, è la regina a pieno titolo del romance storico americano, quel romance rude, cattivo, spietato, che non mette in luce il più delle volte il meglio degli uomini. 
Ma che vi devo dire, anche se questo non l'ho apprezzato al massimo, a me lei piace.
Innanzitutto va detto che i romanzi di questa scrittrice, che al momento ha ottantadue anni, sono un po' vecchiotti, infatti, questo è datato 1976, scrive ancora...
Seppur nei romanzi della Rogers ci sia sempre il lieto fine, è la modalità in cui i protagonisti giungono finalmente a stare insieme che è particolare. La letteratura rosa è raccontata con modalità diverse da come siamo abituate, la nostra eroina, pur essendo forte di carattere è una donna e come tale subisce le peggiori angherie dagli uomini.
Sicuramente non vi sto incoraggiando alla lettura, ma se non vi dicessi le cose così come sono, mi sentirei ipocrita.
La protagonista di questo romanzo è Marisa, una ragazza testarda, ostinata...
Fugge pur di non sposare l'uomo che suo padre le ha scelto, ma per una donna viaggiare in una compagnia di zingari quanto può salvarla? 
Siamo oltre la meta del XVIII secolo, Marisa si ritroverà ad attraversare mondi e culture differenti, fuggirà, scapperà dall'uomo che l'ha deflorata, ma che inesorabilmente incontra ovunque vada...
Dominic è una costante nel cammino imperioso di Marisa, non riuscirà mai a dimenticarlo completamente, anche quando pensa che non lo incontrerà più, eccolo apparire, ora pirata, ora amico degli indiani d'America... insomma un uomo che appare e scompare, che si trasforma in molti volti, ma per Marisa è sempre e solo l'uomo che non riesce a dimenticare, a cui non riesce a dirgli di no, nonostante tutto.
Il linguaggio della Rogers è schietto, senza preamboli, non nasconde, parla delle violenze, dei duelli, delle battaglie, dei soprusi senza giri di parole e forse è proprio questo suo modo di scrivere, non sempre viene apprezzato, a volte anche i racconti hanno dell'inverosimile, ma quando cominci a leggerli devi terminarli a prescindere da ciò che Marisa o le altre eroine dei suo romanzi subiscono.


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