Autore: Ruth Ware
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 429
Costo: 17,90
Trama
Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di voi». Isa saluta il marito, prende con sé la figlia di sei mesi e si precipita nella cittadina costiera di Salten, sulla Manica, dove aveva trascorso gli anni del liceo. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni di segreti, sulla spiaggia viene scoperto qualcosa di agghiacciante. Qualcosa che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre amiche che non vede da allora, ma che non ha mai dimenticato. Hanno preso strade diverse, non si riconoscono più nelle adolescenti di un tempo, ma è sufficiente tornare nella casa di Kate, il vecchio mulino vicino al collegio dove tutto è cominciato, perché ogni distanza venga annullata e perché le quattro donne di adesso tornino a essere le ragazze di allora. Ma la loro non è un'allegra e nostalgica riunione di ex compagne di classe: Salten non è un posto sicuro, non dopo quello che hanno fatto. E se avevano creduto che il tempo potesse cancellare ogni traccia, adesso capiscono che era solo l'ennesima menzogna: una menzogna che in questo caso avevano raccontato a se stesse...
Isa, Kate, Fatima e Thea sono quattro amiche che si sono
conosciute al liceo di Salten quando avevano 15 anni. Amiche per la pelle che
ne hanno combinate di tutti i colori, ma che, soprattutto, raccontavano bugie.
Il patto tra di loro era che le menzogne fossero per gli estranei, non per la
loro piccola combriccola. Ma avviene un fatto. Il papà di Kate, Ambrose, viene trovato morto e ciò porta alla
separazione delle ragazze, ma dopo 17 anni devono tornare in quella cittadina
per affrontare i misteri di quello che è successo. Sarà un travaglio interiore
molto pesante che alla fine, in qualche modo, porterà una parvenza di serenità.
Il libro mi ha lasciato una certa amarezza e non mi ha
entusiasmato. Il tema principale è la bugia e i problemi agganciati a questo
comportamento. Anche quando arriva la voglia di dire la verità, questa viene
trattenuta per il timore delle conseguenze. Tutto è portato, secondo me, per le
lunghe. Prima di capire cosa sia successo e cosa Kate voglia dalle sue compagne
lo si scopre quasi a metà thriller. Prima è un vortice di pensieri che fa Isa e
il ricordo del vivere in quel collegio al liceo è ricco di particolari che ho
ritenuto troppo dettagliati quanto inutili. Ritengo che il libro non sia né
psicologico, nel vero senso della parola, né un giallo come tale dovrebbe
essere inteso. Oltretutto i caratteri dei vari personaggi non mi hanno colpito
in modo particolare.
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