giovedì 14 marzo 2013

Recensione: Giorni di zucchero, fragole e neve di Sarah Addison



Titolo: Giorni di zucchero, fragole e neve
Autore: Sarah Addison Allen
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 287
Costo: 19,00
Ci sarebbe anche la nuova edizione economica, il cui costo è 9,90















Josey si svegliò, vide la brina leggera sul vetro della finestra e sorrise...
Josey andò alla finestra.
La magnifica lucentezza della brina, simile a zucchero, ricopriva ogni cosa, e dai camini nella valle sotto la cittadina turistica si sollevava fumo bianco...
...sporse la testa fuori e inspirò profondamente.
Se avesse potuto mangiare l'aria fredda l'avrebbe fatto.
Trovava che le ondate di freddo improvviso fossero come biscotti, come quelli allo zenzero.
Nella sua mente avevano pezzetti di cioccolato bianco e una glassa fresca e croccante alla vaniglia.
Le si scioglievano in bocca come neve, diventando caldi e cremosi.

Josey Cirrini, ventisei anni, una massa di riccioli neri e una viso pallido,dedica giornalmente le sue attenzioni alla madre. I suoi sensi di colpa, per essere stata una bambina, dispettosa, cattiva, sono intessuti nel suo cuore che non riesce a guardare altre, non riesce a vedere al di fuori di quel piccolo mondo che si è costruita, nella sua camera, nel suo guardaroba.

Lo sentì avvicinarsi, come una magia, come uno strattone alla bocca dello stomaco.
Come la fame, ma era una sensazione più profonda, più intensa.
Josey aprì la porta d'ingresso, con le sue assurde vetrate dai mille colori, poi fu la volta della zanzariera, gli occhi fissi sugli scalini del portico, per non perdersi un solo istante di lui.

Adam indossava l'uniforme pesante e i pantaloni coprivano le cicatrici sulla gamba destra, quella che lui usava con cautela.
Era un bell'uomo, atletico.
Il viso rotondo era sempre abbronzato, dorato in realtà, come se qualcosa di caldo e brillante ardesse dentro di lui.
Aveva i capelli ricci, biondo scuro, e ogni tanto li tratteneva all'indietro con una bandana legata intorno alla testa.
Era sulla trentina e aveva un segreto...

Tutte le mattina, una sensazione, un'intuizione, lui che arriva, lui che le porta la posta, lui che va via, con un segreto, ma quale sarà il suo segreto?
Josey è innamorata di Adam, lo aspetta, lo sogna ma non è per lei, la sua vita è diversa da come vorrebbe che fosse, lei deve rimanere con sua madre. Che non le dice mai qualcosa di bello o di buono, che la comanda, le proibisce tutto, è una punizione e una sofferenza ma non può guardare oltre. 
E se invece, dall'esterno giungesse qualcosa o qualcuno a cambiare il suo ordine?
La neve porta notizie, scoperte, conoscenze, le giornate di Josey cambiano, ci sono nuovi volti che allietano la sua giornata, ma molti dubbi si fanno strada, chi sono queste persone che la circondano? Perché proprio ora?

IL MIO COMMENTO
Grandi aspettative, molte premesse. Dopo aver letto a suo tempo Il profumo del pane alla lavanda, non so cosa mi aspettassi da questo libro. Infatti in un primo momento mi sono detta ma sto leggendo un libro della Addison? Però poi mi sono ricreduta, e anche parecchio. Josey è una ragazza infelice, si chiude nel suo guardaroba, dove sfoga il suo malessere attraverso il mangiare, la lettura di romanzi rosa e riviste di viaggi. Cresce creando un mito in suo padre, e una forma di sottomissione alla figura materna, per essere stata "cattiva" quando era una bambina. Fin qui la sua vita si svolge senza sconvolgimenti se non per la passione nascosta che prova per il suo bel postino, con la sua gamba malandata e un segreto. Ma quale sarà? 
Il vero problema però non è solo il segreto di Adam, per Josey si apriranno nuove porte, quando proprio quella del suo guardaroba si apre per scoprire, Della Lee. Perché lei è lì dentro? Come ci è arrivata? E perché le chiede tutte queste cose? 
Le scoperte, le avventure che Josey compie la porteranno a realizzare una nuova visione di se stessa.
Sarah Addison Allen ha un modo di scrivere, descrivere e raccontare che ti affascina, ti porta ad accarezzare le parole, a immaginare cose deliziose, il suo uso di utilizzare e paragonare la neve ai dolci, ai baci dolci come lo zucchero, creano sensazioni piacevoli, come leggere un libro seduti al divano con un plaid sulle gambe, un mobiletto dove sono poggiati un piattino di biscotti al burro ricoperti per metà di cioccolato e un lume che illumina le pagine del nostro romanzo.

6 commenti:

  1. Ciao! sul mio blog c'è un premio per te!! :)
    http://sognandopagine.blogspot.it/2013/03/premio-liebster-blog-award.html

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  2. Bella recensione. Ho questo libro sull'ereader da un po', ma ancora non mi sono decisa a leggerlo, anche se, dopo le tue parole, ci sto facendo un pensierino più concreto.

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    Risposte
    1. E' molto bello, l'inizio ho tentennato a capire alcune cose ma dopo tutto fila liscio secondo lo stile della Allen

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  3. la Allen... la amo *__*
    anche io ho recensioto questo libro:
    http://locandalibri.blogspot.it/2012/03/recensione-di-giorni-di-zucchero.html
    e anche Il giardino dei raggi di luna:
    http://locandalibri.blogspot.it/2012/10/recensione-de-il-giardino-dei-raggi-di.html

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