martedì 23 luglio 2013

Trame e opinione: Chi è Mara Dyer? di Michelle Hodkin

Titolo: Chi è Mara Dyer?
Autore: Michelle Hodkin
Casa editrice: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pag.: 431
Costo: 16,00











TRAMA
Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?

IL MIO COMMENTO
Con quali aspettative abbia cominciato a leggere questo libro, non lo so!  Però devo dirvi che è stata una piacevole sorpresa. 
Chi è Mara Dyer? è un libro particolare, controverso, intenso, intrigante, ti mozza il fiato, è un paranormal ma anche un thriller, è un insieme di parole costruite in modo tale da coinvolgerti fino all'ultima pagina, perché realmente fino alla parola fine non sai chi sia Mara, non sai cosa ci sia dietro. In un costruito di aspettative, la scrittrice riesce a catapultarti in una dimensione irreale, un thriller psicologico, due figure Mara e Noah, una battaglia interna che entrambi vivono, segreti celati, nascosti, paure, ossessioni, c'è tutto in questo primo libro. Un debutto a mio parere davvero interessante, anche l'uso del linguaggio adeguato, senza mai scendere nel ridicolo, senza essere mai volgari, leggendo questo libro ho finalmente ritrovato il senso della lettura, senza dovermi domandare perché ultimamente ci sono solo pseudo-porno in pubblicazione? Non è una polemica la mia, ognuno è libero di leggere e apprezzare ciò che in questo periodo viene pubblicato, anche io li sto leggendo, ma credo che ogni tanto bisognerebbe staccare decisamente la spina da un genere per tornare a una lettura come dire "più rilassante"? 

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