lunedì 25 marzo 2019

Review Party: Il filo rosso del destino di Mia Another

Titolo: Il filo rosso del destino
Autore: Mia Another
Casa editrice: self publishing
Pag.: 258
Costo: 0,00 kindle unlimated, 2,99 ebook














Secondo un’antica leggenda, ogni persona è legata alla propria anima gemella attraverso un invisibile filo rosso. Non importa dove e quando, se è giusto o sbagliato, se lo vogliano o no: esse sono destinate a incontrarsi. Quando Isabel è partita per Tokyo, si è portata dietro una valigia piena di determinazione e di fogli bianchi da riempire con i suoi disegni. Con le mani sporche di grafite e la testa fra i libri, ha iniziato a studiare arte in una delle accademie più prestigiose del mondo. Nello schematico caos della sua nuova routine da studentessa, non avrebbe mai immaginato di poter trovare l’amore.  Ty è dolce, premuroso e passionale, un fidanzato modello. Sarebbe una follia rischiare di perderlo. Sarebbe come squarciare la tela di un quadro perfetto. Ma se ci fosse qualcosa di tremendamente affascinante, dietro a quella tela? Ryuu porta con sé il buio e la calma di un lago ghiacciato. Nei suoi occhi neri c'è un abisso impenetrabile, è solitario, cupo, inflessibile, non sorride mai. Ma Ryuu possiede qualcosa che Isabel desidera ardentemente. Padroneggia un'arte antica che la ossessiona, che non la fa dormire la notte, che cerca di riprodurre nei suoi disegni e che risveglia il lato più intenso della sua ispirazione.

Quello che sta per fare è sbagliato, immorale, inaccettabile. È crudele. 

Tre persone, tre vite, tre fili rossi si intrecciano nella corda tesa del destino.


«Lo farai?»
«Sì.» ribadisco in un sibilo soffuso. «Ti legherò.»
Se la guardo, vedo corde. Tra i suoi sgargianti capelli, sul suo collo sottile, nodi sulle braccia, sui polsi, sulle sue lunghissime gambe.
Chissà come diventano gli occhi di una tigre legata.


"A volte, l'arte ha bisogno di essere oscena, sconvolgente e indecente per penetrare nelle nostre menti.
Per farci sentire qualcosa, per dare una scossa ai pensieri sopiti e sepolti nella quotidianità.
D'altronte, se ci mostrasse solo cose belle, l'arte non avrebbe più senso.
Cesserebbe di esistere."





Ed eccoci, anche oggi a una nuova recensione, e soprattutto alla mia partecipazione a un nuovo review party. Il romanzo protagonista è Il filo rosso del destino di Mia Another, che ringrazio per la possibilità datami di leggere questo suo romanzo molto particolare.
Dunque, ci troviamo in Giappone, patria di una ideologia che a volte vorrei soffermarmi per poterne apprendere il senso, la dinamiciatà, l'equilibrio di un popolo alquanto singolare.
E' il primo romanzo che leggo con questa ambientazione, che partendo proprio dall'uso dei vocaboli alle descrizioni dei luoghi ritengo sia perfetto.
L'autrice è riuscita a incanalare nelle figure di Ryuu, Ty e Isabel singolari sfaccettature.
Isabel è un'artista, Ty e Ryuu saranno futuri medici, di specializzazioni differenti, ma tutti e tre studiano per un loro obiettivo.
Tra Isabel e Ty è in corso una storia, bella, sincera, passionale, effervescente, Ty cattura con il suo tocco, i suoi sguardi, la sua ironia, la sua leggerezza, Isabel, che invece, sin dall'inizio lascia percepire che il suo vivere è molto alla giornata, certo il suo futuro lo vede come fumettista, ma oltre non va.
Il vero fulcro, nerbo della storia però è Ryuu...

Il mio equilibrio.
Il mio rifugio, il mio luogo di quiete, profanato ancora da quella donna.
Come se aver invaso la mia testa e la mia casa ancora non le bastasse.

Ecco Ryuu inizialmente, rifugge quei sentimenti che prepotentemente invadono la sua mente, si ostina a un comportamento ostile nei confronti di Isabel, ma basta poco, uno sguardo e una parola e le cose cambiano.

Continuo a cercare di scacciarla dalla mia mente, ma lei rimane dov'è, seduta su un trono di impulsi carnali e desideri impuri, in bilico tra ciò che è giusto e ciò che voglio.

La cultura giapponese è permeata di storie, detti, di significati che vanno oltre l'immaginabile, un destino scritto nel vento che soffia, che sposta con il suo alito un teru bozu, nei fili rossi che legano le storie di due anime...
Ma torniamo a Ryuu, la persona più complessa in questo romanzo, colui che crede di poter chiudere i propri sentimenti in un cassetto e gettare la chiave infondo al mare, purtroppo non è così e la passione di Isabel che egli legge negli occhi, lo porta a gettare tutto all'aria perché sa dove giungerà il sapere e la conoscenza profonda che quella donna vuole a tutti i costi apprendere, sperimentare.

"I suoi sentimenti non sono un mio problema."
Spietato, inclemente, di ghiaccio e di pietra.
Ryuu mi spiazza e mi spaventa.
Taccio, mi sporgo per guardare nel cassetto in cui sta cercando.
Io vedo solo corde.
Chiare, pallide, spesse, di canapa o di iuta, ordinatamente riposte.

Intenso, senza mai cadere nel volgare o nel ridicolo, Il filo rosso del destino ti lega alle sue pagine senza darti respiro, sei sospesa nell'aria con la sensazione di non conoscere come andrà a finire, alla ricerca del tempo per goderti ogni singola parola. Ryuu è calato in quell'ambiente, lo plasma, lo vive, Ty, di cui non mi sono soffermata molto perché altrimenti avrei svelato troppo, è diviso tra il suo essere occidentale e la sua vita qui con Ryuu, e infine Isabel che cerca di fare suo, di divorare la conoscenza che le viene posta davanti, un sapere che la porta a creare qualcosa di impressionabile nonostante le grandi difficoltà che la porteranno a decisioni drastiche ma significative.


Floriana

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